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-dopo- ZUMA 2018

Posted: Giugno 6th, 2018 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su -dopo- ZUMA 2018

Che poi, a guardar bene, si vede che sabato si è passati in un volo radente (qualcuno direbbe magico) dalle follie caleidoscopiche dell’Uomo Uccello all’ipnosi percussiva di Andrea Belfi coi volumazzi, e il tutto senza che la folla ritenesse di doversi distrarre.

A guardar meglio, ci si accorge che dopo la lunga notte ci si è risvegliati tra i fiori e le ombre del rituale di Tropicantesimo, e solo 24 ore prima ci si era svegliati irrorandosi di piru piru con Classical Hooligans.

A concentrarsi, si vede che nel mezzo sono finiti tutti i litri di Forst, anche se qualcuno al momento giusto la chiamava “frost”, e a giorni di distanza li sentiamo ancora mareggiare nei nostri fegati.

Ad ascoltare a fondo ci si accorge che c’è stata tanta musica arrapaho (da Piotr Kurek ai Konstrukt, passando per la melodia tenebrosa di Pilia/Pupillo e la spontaneità adolescenziale dei Downtown Boys) e altrettanta assolutamente dimenticabile, perchè quest’anno Zuma era una festa e non un festival, anche se in tanti momenti è sembrato proprio un festival.

A ripensarci adesso, dopo 48 ore di sonno per smaltire il jet lag del viaggio da Zuma a Milano, se il bello del 2017 era stato fare Zuma, il bello di quest’anno è stato vivere Zuma. L’anno prossimo, se mai ci arriveremo, il bello potrebbe essere ascoltare Zuma. Sempre che Zuma continui ad ascoltare noi.

Brava Zuma. Quando sarà finito l’amore ci sarà solo il death metal.

Catch the rainbow if you can
It will alwawys be ahead of you

 

 

[*] -dopo- è un tentativo di raccontare i concerti il giorno dopo. in estrema sintesi, giusto per togliere polvere dalla tastiera, ma questa volta con un po’ di parole e di giorni dopo in più, perchè questa è un’occasione speciale, e perchè Zuma non finisce mai.


[Zero2] Comunione Occulta. 04 febbraio. Macao.

Posted: Gennaio 26th, 2018 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su [Zero2] Comunione Occulta. 04 febbraio. Macao.

Si fa sempre un po’ di confusione quando si parla di “comunione” da queste parti. Troppe messe subite in gioventù, troppe chiese sparse per le città, troppa politica confusa che fa degli affari condivisi i benefici individuali. Eppure la comunanza è qualcosa di magnifico, e innato nell’essere umano. È solo che quando per condividere si intende più il click su un post che la messa in comune di un bene, la comunione finisce per passare inosservata, diventa qualcosa di nascosto, di occulto. Nel mondo al rovescio, però, nei giorni in cui Berlusconi cita Lenin e la Merkel si scopre marxista, ciò che è occulto emerge dalle catacombe, spinto con forza e volontà da chi della comunione ha fatto una scelta artistica e di vita. Occult Punk Gang, Communion e TRoK! sono le tre realtà che, a diverso titolo, contribuiscono a questa “comunione occulta”, un rito ben poco esoterico che ha il chiaro intento di aprire porte, timpani e sinapsi. Di fatto è lo stesso scopo che guida da oltre 15 anni gli Zs, la più creativa, caotica e avanguardista band di New York, e forse del mondo intero. Un disco nuovissimo e una rinnovata formazione a quattro sono gli strumenti con cui gli Zs sono ripartiti per il globo a sfidare limiti e barriere del pubblico e di loro stessi. Un’opera di demolizione e destrutturazione, ovvero di liberazione, che è condivisa anche da Oaxaca e Above the Tree, lungo coordinate diverse ma altrettanto intriganti. Una vera e propria comunione di intenti. Comunione per liberazione.

 

Comunione Occulta: Zs, Above the Tree, Oaxaca, Divna mami, confindustrial sinfonietta, commuion/occult punk dj set. domenica 04 febbraio. Macao, 5 europei.


[Zero2] ZUMA. 2-3-4 giugno. Cascinet.

Posted: Maggio 25th, 2017 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su [Zero2] ZUMA. 2-3-4 giugno. Cascinet.

