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Live & Loud (051)

Posted: Febbraio 26th, 2014 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Live & Loud (051)

sanremo-2014-spot-intervallo-2Il cuore del paese, la kermesse canora sanremese, il festivàl della canzone italiana si è concluso. E ora non si sa più cosa fare. A televisore spento l’unica soluzione sembra la peggiore: quella di alzarsi dal divano e uscire. Fortunatamente a venire incontro alle nostre orecchie c’è una settimana di appuntamenti che Rino Tommasi avrebbe definito da circoletto rosso.

Si inizia domani con la prima trasferta settimanale di TRoK!, che negli scantinati del Piano Terra (festeggiante il secondo compleanno) ospita tre giganti dell’impro jazz mai così underground, con i local heroes Gianni Mimmo e Cristiano Calcagnile che incrociano gli strumenti con la violinista inglese Alison Blunt. A seguire ci si trasferisce a Macao, dove si convergono le strade della sperimentazione sonora sull’asse Italia-Giappone con Giuseppe Ielasi, Makoto Oshiro, Takahiro Kawaguchi e Attila Faravelli.

Ricerca sonora che non mancherà nemmeno nella serata di venerdì 28, che comincia prestissimo da O’ con le macchine da scrivere rumoriste di a.Typist e prosegue al Malabrocca (Pioltello) dove la rassegna Alterazioni ospita la sghemba versione duo dei Newtone2060 e il nuovo progetto di ambient gelido A Finnish Contact. E’ una serata in cui comunque c’è spazio anche per tanto folk, lungo due facce della medaglia: quello triste, splendido e perdente di Damien Jurado (al Bellezza) e quello pop scanzonato di Mariam the Believer al Biko. E per non farsi mancar nulla si aggiungono un caricozzo di chitarre e batterie al Bloom (Mezzago) con Taras Bul’ba, Nevroshockingiochi, Agatha, the Great Saunites e Billy Torello e il rituale appuntamento electro con Ellen Alien al Leoncavallo.

Per sabato la proposta invece si riduce all’osso: due possibilità, ma una migliore dell’altra. Una di quelle occasioni in cui ci vorrebbe l’ubiquità, o quantomeno il teletrasporto. La scelta cade tra il desert-blues dei Tinariwen (che la troppa esposizione europea sta forse riducendo un po’ al clichè del gruppo sahariano) e la seconda trasferta di TRoK!, questa volta al Boccaccio (Monza) con un trittico bombarolo composto dal mud-core del Lleroy, lo sludge dei francesi Carne e l’ipnotica, eccitante, psichedelia dei bostoniani Perhaps.

Domenica si conclude la stagione di Aperitivo in Concerto al Manzoni con l’hard bop dei Jazz Passengers; che è solo uno dei due appuntamenti mattutini, perchè sempre alle 11, sempre in centro, al Museo del 900, si rinnova l’omaggio a Franco Donatoni da parte del Divertimento Ensemble. Poi non c’è granchè, oltre all’elettronica pettinata dei Darkside, in serata ai Magazzini Generali.

Un silenzio che introduce un lunedì di giusto riposo. Passato il quale si riparte di slancio per chiudere in bellezza: martedì 4 si ri-attiva l’asse sperimentatore italo-nipponico con le Variable Series di O’ che si propongono in chiave più di installazione che di concerto con i contributi di Minoru Sato, Giuseppe Ielasi e Attila Faravelli. Si ri-attiva anche il folk, come alternativa per la serata stessa, con Matt Elliott al 75beat e il suo songwriting da martedì uggioso.

A chiudere tutto quanto ci pensa un’altra installazione, quella dell’industrialista Micol Assael all’Hangar Bicocca che per l’occasione ospita la sonorizzazione di un’ospite eccezionale come Mika Vainio, eroe nordico del minimalismo, del rumore e della vodka in eccesso.


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