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[Zero2] Otolab XX++. 12 aprile. circolo amelia.

Posted: Aprile 12th, 2024 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , | No Comments »
La prima volta fu oltre 20 anni fa. Bum. Bum. Bum. Tremavano i muri del Bulk. Sobbalzavano sulla cassa, la cui potenza oscurava il rumore di un generatore necessario per dar luce a tutto, dopo un improvvido taglio della fornitura elettrica. C’era gente in bicicletta che girava nel cortile, provava a far piroette, si schiantava allegramente. C’erano dei video, enormi, tagliuzzati qua e là da filmati e animazioni.
Un paio di anni dopo fu all’Hangar Bicocca. Un festival visionario di musica elettronica e ricerca sinestetica, troppo bello per durare. Bum. Bum. Bum. Le Torri di Kiefer non tremavano ma era come se danzassero. Un muro di video con delle montagne russe di luci fluorescenti da cui farsi trascinare. E un gran polverone, sui vestiti, sulle consolle, nei polmoni dei presenti.
Qualche tempo dopo in un’università privata per ricchi del centro. Un antesignano degli eventi milanesi, tutto gratis. Compreso l’aperitivo, dopo il quale la gente comincio a rubare di tutto, infilandosi in tasca persino i piatti e i tovaglioli. E poi luci simili ma diverse, su uno schermo più piccolo, a catturare un pubblico costituzionalmente distratto ma presto ipnotizzato. Bum. Bum. Bum. A fine serata vidi uno uscire portandosi via una panchina sulle spalle.
Per anni sono state feste, in uno scantinato dell’Isola che pareva (anzi era) il laboratorio di uno scienzato pazzo, dove al bum bum si alternavano lezioni di storia della musica. E ai raduni hacker, alle celebrazioni anticlericali, ai festival grandi e minuscoli. Luci diverse, facce diverse, come è giusto che sia, se pensiamo che sono passati 22 anni.
Otolab è stata una frattura costante, pulsante, nella piega distopica imboccata da Milano in questo inizio di millennio. Un laboratorio in perenne attività che non ha mai avuto paura di aprirsi, contaminarsi e ugualmente stare sulle barricate. Senza alcuna paura di sbagliare, correggere la rotta, rilanciare. Non sarà un caso che la festa dei 20 anni si celebra quando gli anni sono 22, troppo scontato far quadrare i conti. Con Otolab i conti non tornano mai, e questo è il bello e continuerà a essere il bello anche per i prossimi 20 anni, ci si rivede nel 2049. Sempre qua. Sotto cassa. Bum. Bum. Bum. 

[4/4] esoterismo sonoro

Posted: Novembre 14th, 2012 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , | 1 Comment »

Se gli occhi sono lo specchio dell’anima, le orecchie ne sono la radiografia. L’orecchio forse non comunica nulla, ma riceve tutto… e che uno sia dinnanzi al sublime o all’orrore più profondo, può chiudere gli occhi e distogliere lo sguardo, ma non può smettere di ascoltare. E’ così che la musica diventa strumento rituale, di contatto con il divino interiore o superiore. Domani a Milano vibrerà un’aria frizzante, perchè si celebrano due riti in musica, contemporaneamente e neppure troppo distanti. E conviene presenziare, per non scoprirsi maledetti. Al Leoncavallo, c’è DaunTRoK! porta l’accoppiata esoterica tra gli zappiani a.P.A.t.T e l’esoterismo musicale dei Secret Chiefs 3, emanazione tra il metal e l’oriente della famiglia Mr.Bungle. Al Tunnel invece la serata si apre sculettando sulle irresistibile ritmiche global-afro-punk degli Zun Zun Egui, per poi immergersi nelle profondità della psichedelia dei Dirty Three. Si ripetono i 3, 2 luoghi diversi, 2 gruppi per parte. Trova il 23, trova il 666. Aleister Crowley si sentirebbe milanese stavolta.

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