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-dopo- Rie Nakajima & Pierre Berthet da O’

Posted: Giugno 9th, 2016 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , | Commenti disabilitati su -dopo- Rie Nakajima & Pierre Berthet da O’

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se bisogna usare, anzi osare, la pomposa definizione di concerto dell’anno, be’, in questo primo semestre di 2016 vince questo a mani basse. con buona pace dei boredoms o dei kill the vultures, che sono stati uno più bello dell’altro ma non ora non qui.

“Dead Plants and Living Objects” e un balletto di oggetti che vivono di vita propria e di questa vita ne fanno rumore. ticchettii e percussioni sovrapposti e intrecciati sino a creare un ambiente sonoro in cui sembrano più gli oggetti a guidare i due musicisti che il contrario. potere alle cose, il potere delle cose. Rie vaga per la sala e si china ad azionare piccoli motori e spegnerne altri, in tutto ciò non cambia MAI espressione facciale. poi finisce tutto e sorride. Pierre ha ascoltato tanto i Neubauten -si capisce- e attiva oggetti più grandi e ingombranti: è in sandali con le unghie dei piedi da tagliare, gli occhiali appesi al collo. non c’è nulla di moda in questo set e in questa estetica, non li vedrete nei festival “HYPE” e difficilmente li troverete nominati su wired. non c’è spazio per i fighi, è anche per questo che sono adorabili alle orecchie di chi (eccomi) figo proprio non è. ci sono le cose, che ormai costituiscono il nostro mondo, e la loro vita ordinaria.

[*] -dopo- è un tentativo di raccontare i concerti il giorno dopo. in estrema sintesi, giusto per togliere polvere dalla tastiera. un tentativo che era morto, e per qualche ragione ogni tanto ritorno, un anno -dopo-.


Live & Loud (056)

Posted: Aprile 2nd, 2014 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Live & Loud (056)

e642159dc30237b1f639f7e1b6a3b59c-d35zoe6Se drizzate l’orecchio e allungate lo sguardo ve ne accorgete. All’orizzonte, in una data imprecisata della prossime settimane, piomberà dritta dritta tra le natiche dei precari milanesi la maledettissima fiera del mobile, con il suo codazzo di aperitivi e musiche a basso volume. Siccome prevenire è meglio che curare, o almeno così diceva la pubblicità, facciamo il pieno di musica questa settimana e prepariamoci a barricarci in casa nelle prossime.
A pensarci bene, in un panorama così sconfortante non poteva esserci inizio migliore che la dissonanza, quella per eccellenza, quella del gruppo più marziale e totalitario che la musica moderna ricordi. Domani sera al Live di Trezzo arriva la falange armata dei Laibach, con il suo freak-show libertario. Basterebbe questo per le settimane a venire. Ma ben venga il resto della serata, dal chitarrismo cantautorale da bancone di Kurt Vile e Pall Jenkins (al Biko) alla fuckstep apocalittica di DJ Balli all’Alzaia34. Fino al buio della notte, quello raccontato da George Friedrich Haas in “iij in Noct” e riproposto dalle corde del Quartetto Maurice a Mezzago nel secondo appuntamento di Fuck Bloom? Alban Berg!. Read the rest of this entry »