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Elezioni08: uolter ebaut miusic (III)

Posted: Aprile 11th, 2008 | Author: | Filed under: larsen, succede che... | Commenti disabilitati su Elezioni08: uolter ebaut miusic (III)
finisce sempre che parlo di piddi’ e sembra che voglia invitare a non votarli. e’ vero, ma invito a non votare proprio nessuno.
in fondo parlo di piddi’ perche’ gli altri mi fanno forse ancora piu’ schifo, la sola idea della coalizione "la sinistra – l’arcobaleno – la sfiga" mi fa rabbrividire…
 


e tornando al piddi’, appunto.
ecco cosa scrive il democratico di staminchia ai produttori musicali (i grassetti sono miei naturalmente).


Roma, 11 aprile 2008

Cari amici , la musica da sempre mi sta a cuore.
Il ventesimo secolo è stato raccontato da libri, da film e da moltissimi dischi che hanno saputo condensare in pochi minuti tante emozioni.
Il ventunesimo secolo rischia di perdere l’emozione fortissima della narrazione che la musica riesce a regalare a milioni di persone. Non perché sia diminuita la creatività degli artisti, ma perché l’industria discografica soffre sempre di più la concorrenza sleale della pirateria musicale. Eppure oggi la musica è ampiamente accessibile ai giovani sulla rete in molti modi, tutti legali: il download gratuito, i-Tunes,Youtube, MySpace, le tante web radio spesso ideate e gestite dagli stessi ragazzi. Sono convinto che l’offerta di contenuti legali su Internet va favorita e potenziata. Chi produce contenuti qualificati va supportato e tutelato dalla pirateria. Recentemente i Radiohead, uno dei gruppi più intelligenti e di successo della storia della musica, ha reso disponibile le sue canzoni gratuitamente sul web, con offerta libera. E hanno avuto successo, hanno un favore così grande da poter regalare la propria musica.

I Radiohead sono nati nel 1992, questa via è impossibile per artisti all’inizio della propria carriera. Come potrebbero sopravvivere, sperimentare nuove vie? Ridiamo valore al mestiere della musica, sono convinto che nei giovani va diffusa una cultura della legalità anche in questo ambito, valorizzando la disponibilità degli artisti nel rafforzare questo messaggio, come è successo recentemente anche a Sanremo.
Ho trovato particolarmente interessante il progetto “Creative Hub” del governo di Gordon Brown: in Inghilterra musica, cinema, arte vengono utilizzati in programmi appositi per aiutare i giovani a riconoscere in sé del talento artistico e farlo diventare un’occasione di lavoro. Così si supporta la ricerca e l’innovazione, si aiuta la crescita dei business creativi, si rafforzano e si proteggono i diritti di proprietà intellettuale.
Il programma di governo del Partito Democratico prevede l’istituzione di un fondo – come accade in altri Paesi del mondo – che raccolga una quota del 2% dell’intero fatturato pubblicitario delle reti televisive al finanziamento di produzioni di qualità, che abbiano un valore culturale e artistico. Si tratta, in sostanza, di far vita ad un Fondo, pari a circa 100 milioni di euro, da destinare al finanziamento di produzioni audiovisive, cinematografiche, teatrali e musicali. Questa è la nostra proposta.
So che c’è una proposta di una legge per la Musica e se tutta la filiera, grandi case di distribuzione, produttori indipendenti, organizzatori, artisti, la condivideranno mi impegno fin d’ora ad appoggiarla, e a studiare con tutti voi sia l’abbassamento dell’IVA, sia degli incentivi per la ricerca. Noi ci impegneremo, una volta al Governo, a verificare se l’andamento dei conti pubblici potrà consentirci di agire con dei crediti d’imposta a favore di chi investe in ricerca e sviluppo, nelle nuove tecnologie, nella ricerca dei nuovi talenti, nello sviluppo della creatività giovanile. La musica è un patrimonio storico del nostro paese, perciò dovremo agire per un fondo a sostegno della digitalizzazione degli archivi musicali.
Per il Partito Democratico è importante tenere in considerazione il settore dell’industria musicale nel suo insieme, senza dividere in indipendenti “buoni” e majors “cattive”. Nel cinema non è così. Rai e Mediaset vengono agevolate in quanto produttori.
Ma voi produttori a fronte del nostro sostegno dovreste impegnarvi per far sì che nessuno possa dire che è conveniente scegliere i dischi pirata, scaricare musica illegalmente. Sono certo che anche voi prenderete delle scelte importanti, impegnandovi per diminuire i prezzi dei cd musicali, dei brani on-line, dei concerti di musica dal vivo, degli strumenti. Insieme, si può fare.
                    
(Walter Veltroni)


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