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Black Label Bike Club in barcelona

Posted: Febbraio 11th, 2010 | Author: | Filed under: cadevo, pedallica | Commenti disabilitati su Black Label Bike Club in barcelona

 riposto pura qua il reportino messo su ciclistica della trasferta spagnola della scorsa settimana…

quando bombo mi ha proposto di seguirlo a barcelona per l’edizione 2010 di influencers l’idea mi ha subito stuzzicato, per l’occasione di andare ad incontrare alcuni dei capisaldi del creattivismo mondiale come il critical art ensemble o gli yes men. cio’ che pero’ mi ha convinto assolutamente e’ stato trovare nel programma anche i BLACK LABEL BIKE CLUB, ghenga di pazzi ammerigani che avevano gia’ fatto impazzire l’intera sala in occasione della proiezione del loro film B.I.K.E. (quello sulle bike kill, insomma) al bicycle film festival di qualche anno fa.

e’ da allora che guardo alle loro performance come a uno dei migliori esempi di ciclismo urbano in circolazione, e non nascondo il sogno (che con gli anni si e’ fatto sempre piu’ un progetto) di portare qualcosa di simile anche nella metropoli milanoide.

la presenza dei BLBC a barcelona era spalmata sull’intera settimana, tra workshop, presentazione, performance… e sbronze di assenzio notturne, cui i 3 inviati ammerigani parevano decisamente avvezzi…
purtroppo abbiamo dovuto saltare i tre giorni di workshop in cui sono stati preparati i mezzi insieme ai ciclomeccanici spagnoli di my beautiful parking e biciosos, causa inconciliabilita’ con il lavoro/schiavismo a casa, pero’ gia’ l’arrivo per la loro presentazione e’ stato ricco. una presentazione anomala, in un programma dedicato a forme di attivismo talvolta anche rivendicativo, i BLBC decantano una forma liberatoria di distruzione. le performance dei BLBC sono perfettamente in linea con il principio del "+kaos" che ben conoscemmo anche qui: le loro macchine infernali nascono da rottami e vengono rimodellate da saldatore e inventiva. non sono mezzi con cui circolare ogni giorno (o forse si’…), ma sono freaks a pedali, che se da un lato paiono divertissement puro dall’altro mostrano con forza quale sia la potenzialita’ della tecnologia ciclistica.
i loro happening si riallacciano alle idee stesse del sabbah, in cui la celebrazione della bici diventa la riappriazione dello spazio urbano. in particolare in un territorio come quello statiunitense, dove l’auto e’ l’unico mezzo e dove bere una birra per strada rischia di mandarti in galera… i BLBC rispondono con giostre di carretti e tall bikes alimentati a birra e ilarita’, con nuove sagre di paese in cui la classica "pentolaccia" e’ sostituita dal faccione brutto di georgeWbush o dall’automobile di qualcuno di loro che aveva deciso di disfarsene…
la loro presentazione e’ quasi solo una carrellata di foto e video che parlano da sole, in rete se ne trovano parecchie e lasciano gia’ immaginare la soddisfazione. noi ne approfittiamo per scambiare subito quattro chiacchiere con doyle, un omone tatuato a cui presentiamo subito ciclistica e piu’ tardi, in uno slancio di entusiasmo, accenniamo pure di molla buni :)
lo ri-incroceremo tutti i giorni e tutte le notti, in compagnia del presidente e rude meccancio del club, conrad, e di sven, alfiere del BLBC nel freddo di stoccolma, una sorta di rockabilly punk su due ruote…

e’ naturale che una proposta come quella del BLBC si adatti poco a una presentazione davanti a un pubblico seduto, e infatti il momento vero di questa trasferta spagnola e’ quello di sabato pomeriggio, "BICI MUERTE", quando le bici mostruose escono dai musei e si trasferiscono per le strade. l’appuntamento e’ una piazza ideale per questo gioco: una distesa di cemento sotto un sole primaverile, in cui qualcuno ha avuto l’idea sbagliata di girare una pubblicita’ automobilistica, riprese che saranno rese immediatamente impossibili dall’orda ciclopunk in piazza :)

devo ammettere che la parte piu’ interessante sono state le prime ore, dedicate a provare i vari esperimenti su ruote presenti, piuttosto che i giochi veri e propri. su questi ultimi e’ mancata un po’ l’atmosfera, vuoi per un pubblico ovviamente non abituato, o piu’ probabilmente per il fatto che si tenessere in pieno giorno (e probabilmente ancora troppo sobri)…

tra i trabiccoli piu’ divertenti ci sono una sorta di chopper con forcella oblunga e inclinata e "ruotino" anteriore in plastica, un minicarretto le cui ruote posteriori ricavate da un carrello da supermercato si rivelano fantastiche per sgommate e ribaltamenti in curva, una creatura bianca realizzata saldando due bici una dietro l’altra che si guidava con un lungo manubrio curvo quasi elastico, una tandem a 3 posti (detto trandem), un paio di fantasiosi riscio’ rielaborati, ovviamente svariate tall bikes… mentre resta indefinibile (e per me pure inguidabile) una piccola bmx dotata di uno snodo supplementare a meta’ telaio che andava quasi "in risonanza" con lo sterzo…

tra i giochi dominano i due grandi classici: la giostra medievale con le tall bikes, in cui due "cavalieri" si affrontano con lunghi spadoni in plastica cercando di buttarsi giu’ a vicenda… e il divertentissimo "six pack attack": staffetta a pedali in cui le squadre devono scolarsi un pacco di sei lattine di birra attaccate assieme mentre il popolo intorno getta letteralmente di tutto (monnezza, lattine vuote o forse no, pezzi di bici, cartacce, umani) addosso ai malcapitati…

segue una selezione di fotine che non sto a ri-incollare tutte, tanto stanno qui.


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