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Live & Loud (131)

Posted: Marzo 17th, 2016 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Live & Loud (131)

gianni-agnelli-nudo-184491Senza menare il torrone, che non è nemmeno stagione, si ricorda che questa rubrica è diventata aperiodica e irregolare. Insomma, ogni uscita potrebbe essere l’ultima, un po’ come ogni minuto che passa, che è un minuto in meno a separarci dalla morte.

S4. Giovedì 17 da O’ alle otto di sera.
S sta per sassofono, 4 sta per i simpatici elementi di questa orchestrina: John Butcher, Hans Hoch, Christian Kobi, Urs Leimgruber. Ci vorrebbe un’altra S, che specifichi che sono 4 sax soprani, ma si sa che SS non è mai una sigla apprezzabile.

Unusual Boulevard Trio. Giovedì 17 al Piano Terra.
Stessa strada, stessa sera. Finito il concerto di cui sopra si passa a quello di cui sotto, in cui il sax soprano è ancora ben noto, ovvero quello di Gianni Mimmo, ma la luminosa meraviglia dei timpani è aggiunta dall’incontro con l’impro vocale di Vivian Corringham e il trombone di Angelo Contini. Un concerto equivalente al traffico di stupefacenti.

Fuzz Orchestra, Virtual Forest. Venerdì 18 alla Cascina Torchiera.
I primi li conoscete già tutti e li avete visti già tutti n volte. A questo giro però arrivano tirati a lucido con un disco nuovo e un live nuovo che esordisce qui. La strada gliela apre l’incarnazione elettronica di Marco Above the Tree Bernacchia, uno che in 10 di live ti scaraventa già nell’Africa nera.

Ulan Bator, Guignol. Venerdì 18 al Cox18.
Un sacco di anni fa, quando eravamo tutti più giovani, non esistevano i post-qualcosa e nemmeno i pre-. Esisteva solo un presente fatto di mazzate e fiducia, e lì di mezzo ci stavano gli Ulan Bator, che alla faccia di chi gli vuole male ci stanno ancora.

Sin Ropas, BeMyDelay. Sabato 19 alla Scighera.
Serata folkissima nel segno delle chitarre, degli strumenti autocostruiti, dell’elettroacustica e dell’amore perduto. Una doppietta eterea e sognante per portare il fresco laddove poche settimane fa ardeva il fuoco.

Marnero, Charun, Negot, Thrownness. Domenica 20, dalle cinque de la tarde a Villa Vegan.
Non so se valga come bonus settimanale per la maratona-hc, ma le Queens of Chaos non negheranno il timbrino presenza per un’ammucchiata così devastante. Evviva.

Gianluca Petrella Cosmic Reinassance. Lunedì 21 all’Auditorium Don Bosco di Bollate.
Il Jazz Meeting Bollate 2016 ha un programma dilatato e diffuso, tanto che senza accorgercene siamo già arrivati a metà rassegna. Niente di grave, perchè questo è il passaggio chiave per avventurarsi nel cosmo.

Arirang, The Gluts. Martedì 22 Sotto la Sacrestia.
Un’allegra serata all’insegna del feedback e dei volumi forti. Alle volte fortissimi.

LuPi. Giovedì 24 al Piano Terra.
I lupi sono tanti, anche se una volta era uno solo. Quello che nacque come progetto più o meno solista di Luca Pissavini, ora è un quartetto elettroacustico con i controcazzi, a cavallo di jazz, metal, noise, psichedelica ed elettronica. E dove va va, l’importante è andare.

Riccardo Sinigaglia, Jooklo Duo. Venerdì 25 da O’ alle 20.
Un vecchio maestro dell’elettronica e del jazz, dello sciamanesimo e dell’esplorazione di sentieri non battuti che si incontra con un duo più o meno giovane e più o meno libero. Alla ricerca di un futuro che sarà sempre già antico.

Retina.it, Vester Koza, Amandra, Mudwise. Venerdì 25 a notte fonda a Macao.
I Retina che torna a Milano e intorno a loro una lunghissima nottata di bum bum bum. Roba da drogarsi, condizione necessaria e sufficiente.

Laidakk, De Testa & Rea Dubach, Odeon, Craxi Driver. Martedì 19 alla Casa Occupata Gorizia.
C’erano una volta la Fiat, la grande industria e la marcia dei quadri. Ora forse ce li siamo levati dai coglioni ma ci restano Milano e la marcia delle spugnette che puliscono i muri. Da Agnelli a Pisapia, tutti gli stronzi si mettono in scia. Ben venga quindi il passaggio dal Naviglio di un’orda di torinesi che alle grandi marce ha imparato a resistere. Tanto da imparare.

Zu. Martedì 29 al Lo-Fi.
Da quanto hanno ricominciato a girare per il mondo, basta svoltare un angolo e c’è il rischio di incrociare gli Zu. Che però son sempre gli Zu, tanto di cappello.

Battles. Martedì 29 ai Magazzini Generali.
Da quanto hanno ricominciato a girare per il mondo, basta svoltare un angolo e c’è il rischio di incrociare i Battles. Che però son sempre i Battles, tanto di cappello.

The Holydrug Couple, Koonda Holaa. Mercoledì 30 Sotto la Sacrestia.
Se tutto va come deve andare, questa sarà la serata col più alto tasso di psichedelia dell’intera annata. Quindi scongelate lo zio fricchettone e stappate una lattina di birra Billy, che tra Cile, Repubblica Ceca e deserti californiani, qua c’è da perdersi per sempre, e risvegliarsi coi krauti per colazione.

Le Ggril, Ku. Mercoledì 30 a Macao.
Le Ggril è una combo di improvvisatori partita dal Quebec con destinazione il globo, usando la collaborazione come mezzo di trasporto: 14 menti e 14 cuori, uniti dall’idea di giocare improvvisando.


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