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Live & Loud (033)

Posted: Ottobre 9th, 2013 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Live & Loud (033)

hqdefaultIn tempi di crisi, e non soltanto, l’unione fa la forza, l’unione di forze da’ i superpoteri e da grandi superpoteri derivano grandi super-responsabilità. Di questi tempi, in questa città triste e scura che pare la gemella sfigata di Gotham City, si osservano sempre più spesso delle improvvisate joint-venture. Una di queste avviene stasera sul palco della Cascina Torchiera, con l’incontro tra TRoK! e SoloMacello che ospita due concerti a volumi forti da latitudini ben diverse: prima il chitarrista harsh Nick Millevoi (da Philadelphia), poi il duo jazz-grind olandese Dead Neanderthals.

Un’altra unione, ma tutta artistica, nasce dall’incontro tra Alberto Boccardi e Lawrence English: latitudini ancora differenti ma la stessa passione per elettroacustica e soundscape, che si incontreranno da O’ giovedì sera. Alcuni km più a sud le forze dei “Fuori bordo” pavesi hanno creato addirittura un festival di musiche non convenzionali, e al Circolo Ai Cantieri questa volta tocca al gustoso trio analogico-manipolatorio di Rinus van Alebeek, Eleonora Ravasi e Antonio Mainenti. Ma se Pavia è lontana fermatevi a metà strada scendendo a sud, al Barrio’s dove si banchetta a prog-metal con Kehlvin, Sunpocrisy e Thy Solace.

E arriviamo di nuovo al weekend, dove di nuovo l’offerta abbonda e -forse- ognuno torna sulla sua strada. Venerdì 11 si inizia presto all’Auditorium di Milano con Tetsuji Honna e l’Orchestra Verdi alle prese con l’opera di Feldman e Takemitsu, poi si gira l’angolo, si ingolla il rituale kebab, si aspetta un’oretta, e si approda al Cox18 dove i Julie’s Haircut presentano il loro nuovo album di psichedelia allucinata, che sembra tutto tranne che un disco dei Julie’s Haircut. Ma c’è tanto altro, nella stessa sera: c’è la storia dell’hard-stoner con i Pentagram al Bloom (Mezzago, è ancora SoloMacello), la psichedelia più shoegaze dei Giobia all’Agorà (Cusano Milanino) e il metal-billy dei Volbeat al Live Club (Trezzo sull’Adda).

Dopo tutta quest’abbondanza, uno si aspetta i fuochi d’artificio per il sabato sera, e invece no. Ci sono poche proposte tra cui districarsi, ma senza lamentarsi. L’ideale è spingersi fino a Monza, perchè al Boccaccio si celebra un viaggio psicotico verso oriente, che parte dai krauti arabeggianti della Piramide di Sangue e arriva sino alle frustate giapponesi dei Jiku55. Le alternative stanno di nuovo al Cox18 con le “canzoni declamate” dei Wu Ming Contingent e al Ligera con il power-pop di His Clancyness e The Quincey.

Che poi un sabato tranquillo non è da buttar via, visto che finalmente si torna ad alzarsi presto, il giorno successivo, per il primo appuntamento della nuova stagione degli “Aperitivi in Concerto” del Teatro Manzoni, dove il sax impro-jazz di David Murray incontrerà la voce soul di Macy Gray. Nel pomeriggio (tardo) al Bloom di Mezzago replicano i giapponesi Jiku55, per chi avesse bucato la sera precedente. Poi tutti a casa, che pure il lunedì ha solo un tardo-tardissimo pomeriggio da offrire conl’indie folk dei Lovecats al Gattò.

Non disperate, comunque, perchè anche la chiusura ha un suo colpo di coda, che passa martedì 15 per il post-hardcore teutonico dei Downfall of Gaia (al Lo-Fi con Rise Above Dead e Tongue) e sempre al Lo-Fi si ferma il giorno successivo con lo stoner degli svedesi Truckfighters accompagnato dall’hard-art-rock dei Carnenera… in un mercoledì insolitamente denso di proposte che si apre al San Fedele con il mdi Ensemble (alle prese con Feldman e Cage), passa per tinte senegalesi all’Auditorium di Milano con Doudou Ndiaye Rose & African Griot e va a sbattere su una curiosa combinazione di storie diverse del punk, al Bloom (Mezzago) con CJ Ramone accompagnato dai due ex-Social Distortion Jonny Two Bags e David Hidalgo. Insieme spalla a spalla, in una bizzarra unione di forze.


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