Posted: Luglio 19th, 2012 | Author: cauz | Filed under: larsen | Tags: 4/4, Al Doum & the Faryds, bob corn, Cascina Torchiera, elio e le storie tese, john cage, johnny rotten, latinoamericando, milanoX, noise, OvO, patti smith, PIL, punk, rock, storia, suoni mobili, tindersticks, TRoK!, xaddax | Commenti disabilitati su [4/4] c’era una volta
C’era una volta il noise-rock americano, c’erano le sue sessioni selvagge di chitarre distorte fino all’estremo, c’era una serie di gruppi fantastici, fortunatamente non tutti estinti, che diedero vita a quel sottobosco da cui spuntarono poi come funghi il math e il post-rock… Tra tutte le band ce n’era una incredibile, grezza e cattiva, che si chiamava Colossamite. Smisero di suonare presto, per poi tramutarsi nei Dazzling Killmen e in altre successive combinazioni, sino ad oggi, a stasera, quando arriva a Milano (Cascina Torchiera) l’ultimo loro figlio: Xaddax, una commistione tra art-rock, noise e soprattutto follia. Un elemento, la follia, che stasera non manca nemmeno sugli altri palchi: a Villa Simonetta con l’electro-pop di Soap & Skin o al parco Baden Powell, dove si sculetta sull’arab-punk di Al Doum & the Faryds. Read the rest of this entry »
Posted: Febbraio 9th, 2012 | Author: cauz | Filed under: larsen | Tags: 4/4, alcest, arrington de dyoniso, billy cobham, black fag, bologna violenta, cannibal corpse, constants, dargen d'amico, daunTRoK!, divertimento ensemble, gottesmorder, gunzard, henry rollins, john cage, little victor, milanoX, opium child, pianoforte preparato, psychofagist, remo san, remosantosubito, roly porter, rorcal, sanremo, sanremo tecnico, shackleton, sights & sounds, TRoK! | Commenti disabilitati su [4/4] hard boiled
Uno credeva che la neve, il gelo e sticazzi fossero fenomeni della settimana passata, pronti per far saltare i concerti e rompere i coglioni a chi volesse dedicarsi a un po’ di sano rock’n’roll intorno a questa città di merda. E invece restano, persistono, e per scioglierli ci vorrà tanto impegno, ma quello non è mai mancato.
Ci vorrà una voce come quella di Arrington de Dyoniso, ad esempio, che delle corde vocali ne ha fatto strumento e giovedì 9 le incrocia con quelle di Marco Milano, al Bloom (Mezzago). O ci vorranno iil blues e il suo calore, come la musica di Little Victor, da più di 30 anni in giro per il mondo a cavallo del suo swing, che questa volta approda al Lo Fi. Un calore che si sovrappone al gelo sintetico di Shackleton (uno che le tragedie antartiche le porta già nel nome), enfant-prodige della dubstep di scena al Magnolia (Segrate) in un giovedì sera più denso del weekend che verrà.
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