indice . . .

Live & Loud (008) – dove ci sono un po’ di cose e non tutte brutte

Posted: Marzo 13th, 2013 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Live & Loud (008) – dove ci sono un po’ di cose e non tutte brutte

60433_444949782250131_1202124980_nLa musica a Milano non è sempre poca, e nemmeno sempre brutta. Bisogna solo prendere tutti gli ingredienti, metterli in un frullatore, e gustarsi solo la polpa del ricavato, lasciando i liquami residui, meno appaganti e nutrienti, allo sciacquone del cesso. Non è da buttare già questo mercoledì sera, che s’apre con la sonorizzazione live di “Giorni di gioventù” per mano di Alberto Carretero (al Centro San Fedele) e prosegue con il genio di Elliott Sharp (figura trasversale all’intera scena di NY, dalla no-wave al free-jazz) al Biko e la 70esima data milanese dei Mombu al Magnolia. Oppure con la prima delle due serate del collettivo impro-jazz Bassesfere (al teatro No’hma) che bisseranno domani, in una serata in cui il consiglio è però di recarsi al Leoncavallo: sul palco si incontrano la schizofrenia capitolina degli Hiroshima Rocks Around e i krauti svizzeri (in salsa avant-drone) dei Mir.

Venerdì non ci stanno cazzi, tutti ad O’ a sostenere e difendere uno degli spazi più preziosi di tutta la città, la cui sopravvivenza dipende da quante mani verranno messe ai portafogli. Per rendere piacevole il gesto sostenitore, si preannuncia un mese di musiche appaganti, a partire da questa mini-maratona con Giuseppe Ielasi, Nicola Ratti, Enrico Malatesta, Jennifer Veillerb e Luciano Maggiore che creeranno un unico concerto di un’ora, con set ridotti sparsi nello spazio. Ne uscirete tramortiti e contenti, ma potrete comunque insistere con l’hard-doom di Aqua Nebula Oscillator e Lord Shani (al Cox18) e il no-pop degli X-Mary (al Bloom, Mezzago), e ancora far tardi con l’acid-house enciclopedica di A Guy Called Gerald (al Dude) oppure andare a nanna e ripartire sabato già dal pomeriggio.
Alle 16 del 16 la “Sala della Balla” (!) del Castello Sforzesco ospiterà l’omaggio del Divertimento Ensemble ai lavori elettronici di Luciano Berio; è il riscaldamento per un sabato con tre facce diversificate: quella rock dei bassi che pompano con i maestri dell’hard-funk Living Colour, in data unica al Factory, la faccia allegra del nerd folk anti-hipster dei Comaneci alla Scighera e quella antartica della dub-tech di Shackleton (ancora al Dude).
Sarà difficile a quel punto essere a Palazzo Marino alle 11 di domenica mattina (c’è Giuseppe Albanese che suona Debussy) ma per la serata ce la si può fare, ci si deve spingere all’Atomic Bar dove i Feeling of Love, nonostante l’infelice nome scelto, riportano in vita il paisley-garage dei bei tempi che furono.

E’ già sold-out il concerto del Black Rebel Motorcycle Club di lunedì sera (ai Magazzini Generali), ma francamente non è che ci si perda poi troppo: si può compensare l’indie-folk boscaiolo di Jackeyed (al Gattò), o riposarsi in vista di un martedì mica male, che mette di fronte la brutalità degli Zeus! (all’Agorà di Cusano Milanino) alla psichedelia più o meno hard di Mik Quantius e Dagora a Ca’ Blasè.
Suoni allucinogeni che tornano protagonisti pure mercoledì sera, con il nuovo appuntamento della “Società Psichedelica” allo Spazio Concept che ospita il garage orientaleggiante dei Sulthan Bathery. Una serata, quest’ultima, che vede anche un bis del Divertimento Ensemble alle prese con Momi, Dusapin e Gervasoni (all’Auditorium del Sole24ore) e il ritorno dei Giardini di Mirò (all’OCA), oppure una bella trasferta oltre-confine, giacchè a Lugano c’è la divinità chitarristica di Marc Ribot. Perchè pure in Svizzera la musica non è sempre poca, e nemmeno sempre brutta.


Comments are closed.