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Live & Loud (103)

Posted: Maggio 6th, 2015 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Live & Loud (103)

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Se l’italia è il regno dell’assurdo, Milano non perde occasione per dimostrarsi la sua città-simbolo. Solo qui una manifestazione di 50mila persone che rilanciano un’idea di città contro e oltre la truffa di Expo riesce ad essere dimenticata per 3 vetrine e 10 auto che bruciano. Solo qui l’agghiacciante mediocrità di un Bocelli riesce ad essere riverita come grande iniziativa culturale. Solo qui un sindaco catacombale come il tristo Pisapia riesce a guidare 15mila servi della gleba a testa alta, pronti a mettersi una scopa in culo per ramazzargli la stanza, in una marcia che fa il paio con i quadri Fiat; a 35 anni di distanza ma guidata dalle stesse mani, quelle democraticissime che un tempo si definivano cristiane e oggi manco quello. In marcia per compiacere chi ne voleva fare la nuova Berlino, ma intendeva la Berlino Est di Honecker, con i suoi muri grigi ad immagine di un popolo forzato al silenzio. Una metropoli di merda, che dovrebbe ringraziare chi ancora resiste, e cerca di vivere in una città dove all’ora dell’aperitivo non ci siano spargimenti di sangue, o di detersivo.
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[4/4] esoterismo sonoro

Posted: Novembre 14th, 2012 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , | 1 Comment »

Se gli occhi sono lo specchio dell’anima, le orecchie ne sono la radiografia. L’orecchio forse non comunica nulla, ma riceve tutto… e che uno sia dinnanzi al sublime o all’orrore più profondo, può chiudere gli occhi e distogliere lo sguardo, ma non può smettere di ascoltare. E’ così che la musica diventa strumento rituale, di contatto con il divino interiore o superiore. Domani a Milano vibrerà un’aria frizzante, perchè si celebrano due riti in musica, contemporaneamente e neppure troppo distanti. E conviene presenziare, per non scoprirsi maledetti. Al Leoncavallo, c’è DaunTRoK! porta l’accoppiata esoterica tra gli zappiani a.P.A.t.T e l’esoterismo musicale dei Secret Chiefs 3, emanazione tra il metal e l’oriente della famiglia Mr.Bungle. Al Tunnel invece la serata si apre sculettando sulle irresistibile ritmiche global-afro-punk degli Zun Zun Egui, per poi immergersi nelle profondità della psichedelia dei Dirty Three. Si ripetono i 3, 2 luoghi diversi, 2 gruppi per parte. Trova il 23, trova il 666. Aleister Crowley si sentirebbe milanese stavolta.

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[4/4] sonic olympus

Posted: Dicembre 1st, 2011 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su [4/4] sonic olympus

I Sonic Youth sono una delle band più importanti degli ultimi 30 anni, forse di più, forse i SY stanno in quella ristretta cerchia di chi ha saputo tracciare le traiettorie della musica di un secolo. I SY sono una delle band fondamentali del novecento, ecco… dai loro esordi rumoristi, quasi no-wave alle loro tessiture sonore lunghe ed ipnotiche, cresciute di palco in palco con live che sprizzavano energia da ogni poro. E poi hanno smesso di avere idee. O meglio, hanno deciso di tenersele per se’, perchè la loro produzione discografica “maggiore” non vede un episodio degno della sufficienza da una quindicina d’anni. Hanno provato a divulgare sottoterra, con i bellissimi esperimenti della Sonic Youth Records, qualcosa di quel verbo brutale che li aveva spinti sin lassù nell’Olimpo, ma anche questo esperimento pare in fase di stanca da tempo. Una fase che non si esaurirà, se non con l’inevitabile: i SY sono sull’orlo dello scioglimento, l’attività della band è sospesa e programmi per il futuro non se ne vedono. Niente più dischi mediocri, ma neanchè più concerti con pareti di feedback a trapanare i timpani del pubblico. Oggi Thurston Moore ci ripensa, sforna un discutibile album di folk songs e se lo porta in tour da solo in giro per il mondo. Venerdì 9 dicembre arriverà al Teatro Dal Verme, si siederà su una seggiolina di plastica e inizierà a cantare. E la tristezza che avvolgerà il pubblico sarà sicuramente minore della sua, quindi è il caso di andare, per dargli una pacca sulle spalle e ricordargli che comunque ci guarda tutti dall’alto in basso.
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