[M09] il pagellone iridato
Posted: Ottobre 1st, 2009 | Author: cauz | Filed under: pedallica | Commenti disabilitati su [M09] il pagellone iridatoin breve, o quasi, perche’ si e’ gia’ detto e scritto di tutto e di piu’…
evans 7.5
una splendida vittoria frutto di una combinazione azzeccata tra preparazione, lavoro di squadra, intelligenza tattica e colpo d’occhio. l’australia (8, con 7 pieno per gerrans, capitano designato, che si sacrifica per cadel e finisce 10°) fa un gran lavoro per ricucire sulla fuga dei 28 da cui si era trovata tagliata fuori, affiancandosi intelligentemente a squadre piu’ attrezzate come italia e spagna. cadel si prepara minuziosamente su un percorso che conosce bene, ma soprattutto corre con intelligenza: va su del suo passo sulle salite finali senza impazzire a tenere gli scatti, “battezza” il primo attacco spagnolo come quello da seguire e ha il colpo d’occhio di tirare subito il terzetto finale appena vede i 10 metri di buco tra kolobnev e cancellara. non era il corridore con piu’ gambe in strada, ma ha corso con intelligenza. roba piu’ unica che rara, nel ciclismo di oggi.
kolobnev 7.5
pauroso negli ultimi 2 giri. da rivedere tutta l’ultima tornata in cui il russo non esce MAI dalle prime 5 posizioni, come che sia la distribuzione degli attacchi. avrebbe le gambe per tenere evans (e batterlo allo sprint) ma sbaglia a non seguirlo. merita di piu’, merita una squadra che non sia la saxo dove ha sempre 200 capitani davanti a lui.
purito 7
e due. come a varese e’ il migliore dello squadrone iberico. e come a varese la spagna non crede in lui. corre come un matto infilandosi in ogni fuga e provando piu’ volte ad attaccare nel finale. se sanchez e valverde l’avessero coperto nell’ultimo giro avrebbe vinto. invece si trova a dover far tutto da solo, e ne esce con un ottimo bronzo.
perche’? perche’ sammy non ha seguito cancellara in quell’azione in discesa?
sarebbe stato un altro mondiale, e magari anche un’altra vittoria per samuel. rialzandosi invece ha mandato a bagasce un’ottima corsa. e’ un peccato.cancellara 7
un mostro a pedali. andava non al doppio degli altri, di piu’. ma correre da solo contro 10 non e’ possibile per nessuno, e l’asfissiante marcatura a uomo gli fa perdere il mondiale, cosi’ come lo fa perdere ai suoi marcatori, peraltro.
un appunto (e mezzo punto in meno) per la tattica di corsa pero’: o provava un attacco da lontano, forte delle sue gambe, portandosi via un gruppetto, oppure doveva aspettare il momento buono dopo l’ultima ascesa dell’acquafresca. invece non riesce a frenare la forza delle sue gambe e, dopo essere stato ben coperto, attacca troppo presto negli ultimi 2 giri, per poi trovarsi col fiatone e la marcatura stretta nel momento di attaccarsi all’azione finale dei 3. puo’ vincerlo un mondiale nei prossimi anni, gia’ in australia magari.
breschel 7
visto bene alla vuelta, ero convinto che avrebbe fatto un bel mondiale, ma cosi’ tanto non ci avrei creduto nemmeno io. ha fondo ed e’ veloce, con qualche trenata in meno nel finale avrebbe potuto sognare, o con una squadra dalla sua. e’ un gran bel corridore, che a mio modo di vedere ha rappresentato lo spauracchio per tanti nel gruppetto finale, mandando in tilt gli spagnoli e aizzando la grinta di kolobnev ed evans.
cunego 5.5
tiene fino in fondo, fino che puo’, fino che reggono le gambe. la squadra italiana (6.5) fa il suo dovere nel portarlo fino alla fine, ma si spreme troppo ed e’ costretta pure a sacrificare un brillante pozzato (7) per alzare il ritmo fino a quando damiano dovrebbe entrare in scena. invece inizia lo show di cancellara e per cunego si spegne la lampadina. finisce nel gruppo dei migliori e dovrebbe strappare la sufficienza (come gilbert, 6), ma un corridore col suo talento e, ormai, anche la sua esperienza dovrebbe capire quando non ce n’e’ piu’ e lasciare piu’ spazio ai compagni, anziche’ spremerli fino in fondo. comunque ne esce con dignita’, ampiamente meglio che in altre occasioni.
spagna 7
la squadra corre un mondiale perfetto, presentandosi all’ultimo giro con i 3 capitani davanti super-coperti e freire poco dietro in caso di rallentamenti in testa. certo avrebbero potuto insistere con la fuga dei 28 vista la gamba di purito, ma era un azzardo con boonen&co. la’ davanti.
il problema sono i capitani, che messi in condizioni perfette all’ultimo giro fanno il disastro, senza ne’ coprirsi a vicenda sugli attacchi ne’ tenere il gruppetto per uno sprint finale di valverde (5, stesso discorso di cunego, con la differenza che penalizza pure i due compagni davanti nel finale).
francia 4
l’insufficienza puo’ valere per tante squadre, ma la francia proprio non si e’ vista. e dire che i corridori c’erano. probabilmente il clima sereno per la vittoria di sicard di sabato ha tolto motivazioni, ma una corsa cosi’ anonima e’ inspiegabile. e torno a ripetere che il moncoutie’ della vuelta andava portato.
ALTRI
bravo rujano (6.5), all’attacco con la folle spensieratezza degli scalatori sudamericani, un corridore che sa fare divertire. immenso stangelj (7), autore della corsa della vita, con la presenza in tutti gli attacchi importanti fino al penultimo giro, o quasi. e immenso pure vino (7), capace alla sua eta’ e dopo 2 anni di fermo di lanciarsi all’attacco imboccando in testa l’ultima tornata dopo 250 km. vino is back. l’altro grande campione da applaudire e’ boonen (7), che si infila nella fuga dei 28 con estrema attenzione, di piu’ non poteva fare e con un po’ di fortuna poteva approfittarne. ci sono anche campioni, o presunti tali, che invece deludono profondamente: su tutti schleck jr (3), invisibile e ritirato. meglio boasson hagen (5.5) che pero’ non regge il ritmo di cancellara negli ultimi 2 giri.
e infine un applauso a quello che sta diventando un mio mito: johnny hoogerland (7), capace di un mondiale da protagonista dopo una vuelta tutta all’attacco.