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due notizie sulle strade

Posted: Giugno 8th, 2007 | Author: | Filed under: alfabetica, pedallica, succede che... | Commenti disabilitati su due notizie sulle strade

 

succede che apro l’home page di uno dei maggiori organi di de-informazione (nemmeno dis-) nazionali, e ci trovo due notizie che vanno dal reale al grottesco…

cosa c’entrano l’una con l’altra? eh…


(non li corsivo ne’ sottolineo; ho ancora un minimo sufficiente di autostima per evitare di intervenire sui pezzi di repubblica).


 

Italia, strage di ciclisti. 1000 morti in tre anni

E' come se tutti i partecipanti al Giro morissero ogni sei mesi. Dal 2003 percentuali di incidenti in continuo aumento. Auto e moto sempre meno attenti verso questa categoria di utenti

Le associazioni di categoria lo dicono da tempo, ma il loro grido rimane inascoltato: per i ciclisti ormai è strage. Gli ultimi dati, elaborati come sempre dall'Asaps – associazione amici polizia stradale – parlano chiaro e dimostrano che da noi, in pratica, muoiono ogni sei mesi un numero di ciclisti pari a quelli che fanno il Giro d'Italia.

Anche qui c'è il solito problema dei numeri Istat perché l'anno di riferimento è solo il 2005, ma è l'ultimo disponibile: così si scopre che in 12 mesi sono morti 317 ciclisti, con un incremento del 5,7%, in totale controtendenza rispetto al calo generale della mortalità sulle strade che nel 2005 che è stato del 4,7%.
E non è tutto: in appena 3 anni, secondo un'inchiesta pubblicata sulla rivista il Centauro sono quasi 1.000 i ciclisti che hanno perso la vita sull'asfalto, con 12.476 feriti, (35.491 in tre anni), ossia il 6% in più rispetto agli 11.766 del 2004. Il dato generale fa segnalare invece un calo del 2,7%…

E sempre secondo le statistiche nel 2005 si sono contate 15 vittime fra i bambini che andavano in bici dagli 0 ai 14 anni. 13 maschi e 2 femmine. Sono state invece ben 161 le vittime fra i ciclisti over 65, pari al 50,8%. Fra gli anziani 122 erano maschi 75,8% e 39 le femmine 24,2%. La percentuale dei ciclisti sul totale delle vittime della strada è passata dal 5,3% al 5,8% dei morti e dal 3,7% al 4% dei feriti.
Tutto questo, in estrema sintesi, è la prova lampante di come automobilisti e motociclisti rispettino molto poco i poveri utenti delle biciclette… (v.bo.)

 


Paris Hilton, solo 72 ore di carcere. Ai domiciliari con braccialetto elettronico

La giovane e inquieta ereditiera era stata condannata a 45 giorni (poi ridotti a 23) per guida senza patente e in stato di ubriachezza
 

Fuori dalla prigione per motivi di salute, passerà i prossimi 40 giorni a casa

LOS ANGELES – Paris Hilton è uscita dal carcere dopo soli tre giorni perché malata. La notizia è stata anticipata da un sito di pettegolezzi e confermata poco dopo in una conferenza stampa convocata dall'ufficio dello sceriffo della contea di Los Angeles. Alla giovane ereditiera sono stati concessi i domiciliari per motivi di salute, e passerà i prossimi 40 giorni nella sua abitazione, controllata a distanza con un braccialetto elettronico alla caviglia per assicurarsi che rispetterà i termini della pena.
Un portavoce dello sceriffo, Steve Whitmore, ha spiegato che la decisione, presa da un giudice locale, è dovuta a "ragioni di carattere medico" ma non è entrato nei dettagli sullo stato di salute della giovane invocando ragioni di privacy. Paris passerà i prossimi quaranta giorni nella sua abitazione a West Hollywood al termine dei quali, ha aggiunto il portavoce, "avrà pagato il debito con la società".
La notizia è stata divulgata dal sito di gossip Tmz (che appartiene alla Cnn), secondo cui la ragazza è uscita dal carcere stamattina all'alba (nel pomeriggio in Italia) dopo un accordo raggiunto con le autorità. La 26enne era entrata domenica scorsa al Century Regional Detention Facility di Lynwood, vicino Los Angeles, per scontare la sua pena. L'erede dell'omonimo impero alberghiero era stata infatti condannata a 45 giorni di reclusione (poi ridotti a 23) , per essere stata sorpresa alla guida della sua auto lungo il famoso Sunset Boulevard, mentre si trovava in libertà vigilata per guida in stato d'ubriachezza e con la patente sospesa.
Il 5 maggio in un'affollata aula di tribunale, il giudice Michael Sauer era stato inflessibile e aveva stabilito che l'ereditiera avrebbe dovuto iniziare a scontare la pena il 5 giugno, senza aver diritto a sconti o permessi di nessun genere.
Invece, come ulteriore concessione alla titolare dell'omonima catena alberghiera, dovrà passare solo 40 giorni ai domiciliari perché cinque le sono stati conteggiati come se li avesse trascorsi per intero dietro alle sbarre: compresa domenica, nonostante avesse varcato la soglia del carcere verso le 23.30 dopo aver presenziato alla consegna degli Mtv Movie Awards; e anche oggi, benché all'alba fosse già fuori.
Già ieri, quando non aveva passato nemmeno 35 ore in cella, Paris Hilton aveva chiesto la visita di uno psichiatra. Il dottor Charles Sophy, professore alla Ucla, ha incontrato la giovane per due ore, rifiutandosi al termine della visita di riferire le condizioni della celebre e discussa paziente. "Va tutto bene", ha commentato l'avvocato di Paris, Richard Hutton, lasciando il carcere dopo la visita.
Il sito Tmz.com riferiva che l'ereditiera aveva pianto al telefono, lamentandosi perché non riusciva a dormire e a mangiare e perché nella sua piccola cella c'era "un freddo glaciale". Sintomi ampiamente previsti dal medico che già nelle scorse settimane aveva chiesto alle autorità di rimandare la prigionia: la Hilton, ha scritto Sophy, è "sconvolta e traumatizzata", a causa del suo "terrore per il carcere". Ma il giudice non si era fatto commuovere, almeno nelle prime 70 ore.

 


 

(e non si pensi che auguro la galera all’ereditiera, quella non la auguro a nessuno)

 


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