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[4/4] skinny fists

Posted: Gennaio 20th, 2011 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su [4/4] skinny fists

Prendi un gruppo dalla formazione variabile, più un collettivo che una band, in cui il numero di musicisti sul palco arriva a variare da 8 a 15. Falli reincarnare in progetti diversi ed in una pletora di idee. Prendi un disco che si intitola piu’ o meno, “solleva i tuoi pugni di pelle come antenne verso il paradiso”. Dai a tutto quanto un nome che sia un augurio arcaico del tipo “Che Iddio l’abbia a cuore, o Imperatore Oscuro!” (a quanto pare tratto da un documentario sulle gang di motociclisti a Tokyo). Tira fuori tutto ciò dal calderone del post-rock e tramutalo in sinfonie ipnotiche e mezz’ore di riverberi. Tutto ciò è sufficientemente arrapante? Tutto ciò è solo una piccola sintesi dei Godspeed You! Black Emperor, una delle cose migliori che il rock ci abbia donato in questi suoi anni di stanchezza. E giovedì 27 arrivano (occasione ben rara) da queste parti, al nuovo Live Club di Trezzo sull’Adda; è una di quelle occasioni per cui va rotto il maialino dei risparmi.

Anche perchè nei giorni precedenti non è che ci sia cotanta carnazza da mettere sul fuoco. Venerdì 21, l’alternativa alla dubstep di Benga e Youngmen (al Magnolia) è il tour della casa delle streghe al Ligera: sebbene pare sia saltato l’headliner Mater Suspiria Vision, resta una serata di oscurità ed ambient rumorista con Dose, Mushy e soprattutto il messicano Drugs for Drunks.

Si resta in via Padova anche la sera successiva: al Loft21 va in scena K11 (aka Pietro Riparbelli) in una serata di concrete music e videoproiezioni a circuito chiuso. Sperimentazione a go-go, forse anche troppo… Nel frattanto al Club Giallo di Cusano Milanino i JudA propongono il loro post-rock psichedelico e ben fatto.

Domenica si attacca in mattinata con Aperitivo in Concerto, quando al Manzoni arrivano The 3 Cohens, progetto di punta dell’impro-jazz israeliano, e si chiude in serata al Magnolia con l’indie-pop dei canadesi Imaginary Cities.

Sempre al Manzoni, lunedì sera, va in scena uno dei grandi rimpianti del pop italiano: già perchè l’esordio di Max Gazzè era stato un fulmine a ciel sereno, la sua “musica leggera”, ironica e provocante, pareva riportare indietro al Battiato degli anni migliori, ad un nuovo tentativo di incrociare cultura popolare e qualità nel paese di Pippo Baudo. Gli anni sembra che abbiano decretato la vittoria di quest’ultimo invece. Ma non si sa mai, c’è ancora qualche settimana prima di Sanremo.


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