[4/4] il disgelo

Il disgelo arriva lento lento. Non stiamo al polo e non sentiamo il fragore di blocchi di ghiaccio che si staccano, buttandosi in mare per una nuova vita come iceberg. A Milano il massimo fragore invece è quello degli scooteristi che cercano di ammazzarci 24 ore su 24, e un poco di frastuono che esce da cantine, cascine, circoli e teatri, e il disgelo arriverà lentamente, goccia dopo goccia finchè non si consuma tutta la stalattite.

“Musica in forma libera” è una di quelle iniziative che hanno tenuto caldo l’inverno, per la Scighera quindi il disgelo sarà facile, inizia venerdì 4 con il Daniele Cavallanti Udu Calls Trio, a cavallo tra brani di Ornette Coleman, Wayne Shorter e proposte proprie…

Tra gli altri che hanno resistito per tutta la stagione invernale si segnalano l’imbattibile Blob di Arcore, dove sabato suonano i local-hero Sparkle in Grey, e la folle ghenga dell’8-bit meneghino, una delle poche scene realmente luminose che si irradiano da questa città. Per loro la serata del 5 è al Metissage con Buskerdroid, Microman e Pablito el Drito. La proposta hype della serata è invece al Tunnel con il pop-punk di scuola Suicide degli Sleigh Bells.

L’inverno picchia meno in mattinata, ancor meno nel caldo dei comodi teatri del centro, per questo “Aperitivo in concerto” tira dritto e domenica (ore 11) ospita il Ben Allison Quintet con special guest il tenorista Micheal Blake.

Lunedì a scelta in base alla sensibilità auricolare, nulla di nuovo: i New Idea Society (al Magnolia) fanno un sound di una decina di anni fa, e non si capisce perchè siano presentati come una dirompente novità, però sono bravi a fare la loro; alla Villa Vegan invece si sommano quattro sensibilità di diversi punti cardinali, tutte in nome dell’hardcore apocalittico, con Seesaw, No Omega, Full of Hell e To the Embers.

E’ disgelo vero e proprio quello di mercoledì 9: dopo un lungo letargo si riaffaccia sulle scene la rassegna di musiche non convenzionali TRoK!, l’occasione è la registrazione del disco del quintetto che riunisce la vecchia conoscenza Gianni Mimmo, il super-drummer Cristiano Calcagnile, Alessio Pisani e Nicola Guazzaloca intorno alla figura leggendaria di John Russell, nume tutelare dell’improvvisazione europea di matrice UK. A Milano per registrare, completano la giornata suonando sul pavimento della Torchiera. La sera stessa torna da queste parti Joe Lally, al Tambourine di Seregno, a dicembre al Leoncavallo è stato un palla micidiale…

Si chiude giovedì con il rock melodico d’autore degli Zen Circus al Magnolia, ma soprattutto con Mark Kozelek, che per il suo progetto Sun Kill Moon chiede una piccola trasferta fino a Varese (al Cinema Teatro Nuovo). Il ritorno a casa sarà ancora tra gelo e nebbia, ma il songwriter americano è uno di quelli a cui chiederesti di scrivere la colonna sonora della tua primavera.