paradossi del mondo..
Posted: Marzo 11th, 2009 | Author: cauz | Filed under: pedallica | Commenti disabilitati su paradossi del mondo..giuro, sentita oggi con le mie orecchie nella telecronaca della tirreno-adriatico.
14 febbraio 2004 – 14 febbraio 2009… uff…
domani lance armstrong torna a gareggiare in una corsa vera.
per quanto vero possa essere il tour down under, e’ comunque una corsa pro tour, con presenze discrete al via…
la notizia e’ una non-notizia, perche’ vecchia di mesi e perche’ piena di incognite.
lance e’ un professionista esemplare, come pochi ce ne sono al suo livello, e un grandissimo campione, come pochissimi se ne sono visti negli ultimi 20-30 anni di ciclismo.
pero’ 37 anni non sono pochi, e 3 anni di inattivita’ sono troppi.
non penso che la sua classe possa bastare a superare queste incognite e riportarlo ai livelli di 4-5 anni fa, pero’ puo’ bastare a farci divertire.
armstrong e’ stato uno dei corridori che mi hanno dato le emozioni piu’ forti in assoluto, dalle sue pennellate sotto il diluvio del mondiale di oslo, al memorabile scatto sul mur d’huy nella freccia vallone vinta… dal doppio quarto posto commovente a valkenburg ’98, ai tour inanellati con la grinta del campione che attacca sempre anche se con la corsa in tasca.
era un altro armstrong, credo, e forse avrei preferito continuare a ricordarlo e non rivederlo in bicicletta. ma e’ un uomo in cui ho fiducia, e sono curioso di vedere cosa fara’.
e per quanto i "come back" non mi piacciano mai, a lance un nuovo benvenuto glielo lascio… tanto il panorama del ciclismo attuale e’ cosi’ povero di campioni, che uno come lui di certo non sfigurera’ nemmeno se in declino.
c’e’ sciopero generale, e’ l’anniversario di piazza fontana…
e allora bisognerebbe prendere la propria bici (e una giacca a vento) e aggregarsi al proprio quarto stato a pedali fino a via pelizza da volpedo…
il programma dei film, da venerdi’ a domenica, c’e’ completo sul sito del BFF.
io premetto soltanto 3-4 titoli perche’ fanno venire l’acquolina…
son gia’ passati troppi giorni, per cui non faccio commenti ma butto tutto dentro al mega-pagellone…
aveva ragione contador, nel commentare il tracciato di varese. e’ un percorso pazzo, non si capisce quasi nulla, mosso e nervosissimo. le salite non sono selettive, lo saranno dopo 250 km, ma e’ evidente che non si tratta di asperita’ dure.
la corsa degli U23 lo ha mostrato chiaramente: c’e’ spazio per tante fughe, ma anche per tanti rientri… come in buona parte dei mondiali insomma, la differenza la fara’ la stanchezza, non la durezza delle salite.
e’ un percorso dannatamente tattico, in cui i giochi di squadra saranno fondamentali per muovere la corsa, anche se non essenzialmente per il risultato. dico questo perche’ saranno si’ decisive le squadre che vorranno menare (meno quelle che controlleranno, perche’ non e’ granche’ controllabile), ma sara’ importante anche sfruttarne il lavoro. insomma, a differenza degli ultimi mondiali c’e’ spazio per i marpioni che saranno abili a sfruttare il lavoro altrui.
la vittoria di duarte ne e’ un esempio in parte, perche’ il colombiano prima del numero strepitoso con cui ha vinto si e’ fatto 150 km di fuga…
il percorso delle cronometro donne e U23 era bellissimo… vallonato all’inizio, scattante nel mezzo, velocissimo nel finale. richiedeva attenzione e grinta, oltre al feroce autocontrollo cui obbliga la prova contro il tempo.
il percorso uomini elite nulla di tutto cio’: una slinguazzata di cemento monotona e pianeggiante. certo, gran bei paesaggi, per la gioia di memo remigi, pero’ siccome non si trattava di una biciclettata del WWF ma della massima competizione ciclistica mondiale quelcosa non torna.
e’ una settimana o forse piu’ che rimbalzo qua’ e la’ per la casa e per le strade con un solo pensiero in testa… varese varese varese.
adesso finalmente e’ giunta l’ora.
con la cerimonia di ieri, ma soprattutto con la bella crono U23 di oggi, i mondiali di varese sono iniziati finalmente… l’evento dell’anno, sono agitato ed emozionato.
ma non e’ che qua si sta a parlare della cerimonia, di come ci si arriva a sto mondiale e di quello che ci aspetta in questa infuocata settimana… c’e’ tempo.
si inizia leggendo il primo numero del free press "il mondiale", per quello.
qua si parla di cio’ che mi ha accompagnato mentre rimbalzavo da un muro all’altro.
per approcciare questo mondiale e’ giusto rendere omaggio a cio’ che ho messo come home page da una decina di giorni, e che fischietto da 6 mesi.
l’inno. quello vero.
vai memo!
dice vivimilano di oggi…
Blocco di ghiaccio cade dal cielo e sfonda auto
L’episodio è avvenuto in una caserma della Guardia di finanza. I militari: «Prima un sibilo, poi un botto terribile»
per
quanto dio, satana, bettini o chi per lui, non perda occasione per
palesare la sue esistenza… c’e’ da notare che la mira puo’ ancora
migliorare.
quasi quasi faceva l’en plein…