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[Zero2] Faust’O & Skywalkers. 18 dicembre. Ligera

Posted: Gennaio 6th, 2020 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , | Commenti disabilitati su [Zero2] Faust’O & Skywalkers. 18 dicembre. Ligera

C’è stato un tempo il cui le canzoni pop italiane non avevano paura di far paura. Non l’underground, non il cantautorato più o meno militante, non quello strano polpettone plasmatosi nel corso dei decenni sino a diventare l’attuale carrozzone “indie”. C’è stato un tempo in cui il pop era sempre pop, anche disturbato, anche dilaniante. Fausto Rossi, in arte Faust’O, è lo spirito di quel tempo. È un tizio alto e scavato, con un physique du rôle da pubblicità progresso sulle droghe pesanti e un disco d’esordio a 24 anni intitolato “Suicidio”. Un disco registrato e pubblicato da una major, che non invitava direttamente alla morte auto-inferta, ma indubbiamente al disprezzo verso l’umanità, un po’ anche verso la vita e i suoi protagonisti.

«Ricchi, poveri politicanti, siete figli della merda. Noi corriamo dentro il buio, riversiamo sperma sulle vostre inibizioni» cantava Faust’O nella traccia di chiusura dell’album, “Benvenuti tra i rifiuti”, diventata oggi una di quelle hit nascoste che tanta gioia (repressa e nascosta) provoca nei dj set dei flâneur milanesi. Allora invece uscì in un singolo con la fascetta: “un successo di Radio Montecarlo”, presentato a piedi nudi sul palco del Festivalbar. Qualche anno dopo la sua “Oh oh oh” fu reinterpretata addirittura da Massimo Boldi, ma erano già altri tempi, il pop aveva già virato altrove e Fausto Rossi stava scomparendo.

Sarebbe tornato solo un decennio dopo, come produttore del fondamentale “Lungo i bordi” dei Massimo Volume, poi con le sue canzoni, sempre paurose, sempre irreprensibili nel prenderci per mano e guidarci nel dolore, sempre a suo modo pop. Fausto Rossi è rimasto dove doveva stare, sono le canzoni pop che sono andate altrove, e così la gente, «sempre vinta in questa merda di mondo».

Faust’O & Skywalkers. mercoledì 18 dicembre. Ligera. Tanti euri.

-dopo- Michael Chapman al Ligera

Posted: Novembre 7th, 2019 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , | Commenti disabilitati su -dopo- Michael Chapman al Ligera

[*] Michael Chapman è nato il 24 gennaio del 1941. Fate voi i conti dell’età che aveva ieri, 06 novembre 2019, mentre sul palco suonava, cantava e ogni tanto tossiva (“stasera morirò in pubblico. Almeno mi pagano per farlo”). Si potrebbe dire che Chapman è “vecchio”, se lo si considerasse come un uomo. Ma Micheal Chapman è un albero. Se lo guardi bene, le sue rughe sono come solchi nella corteccia. Il suo corpo è marrone, è legno vivace come la sua chitarra, è viaggio come semi sparsi dal vento. Dalla provincia dello Yorkshire alle grandi pianure americane, sino agli appartamenti sulla west coast dove bere galloni di vino bianco in compagnia di altri chitarristi, altrettanto magici, altrettanto vegetali. La chitarra di Chapman da sola suona come una band intera, basta a se’ stessa, sta ritta nel vento a fa il pieno di acqua e luce per germogliare e crescere. Anche in uno scantinato umido, dove le casse ronzano, la voce gracchia e i volumi sono evidentemente mischiati alla cazzo, quest’uomo-albero troneggia imponente come un gigante, una maestosa sequoia che mostra tutti i colori del marrone. Che poi, porchiddio, è il colore della vita.

 

[*] -dopo- è un tentativo di raccontare i concerti il giorno dopo. in estrema sintesi, giusto per togliere polvere dalla tastiera. però la sintesi non riesce sempre, a volte s’imbroda.


Live & Loud (134)

Posted: Maggio 4th, 2016 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Live & Loud (134)

maxresdefaultAnche se questo maggio farà a meno del vostro coraggio, se la paura di guardare ci farà chinare il mento, qualche piccola cosa che ci inviti a resistere c’è ancora. E sarà bene appigliarsi, perchè il futuro… be’, il futuro è sempre la stessa merda.

Hans-Joachim Roedelius & Stefan Schneider. Mercoledì 4 al Franco Parenti.
Roedelius mi rifiuto di presentarlo, mi limito a ricordare come l’ultima volta che è passato da Milano fu una palla colossale, ma a uno come Roedelius gli perdoni tutto e quindi stasera tutti in transenna a tifare per questo vecchino che ci fa riconsiderare il senso dell’umanità.

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Live & Loud (132)

Posted: Aprile 7th, 2016 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Live & Loud (132)

mobili

Vi mancavano i mobilieri? Eccoli, sono tornati. Da questa sera Milano sarà invasa da personaggi poco rispettabili che guardano solo lampade e sedie e trangugiano annacquati free drinks. È una tragedia che si ripete, anno dopo anno, e pare sempre più fagocitare la città delle spugnette. Che dire, scappate.

Club2Club Milano. Da giovedì 7 a sabato 9 in luoghi vari.
Tre days con tutti i names che fanno più hype per la youth più trendy che c’è in the city (aka i giovani con i blue jeans). La list dei guest è long, quindi andatevela a cercare sul loro website. Seek and destroy.