Cavalli imbizzarriti, testoni dell’isola di Pasqua, caffettiere, culi, elefanti, occhi, palme, vagine, vinili, unicorni, stregoni, razzi, piramidi, palle pelose, ombrelli, scale, barbe, tende e cazzi. Basta buttare un occhio veloce alla grafica di Zuma per capire che questo non è “solo” un festival, ma un vortice, un turbinio, un maelstrom in cui discendere per sbucare dall’altra parte. E no, non sono i Pirati dei Caraibi, piuttosto è Stargate, quello di Giacobbo però. Zuma è il festival che a Milano non c’era e adesso ci sarà. Il merito è di un’inedita “Alleanza Galattica”. Ci sono tutte o quasi le forze che rattoppano quotidianamente la navicella che permette anche ai milanesi di svolazzare nell’etere, questa volta unitesi per dare più propulsione, per viaggi interstellari. A Zuma ci saranno musica e pizza, campeggio e sballo, persino un parcheggio per UFO perché, si sa, le guerre stellari è sempre meglio evitarle con l’accoglienza. Sarà un lungo viaggio collettivo, di quelli che non si leggono nei libri ma nascono dalla musica. Ecco cosa promette di essere Zuma, con quel suo nome che sa di svacco sulla spiaggia, depressione e cocktail al tramonto. “17 live, 5 dj set, 2 installazioni sonore, uno spleeping concert, diversi workshop, un forno per la pizza”, il programma di Zuma sfaccetta come un dado il caleidoscopio della psichedelia e il listone dei suoi promotori: non manca quasi nessuno, solo non si vedono i due liocorni, ma arriveranno (in astronave). Sui palchi si ondeggia tra generazioni: con Futuro Antico che torna presente, Gaetano Liguori che incontra il Jooklo Duo e gli Embryo che stropicciano il concetto di spazio e tempo, e poi King Ayisoba che abbatte i muri, DSR Lines che ci proietta a un cielo da cui piombe sfavillante la punca dei Jealousy Party; e ancora: Björn Magnusson, Squadra Omega, Mike Cooper, Pandit Ritwik Sanyal, Krano, Wolfango, Trapcoustic, Mandolin Sisters, Rainbow Island, Cacao e Halfalib. Ci sono più “uppers” e “downers” che a casa Elkann, più colore che a casa Dalì, più psichedelia che al Parco Lambro. D’altronde Zuma è un festival che non c’era perché non è un festival, bensì un’alleanza galattica. Terrestri, fatevene una ragione, vengono in pace.

ZUMA, dove suona tutta sta gente qui sopra. da venerdì 2 a domenica 4 giugno. Cascinet. Pochi soldi e ben spesi.


SASSO BATTE FORBICE – #RiapriamoilDalVerme. Sabato 21 in Torchiera

Posted: Maggio 20th, 2016 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su SASSO BATTE FORBICE – #RiapriamoilDalVerme. Sabato 21 in Torchiera

sasso

sabato succede una cosa importante, in risposta a una cosa inquietante.
ci saranno anche i nastri della Confindustrial Sinfonietta, ma non si noteranno nascosti tra tanti cuori.

SASSO BATTE FORBICE – #riapriamoildalverme

Basato su una storia vera…
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Live & Loud (135)

Posted: Maggio 18th, 2016 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Live & Loud (135)

dalvermeEcco qua un Live&Loud in edizione ridotta, di mezzo a una settimana che di dense così non è che se ne ricordino tante in tempi recenti. Buon per noi, che siamo abituati a boccheggiare e ogni tanto ci capita di respirare a pieni polmoni, grazie a chi si sbatte per dare aria ai nostri timpani. Gente che lo fa qui, come ce n’è in tutta Italia, come a Roma, dove lo sceriffo Tronca -già braccio armato della Milano degli ExpoBoys- pare proseguire nel suo progetto di desertificazione cittadina. Un progetto ampio, che andrebbe sommerso, e annegato.

Hüseyin Ertunç / Dogan Dogusel / Cem Tan / Umut Çaglar. Mercoledì 18 al Biko.
Ci ha messo settimane Holidays Records a ottenere i visti per questo travolgente quartetto, metà del quale è già nota a tanti nei dischi dei Konstrukt. Un paese in guerra, perennemente in guerra, non lascia uscire così facilmente i suoi bombardieri, in fondo.
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Il Principe

Posted: Aprile 22nd, 2016 | Author: | Filed under: larsen, psicopompo | Tags: , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Il Principe

princ

lo scorso inverno sembrava che Prince dovesse (finalmente) tornare a suonare in italia, e dunque a farmi felice. un suo concerto all’arcimboldi era già annunciato come certo – e che concerto: un live in solo: una luce fissa, un pianoforte, un genio. sembrava talmente certo che proposi a Zero un articolo di presentazione.
poi, come sempre capitava col genio di minneapolis ultimamente, il tour fu annullato, il principe restò nella sua reggia a fumarsi gran tromboni e a immaginare canzoni bellissime che mai avrebbero rivisto la luce. nel frattempo però la scusa era buona per riascoltarsi tutta la sua discografia, dai gioielli tipo “Parade” o “1999” a robe stroncate brutalmente tipo “Come” in cui comunque quel guizzo ogni tanto sbucava sempre. Sbuca ancora oggi quel guizzo, mentre invece Prince è morto ieri. Non si sa come e nemmeno me ne frega, ma spero ci fosse un sacco di droga buonissima, lo spero per lui.

