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Live & Loud (056)

Posted: Aprile 2nd, 2014 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Live & Loud (056)

e642159dc30237b1f639f7e1b6a3b59c-d35zoe6Se drizzate l’orecchio e allungate lo sguardo ve ne accorgete. All’orizzonte, in una data imprecisata della prossime settimane, piomberà dritta dritta tra le natiche dei precari milanesi la maledettissima fiera del mobile, con il suo codazzo di aperitivi e musiche a basso volume. Siccome prevenire è meglio che curare, o almeno così diceva la pubblicità, facciamo il pieno di musica questa settimana e prepariamoci a barricarci in casa nelle prossime.
A pensarci bene, in un panorama così sconfortante non poteva esserci inizio migliore che la dissonanza, quella per eccellenza, quella del gruppo più marziale e totalitario che la musica moderna ricordi. Domani sera al Live di Trezzo arriva la falange armata dei Laibach, con il suo freak-show libertario. Basterebbe questo per le settimane a venire. Ma ben venga il resto della serata, dal chitarrismo cantautorale da bancone di Kurt Vile e Pall Jenkins (al Biko) alla fuckstep apocalittica di DJ Balli all’Alzaia34. Fino al buio della notte, quello raccontato da George Friedrich Haas in “iij in Noct” e riproposto dalle corde del Quartetto Maurice a Mezzago nel secondo appuntamento di Fuck Bloom? Alban Berg!.

Il weekend si apre e si sviluppa nel segno del sax post-bop di David Murray, di scena venerdì e sabato al Blue Note, ma quella di venerdì è serata adatta anche a chi ha tasche più vuote, in un crescendo che va dal pop-shoegaze degli Zabrisky (alla Sacrestia) al bombardamento black metal dei Forgotten Tomb al Blue Rose Saloon (Bresso), passando per la serata post-rock del Lo-Fi con Goodbye Kings, Downlouders , Ångström e Lions In A Coma e lo spettro visivo di punk, hc e dintorni al Cox18 con Tutti i Colori del Buio, Storm{O} e Council of Rats. Mentre l’immancabile Brianza replica con il Monza Psych Fest, al Boccaccio, che ospita Giobia, The Gluts e Angelo Avogadri & The Space Flute.
Poi sabato arriva una serata di pesantezze, se si prescinde dal pop’n’bass di Totally Enormous Extinct Dinosaurs al Tunnel ovviamente. Le pesantezze dello sludge di 16, Grime e End of a Season al Lo-Fi o quelle del doom caleidoscopico di Uncle Acid & the Deadbeats al Bloom (Mezzago). E poi quelle raccontate in canzoni, come l’intera magica opera di Fausto Rossi, di scena quasi in Brianza, all’Arci Pintupi di Verderio.
Du’ cosette per domenica 6; e che cosette. Al Magnolia (Segrate) arrivano in idrovolante dall’Islanda i Mùm con la loro gelida folktronica, ma soprattutto al Biko è di scena Mark Kozelek, voce e factotum dei Red House Painters prima, poi dei Sun Kill Moon, infine oggi soltanto di se stesso e della sua magnetica depressione.

Di nuovo in riva all’Idroscalo si può tornare il giorno successivo, quando al Magnolia arriva il crooner nero King Krule, in un lunedì ri-equilibrato dal Sentieri Selvaggi Ensemble che esegue i quartetti di Steve Reich al Teatro Elfo Puccini e dai pesi massimi dello sludge-doom Crowbar, accompagnati dai Monumental al Lo-Fi.
Pezzi grossi per pezzi grossi, pure al Blue Note si torna in settimana, per il secondo appuntamento della madonna in calendario: il trio elettrico Medeski, Martin & Wood è una certezza del jazz contemporaneo da tempo, se questa volta si allarga pure ad includere il chitarrista dei Wilco Niels Cline, l’occasione è più che ghiotta. E le occasioni sono 4, due per sera martedì e mercoledì. Due sere che comunque hanno ancora alternative da offrire: martedì con il sound artist nipponico Rie Nakajima nell’intimità di The Lift, mercoledì con l’Art Factory in the Desert del Boccaccio (Monza) e la sua maratona doom tra Lento, Sunprocrisy, Filth in My Garage e Young Blood (NON C’E’, è tra un mese). Occasioni buone per comprarsi i dischi da ascoltare, chiusi in casa, nelle settimane a venire.


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