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Live & Loud (126)

Posted: Gennaio 13th, 2016 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Live & Loud (126)

Watchman-1024x580Nuove e vecchie rassegne si affacciano sulle prime settimane di un nuovo anno in cui l’umanità sarà indubbiamente più povera. Questa settimana ricominciano quelle che da tempo conosciamo e all’orizzonte altre se ne annunciano. Un buon inizio, tardivo ma buono.

SaffronKeira, Av-k. Mercoledì 13 al Ligera.
I ragazzi di Plunge tornano tra i mattoni del Ligera con un nuovo appuntamento in bilico tra melodia e aritmia. Dall’ambient spettrale del sardo SaffronKeira al frullatore partenopeo di Av-k. Read the rest of this entry »


Live & Loud (123)

Posted: Dicembre 3rd, 2015 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Live & Loud (123)

continuumLa settimana più corta dell’anno è quella in cui i milanesi fanno la danza della neve, per andare a sciare su e giù dal ponte e per trascorrere le giornate ai mercatini dell’artigianato, protetti sotto il ponte. Invece non nevica e il vin brulé resterà indigesto, però qualche buon concerto c’è ancora.

La Tosse Grassa. Giovedì 3 al Ligera.
Dopo una vita spesa a coltivare e provocare il disagio nel paese, dal centro del paese (e “dentro i cuori della gente” per dirla con l’inno dell’Udeur), la Tosse Grassa approda finalmente al nord con la sua prima data di sempre in Lombardia. E’ il segno dei tempi, l’Expo ha permesso a Milano di scavare la classifica del disagio, e ora via coi porconi.
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Live & Loud (080)

Posted: Ottobre 29th, 2014 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Live & Loud (080)

106807_MGZghkOOMBenchè senza ponte e senza giorni vacanza, arriva anche quest’anno Halloween, con il suo carico di pailettes e zucche di plastica. Non mancano però luoghi e suoni adeguati a sfuggire a questa tortura, così come non mancano le feste con o senza maschera, ma meglio scegliere quelle senza.

The M.O.N.K., giovedì 30 al Piano Terra.
Trio elettrico surf-jazz miscelato con video dal vivo. Per ribadire che sotto il Piano Terra quest’anno si fa sul serio.

Sangre de Muerdago & Aerial Ruin. Giovedì 30 al Ligera.
Da uno scantinato all’altro, nelle catacombe del Ligera arriva un duo di folk scuro che più scuro non si può, tra echi medievali galiziani e gioventù metallare della west coast. Read the rest of this entry »


-dopo- i Brutal Blues al Ligera

Posted: Ottobre 9th, 2014 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , | Commenti disabilitati su -dopo- i Brutal Blues al Ligera

[*] il Ligera è un posto assurdo dove accadono spesso cose assurde e nessuno se ne accorge.
ieri sera sono andato per sentire i Brutal Blues (che prima un po’ erano i MoHa!, un po’ gli ultralyd, un po’ tutti quei gruppi noise norvegesi che fanno sbavare i timpani) ma prima di loro c’erano questi Agent Attitude. Punk svedesi, credo basti già l’idea. il pubblico era di 20 persone e tra queste almeno 14 cercavano di fare stage diving pur non esistendo un palco. qualcosa di precedente -e di molto- al concetto di old school. il concerto ne era la conseguenza. e tutto aveva un senso.

poi sono saliti sul palco i Brutal Blues ed è stato come essere investiti da un tir. non che mi sia mai successo di essere investito da un tir, ma sono certo al 99% che sia esattamente così. e in qualche modo è bellissimo.

[*] -dopo- è un tentativo di raccontare i concerti il giorno dopo. in estrema sintesi, giusto per togliere polvere dalla tastiera.


Live & Loud (076)

Posted: Ottobre 1st, 2014 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Live & Loud (076)

brutal-blues

Con la spada di Damocle marchiata Expo2015 che pende sulle teste dei milanesi, arriva una nuova puntata del cartone animato umano che vede lo scontro tra chi apre spazi di azione culturale in città e chi si ostina a chiuderli e a sgomberarli. Ecco un po’ di cose buone che restano in piedi o che si rialzano nei 7 giorni a venire, che a dire il vero sono quasi tutte venerdì sera.

Jozef van Wissem. Giovedì 2 a O’ alle ore 20 puntuali.
Van Wissem suona il liuto, e questo basterebbe per stupire un’ampia percentuale degli spettatori in città. In aggiunta a tutto ciò, riesce a tirare fuori da uno strumento barocco una specie di proto-folk che incanta come il canto delle Sirene. E non è riuscito a frenarlo nemmno Jarmush, benchè ci abbia provato. Read the rest of this entry »


Live & Loud (074)

Posted: Settembre 17th, 2014 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Live & Loud (074)

cur110n1Di MiTo che si muove in giro per le città, o almeno ci prova e non sempre si riesce, si è detto altrove. MiTo finisce in questo weekend e poco gli resta da dire, ma fortunatamente qualcosa di diverso si ri-affaccia in città.
Ecco 5 cose buone da andare a sentire nei giorni a venire. O almeno nel weekend, perchè poi la settimana si ricomincia sotto le lenzuola.
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