Posted: Ottobre 16th, 2014 | Author: cauz | Filed under: pedallica | Tags: bovisa, brooklyn, ciclismo moderno, ciclismo urbano, criterium, cycle!, cycle! magazine, fixed, grosu, red hook | Commenti disabilitati su [cycle!] Red Hook Criterium: Milano, rumeni e bambù
Nel weekend in cui il ciclismo su strada ha scritto di fatto le ultime pagine della sua stagione e quello del ciclocross ha iniziato a fare sul serio, un altro ciclismo forse più piccolo e nascosto ha celebrato uno dei suoi grandi appuntamenti di una stagione che di fatto non si ferma mai. Stiamo parlando di quello che gli esperti di “tendenze” definiscono Ciclismo Urbano, quella nebulosa in velocissima espansione che abbraccia un enorme numero di pedalatori, da chi sale in sella per spostarsi in città a chi dell’uso metropolitano della bicicletta ne ha fatto ormai anche una pratica sportiva. Un ciclismo che sembra invisibile agli occhi del Grande Ciclismo a cui siamo abituati, ma che attraversa una vitalità e una crescita, sia economica che di partecipanti, che il nostro “caro vecchio ciclismo” di questi tempi si scorda, almeno alle nostre latitudini.
Read the rest of this entry »
Posted: Maggio 30th, 2014 | Author: cauz | Filed under: pedallica | Tags: bikeitalia, ciclismo moderno, giro, giro d'italia, il ciclismo visto dal divano, il giro d'italia visto dal divano, la pancera rosa, mauro vegni, pierre rolland, quintana, real madrid, Sí se puede, stelvio | Commenti disabilitati su [bikeit] Il Giro d’Italia delle nuove possibilità
Perdonatemi una divagazione personal-calcistica, che sembra non c’entrare nulla con questo Giro e invece c’entra. Sabato scorso sono uscito in bici in tarda mattinata, poi sono rientrato e ho acceso il tivucolor, stappato la prima di un numero ingente di birre e preso posizione su un divano che tra tappa e partita dell’ex-coppa dei campioni (con tempi supplementari) mi ha accolto per 9 ore, pause gabinetto escluse. Ho visto una tappa pallosissima, inchiodata dal catenaccio di questi “big” piccoli piccoli e da degli scattini nel finale, sufficienti a scatenare una rabbia che ha inguustamente oscurato il capolavoro di Battaglin al traguardo (ne riparleremo alla fine dell’anno nei gesti migliori del 2014). Poi ho visto una partita di pallone ancor più statica e catenacciara. Fino a un verto punto però, finchè non si è levato un urlo a riempire lo stadio e le piazze: erano i tifosi del Madrid che cantavano “Sí, se puede!“. Si può. Si può vincere (come dimostrato dalla partita). E si può forse anche uscire dall’incubo attendista che sta attanagliando il Giro d’Italia. Read the rest of this entry »