Ieri è morto Prince ma qualcuno sosteneva che non fosse vero, ed è probabile che non sia vero. Io invece ho assistito davvero ad uno dei concerti più belli degli ultimi anni, quello di Gianni Mimmo e Andrea Centazzo che fino ad oggi, incredibilmente, in duo non avevano mai suonato. Prince non c’entrava nulla, ma in mezzo a quel concerto -che non saprei definire in altro modo se non “emotivo”- i guizzi guizzavano e i timpani pure. e alla fine nessuno sosteneva che non fosse vero.

per la cronaca, quell’articolo sul concerto di Prince lo avevo scritto e lo riesumo qui sotto per dire ciao ciao a quel principe che non ho mai visto dal vivo. Ma c’è sempre tempo. Per vedere un genio in concerto c’è sempre tempo.

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Live & Loud (131)

Posted: Marzo 17th, 2016 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Live & Loud (131)

gianni-agnelli-nudo-184491Senza menare il torrone, che non è nemmeno stagione, si ricorda che questa rubrica è diventata aperiodica e irregolare. Insomma, ogni uscita potrebbe essere l’ultima, un po’ come ogni minuto che passa, che è un minuto in meno a separarci dalla morte.

S4. Giovedì 17 da O’ alle otto di sera.
S sta per sassofono, 4 sta per i simpatici elementi di questa orchestrina: John Butcher, Hans Hoch, Christian Kobi, Urs Leimgruber. Ci vorrebbe un’altra S, che specifichi che sono 4 sax soprani, ma si sa che SS non è mai una sigla apprezzabile.
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[Zero2] Fuzz Orchestra + Virtual Forest. 18 marzo. Cascina Torchiera

Posted: Marzo 8th, 2016 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , | Commenti disabilitati su [Zero2] Fuzz Orchestra + Virtual Forest. 18 marzo. Cascina Torchiera

Tra i tanti mutaforma che attraversano l’hard rock italiano, la Fuzz Orchestra è un esemplare di razza. Sembra ieri che eravamo lì ad ascoltare i Bron Y Aur, invece sono passati ormai 10 dalla nascita del trio, la cui proposta non ha mai smesso di trasformarsi. Oggi, dopo tanto peregrinare, la Fuzz Orchestra se ne esce con un album, Uccideteli tutti! Dio riconoscerà i suoi, solido come un macigno, figlio legittimo del precedente, quasi un approdo. Quella che non è mai cambiata è l’estetica Fuzz, dal punto di vista artistico ma anche sul palco. Un decennio di quei completi bianconeri con giacca e cravatta che mai hanno conosciuto una lavatrice, tanto che per farsi largo in questa foresta di afrori ormonal-ascellari, che annunciano l’arrivo della band come un’orda di eretici barbari, occorre oggi una guida. Uno come Virtual Forest, esploratore di giungle materiali e interiori. Seguitelo e vi condurrà all’obiettivo. All’Apocalisse.

Grazie lo stesso

Fuzz, Orchestra, Virtual Forest. Venerdì 18 marzo 2016, Cascina Autogestita Torchiera. cinque euri.

 


Live & Loud (130)

Posted: Febbraio 18th, 2016 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Live & Loud (130)

enrico-malatestaFate un bel respirone e concentratevi, che tutto d’un tratto la città-parcheggio (aka la città-Expo) sembra essersi risvegliata dal suo torpore. Ecco una sintesi estrema della rafficata di concerti che resistono fino alla fine del mese. E’ tanta roba, o quasi.

Tomomi Adachi, Attila Faravelli. Giovedì 18 febbraio alle 8 di sera da O’.
Tomomi è un giapponese svitato che copre la propria epidermide di sensori e li suona nel piccolo della sua stanzetta o nel medio di questa serata. Con lui c’è Attila, uno che se gli dici che ci sono dei tarli che si abbuffano di legno in aperta campagna ci si precipita con tutti suoi registratori.
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Live & Loud (129)

Posted: Febbraio 8th, 2016 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Live & Loud (129)

Jerusalem in my heartBuongiorno, questa rubrica procede priva di periodicità e di scadenze, arriva a inizio settimana perchè la settimana inizia col botto, e prosegue con un concerto al giorno per i prossimi nove giorni. Il totale fa otto perchè la matematica è un’opinione.

Giancarlo Toniutti, Massimo Toniutti. Lunedì 8 alle 20 da O’.
Siamo dalle parti della storia dell’industrial italiano, dalle parti per dire proprio lì, in Siberia. Prima il concerto di Giancarlo incentrato sull’opera ‘run’ngynutakinawwi (l’altro lato della tundra)‘, poi l’ascolto in anteprima del nuovo brano di Massimo, ‘pt1. Scraps upon tempered Fields’.
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