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un corazón tan rojo

Posted: Luglio 2nd, 2008 | Author: | Filed under: balordi | 3 Comments »
 non ho mai avuto un gran rapporto di amore con le nazionali di pallone, con le nazionali in generale, con le nazioni definitivamente…
cosi’ per tutta la mia vita ho guardato a questi tornei in maniera leggermente distaccata, interessato piu’ alle partite in se’ (guardacaso sono gli unici tornei che trasmettono per intero) che ai risultati delle medesime. guidato nelle speranze piu’ da odi che da amori. tranne uno.
c’e’ una sola squadra nazionale che ho sempre seguito con affetto, di piu’, tifato. forse perche’ e’ la squadra del paese a cui piu’ mi sono legato nella mia vita; forse perche’ tra i pochi club che simpatizzo, l’unico sufficiente "grande" da poter mandare giocatori in nazionale e’ il madrid… insomma, e’ dall’infanzia che tifo spagna.
e’ da quando sono bambino che aspetto di vedere la spagna vincere qualcosa, quantomeno "giocarsi" qualcosa, dopo una vita di suicidi, eliminazioni ai quarti, agli ottavi, gomitate in area non viste e delusioni d’ogni genere.
si capisce lo spirito con cui mi sono apprestato a seguire la "mia" spagna domenica sera.
cio’ che non si capisce e’ il contraltare per cui in qualche modo nel culo devo prendermelo lo stesso.

 

domenica mi sono alzato facendo cori di prima mattina.
ho ritirato fuori camiseta e santino gia’ in tensione per la serata.
ho passato la giornata a filtrare birre in quantita’ nell’attesa…
poi per qualche mistero sono finito in un bar di segrate a vedere los chavales. sarebbe andato bene qualsiasi luogo, contava la partita. o forse no, perche’ dopo 20 minuti di gioco su segrate si abbatte una tromba d’aria che si mangia il segnale televisivo. definitivamente.

 

aspettavo di vedere questa partita da 20 anni e non l’ho vista.
ho trascorso il resto del primo tempo arrabattando un ponte telefonico con degli amici a casa.
il secondo tempo guardando la cassa da cui usciva, almeno, la radiocronaca.
poi e’ finita. ho visto la fine cosi’, old school, guardando la radio.
e ho goduto in maniera completa, come poche altre volte.


da li’ e’ iniziato un gorgo di festa, brindisi, birre, telefonate agli amici spagnoli, un carosello individuale, in bicicletta in piazza duomo e un cocktail party notturno guardandomi (finalmente) i video delle azioni in rete.
y somos campeones de europa.

il profano.
il vecchio santino ha fatto il suo dovere ancora una volta. ora potrei affiancarlo ad uno attuale, tipo questo.

il serio.
perche’ abbiamo vinto gli europei? un europeo di alto livello oltretutto, in cui le squadre con il miglior gioco (ad eccezione forse dell’olanda), sono arrivate tutte in semifinale, e le due migliori alla fine.

per le capacita’ di aragones, che mai ho avuto in simpatia, di fare la sua squadra, lasciando a casa i big nonostante le critiche (anche mie, ma controprove non ce ne sono per ora) e confermando la stessa formazione in ogni partita. se si toglie la passeggiata di fine girone con la grecia, credo che abbiano giocato non piu’ di 15 giocatori.
e per aver osato, per la prima volta, allestire una seleccion fuori dal dualismo tra il real madrid e la seconda squadra di barcellona.

perche’ casillas e’ ormai evidentemente il numero 1 al mondo nel suo ruolo, ha convinto pure gli ultimi scettici; e una difesa al livello di puyol e ramos davanti a lui non c’e’ l’ha quasi nessuno al mondo (forse solo la stessa germania). mi si lasci godere nel vedere come gli unici due titolari madridisti siano stati essenziali.

per aver tirato fuori le palle quando servivano, ovvero nella partite dentro/fuori. finalmente.
finalmente la seleccion era composta da giocatori davvero internazionali, gente abituata ai campionati esteri ed a lunghe militanze nelle coppe. la differenza viene a galla li’.

e perche’ eravamo molti di piu’ di quelli che si vedevano. c’erano pure puerta e arconada… :)

 

ps- in tutta sta goduria mi spiace solo per una cosa, per i tedeschi. perche’ amo come si sono messi a giocare negli ultimi 3 anni, perche’ hanno tanti giocatori che mi piacciono un sacco… e soprattutto perche’ sanno festeggiare come nessun altro al mondo… :)

 


3 Comments on “un corazón tan rojo”

  1. 1 b. said at 8:43 am on Luglio 3rd, 2008:

    guarda sta roba che sei madridista mi turba…

    cmq ti ricordo che il gol vittoria è del nino ninito…

    ATLETICO ATLETICO

    ;-)
    b.

  2. 2 |k| said at 7:52 pm on Luglio 15th, 2008:

    già te lo dissi: tifare il Real è come tifare la Rubbentus. O forse è peggio, data la “vicinanza” fra i blancos e il regime franchista [mentre il Barcelona era la squadra antifascista…].
    Comunque a Madrid c’è una sola squadra che mi emoziona: basta arrivare a Vallecas, fa niente la maglia uguale a quella del River Plate…
    In generale comunque nella Liga si può tifare solo per una squadra, per quanto è ancora romantica e rappresenta qualcosa: Athletic Bilbo…

  3. 3 cauz. said at 10:34 am on Luglio 16th, 2008:

    a’ karle’!
    nun vale nemmeno la pena di commentare sti paragoni farlocchi…
    specie quando mi citi gli “antifascisti” del barca… hai in mente i boixos nois?
    l’unica vera squadra nel resto de espana e’ il sevilla.
    comunque hala madrid y dale rayo!
    antibasquistas siempre! :)