city… da ddio!
Posted: Dicembre 23rd, 2006 | Author: cauz | Filed under: succede che... | Commenti disabilitati su city… da ddio!succede che stamattina ero in bicicletta… sai che novita'.
succede che chi giungeva dalla metropolitana, pero', aveva in mano una copia del solito merdoso freepress che non era il solito merdoso freepress.
un numero di city che non parlava soltanto di pettegolezzi, cronaca nera, novita' automobilistiche e bizzarri aneddoti sessuali… ma un numero di city in cui i giornalisti raccontavano davvero quello che succede ogni giorno sulla pelle dei precari e delle precarie della stampa.
"city of gods", recitava la testata. un city divinamente libero.
tornato a casa ho frugato nell'internette per vedere cosa si potesse celare dietro a tutto cio'. la risposta, manco a dirlo, l'ho trovata sul sito dell'intelligence precaria. questa:
City of gods, una voce della cospirazione precaria
Intanto se ve lo siete persi, lo trovate qui:
www.inventati.org/ip sul sito dell'Intelligence Precaria
Cosa avete in mano, o sul vostro schermo City of gods – il primo free & free press (ovvero libero e gratuito) – e' stato distribuito in 50.000 copie nelle citta' di Milano. E' la parola delle precarie e dei precari dell'informazione che si rivolge alle precarie e ai precari in generale. I media non sono piu' un prodotto che vende informazioni al pubblico (troverete stime e dati all'interno di City of gods) ): sono lo spazio dell'inserzionista attraverso il quale l'editore vende i propri lettori, voi. E' un servizio che tra l'altro pagate pure 90 centesimi, 1 euro, 1 euro e 10. Piu' soldi hanno i lettori, piu' gli editori si arricchiscono dalla vendita degli spazi pubblicitari.
All'interno di questo meccanismo ci sono i giornalisti, precari, free lance, senza contratto, a cottimo, a pezzo, a parola, a riga, a comete millenarie e casi del destino. Precari e precarie sottoposti al ricatto dei precarizzatori, della manchette, della pagina di pubblicita' all'ultimo momento, del "non spingere troppo su questi che sono i nostri inserzionisti", della creazione di quel complesso meccanismo di informazione, disinformazione che vi fa credere che se la vostra vita e' una merda, non potete farci un granche'.
Per questo City of God e' free & free: gratis, ma soprattutto libero, nelle parole, nell'irriverenza, nelle critiche, nello stile precario. Per questo, in occasione dello sciopero dei giornalisti, che incredibilmente, ma non certo casualmente, visto il contesto, da due anni aspettano che gli editori si siedano al tavolo delle trattative per il rinnovo del contratto di lavoro precari e precari dell'informazione e non, hanno deciso di uscire con City of Gods: la stagione della cospirazione precaria e' iniziata.
E ancora una volta i precari hanno preso la parola, attivandosi cospirando e creando relazioni e complicita' che permettono di stampare, distribuire 50 mila copie di City of Gods (e scriverne il contenuto che per una volta, non ti precarizza, ma ti informa).
Al principio
L'intelligence precaria
Ma che cosa rappresenta questo sito?
Immaginate un sito che non e' un semplicemente tale, ma piuttosto un luogo che fa circolare informazione, non per informare, bensi' per formare quel bacino di notizie da cui si estrarra' il bazar della creazione di conflitto. E che contiene anche i prodotti di queste creazioni e gli strumenti che le hanno consentite. Un sito crudele e spietato, scorretto verso le imprese, le istituzioni sociali, le merci ad alto contenuto ideologico e tutti i loro gli adepti: fazioso ma mai frazioso. Un sito che ha la classe del purosangue, la ricchezza del meticcio; che non esercita fashionismo e brigantaggio culturale, che vive da se', con quello che fa e per quello che da'. Pone questioni di stile, perche' lo stile e' importante, e chiede, just in time, relazioni e complicita'.
City of gods, una voce della cospirazione precaria