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una molotov all’asilo nido. Atari Teenage Riot live. Milano 20.05.11

Posted: Maggio 27th, 2011 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , | 1 Comment »

non ascoltare le opinioni altrui e’ una delle cose piu’ sagge che possiamo fare come esseri umani…
cosi’ quando mi e’ stato fortemente sconsigliato di andare a vedere gli atari teenage riot, ho pensato bene di fregarmene. era una giornata di merda, ma avevo un biglietto omaggio in tasca e 5 birre in corpo, perche’ dire di no?

be’, vaffanculo a tutti voi de “gli atari oggi sono la morte”, “gli ATR non sono piu’ quelli di una volta”, grazie al cazzo. chi puo’ dire di essere “quello di una volta”?

la verita’ e’ che il concerto degli ATR e’ ancora una molotov buttata in mezzo a un asilo nido. sono pochi, pochissimi, tendenti a zero, i gruppi che riescono ancora ad animare 15 metri di pogo sotto il palco *a milano*. gli ATR ce la fanno, e pure facilmente, anche con faciloneria forse, ma e’ una botta di vita che regge a tutt’oggi.
e regge all’invecchiamento l’impianto rumorista che hanno creato lustri fa, regge in un dilaniante medley tra “sick to death” e “burn berlin burn”… regge nel finale di “revolution action” e di alec empire che saluta il pubblico a pugno alzato: “never give up the fight”.

ecco, su alec l’invecchiamento e’ roba brutta. vederlo con i capelli tinti, lanciarsi in un crowd surfing veramente improbabile… non e’ roba che fa bene agli occhi. non e’ come nic endo, piccola eroina immortale per la quale il tempo non passa, resta la rabbia e la creativita’. resta un supporto che vale ancora di piu’ di quello del frontman quando tocca a lei il turno alle macchine, mentre il rapper kidtronik, improbabile sostituto di MC crack, lascia effettivamente il tempo che trova…

in fondo, la vita altro non e’ che un castello di carte su un molo, con la brezza del mare che gli soffia addosso secondo dopo secondo. gli Atari Teenage Riot sono quei terroristi che vengono a leggertele le carte della vita: se gli piacciono, saranno uno scudo invalicabile, altrimenti si fanno tempesta. e li’ son cazzi.

 

resta l’invecchiamento, e’ cio’ cui mi fa pensare questo concerto.
perche’ il live degli ATR continua ad essere la bomba che deve essere, ma il pubblico e’ cambiato, e tanto. e io con loro.

su di me non mi dilungo, rendermi conto di non riuscire a pogare se la sala e’ illuminata solo a strobo, o se il pubblico e’ abbandonato ad un’ignoranza selvaggia, mi fa sentire vecchio, ma sono cazzi miei.
sul pubblica invece due parole van dette, perche’ questo pogo e questa battaglia non si capisce cosa siano. sia chiaro, la serata era anomala, il contesto era una festa dove tanti si erano spinti solo per ballare, il prezzo alto faceva da barriera naturale, e il luogo (una palestra con campo da basket stile festa del liceo) non aiutavano sicuramente.
pero’ l’impressione che mi e’ rimasta e’ quella del “pogo da cocainomani”. poca, pochissima attenzione agli altri, il ritorno dei gomiti alti e degli spintoni gratuiti distribuiti a destra e manca… cose che non vedevo da tempo, perche’ quasi non si vede piu’ un pubblico animato da queste parti, ma cose che fanno male. forse manca l’abitudine, l’educazione verrebbe da dire, e lo conferma il fatto che i peggiori erano anche palesemente i piu’ giovani, ma qualche domanda di senso la lascia. le solite domande, sul perche’ le persone fossero li’, ad ammassarsi sotto il palco. per un concerto o per una scarica ormonale?


One Comment on “una molotov all’asilo nido. Atari Teenage Riot live. Milano 20.05.11”

  1. 1 whiplash said at 10:23 pm on Maggio 27th, 2011:

    Wow, una recensione toccante. Quoto abbestia le considerazioni finali sul pogo da cocainomani.