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Live & Loud (001) – dove si parla di una rubrica che cambia nome, di ossa, della Wallace Fest e dei nastri nucleari

Posted: Gennaio 23rd, 2013 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Live & Loud (001) – dove si parla di una rubrica che cambia nome, di ossa, della Wallace Fest e dei nastri nucleari

Questa rubrica cambia nome, si inchioda al mercoledì come giorno di emissione, e si riduce un po’ all’osso. Un po’ perchè poi cambia a seconda delle dimensioni dell’osso, che nella programmazione musicale mitte-lombarda varia con facilità dalle gracili alette di tacchino ai rari casi in cui ci si trova a rosicchiare la tibia di un T-Rex. Con buona pace dei vegetariani, in questi giorni siamo nel secondo caso.

Domani sera ad O’ arriva Robert Hampson con i suoi 20 anni di ricerca tra l’art-rock e le avanguardie tutte; è richiesta la prenotazione, e pure parecchia attenzione. Alla fine ci si sposta al Magnolia per i chitarroni psichedelici della Piramide di Sangue, o allo Spazio Concept che è diventato la nuova sede per i rendez-vous infrasettimanali con la techno di Meta:Detroit.
La sera dopo arriva Claudio Rocchetti, al Birrificio La Cruda, a fogliare pagine e nastri di “The Fall of Chrome”, uscita concettuale sull’uso dei nastri nella musica sperimentale, composta da 98 pagine + 1 cassetta di durata variabile. Nel mentre sul palco del Lo-Fi vanno in scena i krauti dark dell’illeggibile [Kaiser(Schnitt)Amboss/Laszlo], accompagnata da Colonel XS e Hazardous Waste; tutt’altra atmosfera rispetto a quella che si respirerà al Biko grazie al synth-pop grammaticalmente formale di Le Rose e Le Macchine.

Il piatto forte della settimana, comunque, viene servito di sabato sera in quel di Segrate, quando il Baraonda festeggerà gli anni che passano per la Wallace Records, etichetta-kamikaze che tanti germogli ha fatto sbocciare nell’underground milanese; per l’occasione salgono sul palco Makhno, X.Iriondo & G.Mimmo, I Camillas, Taras Bul’ba, X-Mary e Quasiviri, mentre giù dal palco si distribuiscono dischi e si bevono birre a fiumi. Se il programma non dovesse sembrare interessante, be’, le alternative non mancano: c’è il punk d’annata dei Vibrators (al Lo-Fi), lo shoegaze degli Amusement Park on Fire (al Ligera) e il metal-core di Ornaments e Grime (al Cox18). E poi la techno di Lory D al Dude Club… e il Chicago Underground Duo (con R.Mazurek e C.Taylor) al Conservatorio Cantelli di Novara…

Tanta roba, forse troppa, considerando che la domenica comincia alle 11 del mattino con  Harun Ghosh Horn al Manzoni. Dopo il tramonto invece si va al cinema, che è l’ultima serata utile (si inizia mercoledì 23) per vedere “Fukushame: The Lost Japan”, documentario sul dramma sismico-nucleare messo in musica da Otolab.
Poi ci si mette comodi, che la settimana residua è dedicata alla musica d’autore della rassegna “Sounds & Comfort” al Teatro Martinitt: lunedì con Matt Elliott, martedì con Alessandro Grazian e Umberto Maria Giardini, mercoledì con Dimartino e Thony… ma mercoledì 30 sarà già una serata di alt(r)i volumi.


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