[4/4] audio trip

Passate alcune settimane a rotta di collo, Milano torna a nascondersi tra le sue nebbie, e con lei tornano a nascondersi le buone proposte musicali. Non scompaiono però, diventano solo meno visibili, e la ricerca può diventare quasi un viaggio nell’iperspazio.

Venerdì 19 la colonna sonora di questo viaggio potrebbero scriverla Ennio Morricone (al Forum di Assago) o, come fossimo in un altro emisfero, Xavier Rudd: il folksinger polistrumentista australiano, una sorta di Peter Gabriel dal sangue aborigeno, è di scena al Bloom di Mezzago.

L’approdo sicuro del sabato è il porto di Soundmetak: alle 19 suonano Eniac e il quartetto A Windy Season. Nel pomeriggio (ore 17), alla Triennale Bovisa, inizia Pulsi, il festival della composizione istantanea; il programma completo è su takla.it. In serata è il Ligera di via Padova ad animarsi con la tripletta dark/synth/wave di Daybed, Gertrud Stein e Spectrometers, ma se la bussola indica verso il freddo metallo, allora l’appuntamento è al Bloom di Mezzago, a trangugiare con le orecchie un cocktail micidiale: Shrinebuilder infatti si compone di 1/2 di Om, 1/4 di Melvins, 1/2 di Neurosis e 1/5 di Obsessed. Cocktail pesante e neppure troppo economico; per stomaci forti.

Domenica 21 il caldo rifugio della ciclofficina Unza! sarà illuminato dalle note di Patrizia Oliva, ma è il giorno successivo che il viaggio si fa realmente intergalattico. Se mai le sonde Nasa dovessero portarci campioni sonori da galassie lontane, infatti, sicuramente troveremmo enormi analogie con lo space-rock psichedelico degli Ozric Tentacles, che tornano in terra meneghina con un concerto al Magnolia lunedì 22.

Sound Ciak arriva puntuale come ogni mercoledì al Leoncavallo, a questo giro tocca ai Tempelhof che sonorizzano il collage di video d’epoca “La camera dell’alieno”; ma la rassegna migliore di questi tempi è senza dubbio Sincronie, ovvero l’occasione per portare pure noi rocker puzzolenti ad ascoltare musica colta. Per il terzo appuntamento (su quattro) bisogna calarsi nella saletta sotterranea del Dal Verme, dove giovedì 25 arriva l’Icarus Ensemble di Reggio Emilia con un concerto dedicato a Giorgio Bernasconi, ex direttore d’orchestra e timoniere di lunghi viaggi sulle onde della musica contemporanea.