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milano e il Vigorelli: reclaim the dreams.

Posted: Dicembre 5th, 2011 | Author: | Filed under: pedallica, succede che... | Tags: , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su milano e il Vigorelli: reclaim the dreams.

Lo scorso 20 novembre i ciclisti milanesi sono andati in pellegrinaggio, raccogliendo le proprie forze e le proprie ruote davanti al sacro portale della loro cattedrale, simbolo di ciò che è il Ciclismo a Milano, simbolo forse della città stessa: il velodromo Vigorelli.

E’ stata una domenica di sole, benedetta dal blocco del traffico che riesce a rendere Milano molto meno brutta e triste di quanto non sia realmente. Il cancello del Velodromo di via Arona ha visto riunirsi prima una decina, poi centinaia di ciclisti e appassionati di biciclette, da chi ha visto le sfide epiche di Maspes e Gaiardoni sulle listelle del Vigorelli ai pistard metropolitani, quelli delle Milano-Torino e Milano-Venezia in fissa, quelli obbligati al “pendolarismo” settimanale fino al velodromo di Montichiari. Un numero impressionante per una disciplina che tanti, CONI e FCI in primis, considerano “minore”. E non era solo il numero a colpire, ma l’amore che i presenti dimostravano per questo sport, culminato in un’esilarante gara di surplace, vinta dopo 24 minuti da un ragazzo di neanche 20 anni, uno che il “Vigo” aperto probabilmente non l’ha nemmeno mai visto. Read the rest of this entry »


il sogno del vigorelli

Posted: Novembre 16th, 2011 | Author: | Filed under: pedallica, succede che... | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su il sogno del vigorelli

Milano non è una città ricca di monumenti. Si vende al mondo come la città della moda, del design, dell’architettura ed altre simili cazzate riferite ad una piccola elite di geni autoproclamatisi, dediti più che altro al saccheggio di immaginari altrui. Queste enclave non creano monumenti, se non effimeri: boutique e atelier sono luoghi simbolici che restano chiusi rispetto alla città.
Non che i monumenti più noti, quelli riconosciuti, siano granchè per questa città: per una metropoli che si vorrebbe grande capitale europea, mancano completamente le attrattive per mettersi alla pari delle altre grandi città. Cos’è in fondo il Duomo dinnanzi a Notre-Dame o a San Pietro? Cosa vale la Pinacoteca di Brera a confronto con il Louvre, il MoMa, l’Hermitage? Persino il tanto decantato stadio di San Siro, non impallidisce davanti al Bernabeu, al Maracanà, ad Anfield Road? Eppure non è che le occasioni manchino, a questa città, è solo che le piace perderle.
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