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koksijde. the mud ladder.

Posted: Gennaio 25th, 2012 | Author: | Filed under: pedallica | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su koksijde. the mud ladder.

una serie grottesca di contrattempi mi blocca qui, nella periferia del mondo del fango, mentre a koksijde domenica si terra’ un’orgia godereccia, con piu’ di 150’000 persone attese sul percorso e non voglio quantificare quanti fiumi di birra…

ciononostante, nell’attesa dell’apoteosi iridata di una stagione crossistica strana, mi piace replicare la “worlds ladder” anche in chiave invernale, che in questo caso e’ anche davvero semplice perche’ i predendenti a quel gran pezzo di figa della maglia iridata sono proprio pochi.

su tutti sven nys, ça va sans dire, come succede piu’ o meno ogni trecentosessantacinque giorni… eppure poi finisce che qualche sfiga spunta sempre, e allora il cannibale finisce per non portarsi la maglia a casa. ci riprova l’ennesima volta dopo l’ennesima stagione trionfale. con l’aggiunta di una corsa in casa, su un percorso gia’ domato un paio di mesi fa. domenica si e’ rilassato nell’ultima tappa di CdM, sapendo che l’appuntamento per lui e’ quello di koksijde. un quadretto ideale, talmente tanto che il numero di contrattempi possibili tende a infinito.

dietro di lui, ma starebbe di fianco a lui se non fosse per le variabili ambientali, c’e’ zdenek stybar: per tornare a vedere un corridore vincere per 3 anni di fila l’iride bisogna tornare al mitico liboton nei primi ‘80s. zdenek domenica provera’ ad uguagliarlo, con buone possibilita’ di farcela. per molti parte favorito: esce da una stagione in cui ha dominato meno degli anni precedenti, ma in fondo e’ sempre stato li’, pur con le energie consumate durante il primo anno da stradista. il percorso e’ tagliato su misura per lui. fosse un testa a testa tra questi due sarebbe normale. se non lo sara’, e’ per il terzo incomodo…

si chiama kevin pauwels ed e’ il campione della stagione. fresco vincitore della CdM, nelle ultime corse pero’ (hoogereide esclusa) non e’ sembrato “la bestia” di fine 2011. si dice poco ossessionato dall’iride, forse anche un filo appagato, ma e’ un combattente e non rinunciera’ a giocarsela fino all’ultimo. un piccolo gradino sotto i due titani, ma pur sempre li’.

la terza fila e’ tutta belga, per le seconde scelte del team di casa. albert e’ quello che ha piu’ classe e piu’ fame (dopo una stagione di sfighe), ma pure quello che pare piu’ indietro di condizione. vantornout invece ha una buona gamba, cui sembra sempre mancare qualcosa, da tenere in considerazione comunque. anche se tra i tre io scelgo meeusen, a mio parere la scheggia impazzita di giornata: ha una condizione ancora in crescita, un percorso a lui favorevole e l’ingenuità della gioventu’. in bocca al lupo.

il penultimo belga, peeters, lo metto in quarta fila, benche’ pure la sua condizione appaia in crescita. al suo fianco c’e’ l’altro ceko, simunek jr, che con stybar puo’ provare quel gioco di squadra che i belgi non conoscono proprio (e meno male, altrimenti non c’era gara). con loro la punta dell’ottimo team francese, squadra di ottimo livello alla cui testa ci vedo mourey, per condizione e per esperienza ad alto livello. in questa stagione si e’ fatto vedere tanto, e ha il coraggio per provare qualche follia a koksijde. auguriamocelo.

un gradino sotto le altre due punte francesi, l’ottimo chainel e il risorto duval (stagione splendida quella del neo-tricolore), con loro ci sta aernouts che completa il quadretto belga e il sorprendente olandese thijs van amerongen, che ha chiuso a ridosso della top ten gli ultimi appuntamenti internazionali. certo, quando si pensa che gli orange avrebbero dalla loro un fenomeno come lars boom, le palle girano a manetta a parlare del buon thijs…

l’affaire mondiale si e’ chiuso diverse righe sopra, diciamo dopo il terzo gradino stando larghi, pero’ il mondiale e’ una corsa variamente partecipata, e lo spazio va dato a tutti, quindi che si chiuda con due gradini sorprendenti: una sesta fila dedicata all’altro francesino boulo, a zahner in rappresentanza di cio’ che resta della grande scuola elvetica, a quel jonathan page (sempre che corra) che ai mondiali ha sempre fatto la sua porca figura… e, perche’ no, a enrico franzoi, che se centrasse una top ten farebbe gia’ un miracolo.

c’è posto per un ultimo gradino? quello della scommessa folle? ok, senza commenti: heule e cominelli. ma siamo al fantaciclismo.


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