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[Zero2] Chris Corsano. 28 marzo. Standards.

Posted: Marzo 6th, 2018 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , | Commenti disabilitati su [Zero2] Chris Corsano. 28 marzo. Standards.

La prima cosa che compare sul sito di Chris Corsano, dalla grafica scarna e minimale, è l’elenco delle prossime date. In questo momento sono 18, dalle prime vicino a casa nello stato di New York sino al tour italiano. Ciò che balza all’occhio è come in 18 date si alternino nove formazioni diverse. Peggio che nella sua discografia, in cui è raro trovare due righe simili. Basta questo elemento per indicare i suoi territori artistici, quelli della più generosa voglia di collaborare, dialogare, costruire insieme. Un’intenzione che non si disperderà nemmeno in questo giro, in cui Chris torna in Italia da solo – stasera a Standards per presentare un nuovo pezzo per hi-hats amplificato – con un carico di charleston, dodici anni dopo quella prima volta in cui scese dal tram imberbe e silenzioso, trascinandosi un trolley di idee ed energia. Da allora è passato a suonare con popstar (Björk), esploratori (Thurston Moore, Bill Orcutt) e titani del free (Joe McPhee, Paul Flaherty), ma le idee nel suo trolley non sono esaurite. Anzi, pare che ogni volta ne scopra una tasca in più. E lo faccia con immutato stupore, con una risata, e poi giù a menare.

Chris Corsano. mercoledì 28 marzo. Standards. Penso cinque euri.


[Zero2] Charles Hayward. 20 settembre. Macao.

Posted: Settembre 19th, 2017 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , | Commenti disabilitati su [Zero2] Charles Hayward. 20 settembre. Macao.

Dice Charles Hayward che la musica è entrata nella sua vita attraverso la voce della madre, grazie alle canzoncine della buonanotte. Lo dice spesso. È la cosa più naturale che una persona possa dire. Non è un caso che la dica uno così, uno che sostiene di amare la batteria perché non si fa altro che picchiare su delle cose. Ho parlato con Hayward una volta soltanto, al Blob di Arcore una decina di anni fa. Faceva freddo, e ricordo ancora il suo maglione blu sgualcito, con le maniche che facevano uno strano effetto palloncino. Sembrava una persona completamente diversa da quello che poco prima stava suonando, cantando, materializzando l’immaginabile sonoro sul palco di un circolo di provincia. Sembrava difficile che fosse uno dei batteristi che hanno rivoluzionato la storia del rock e delle sue manifestazioni più “laterali” e sperimentali (come fondatore dei This Heat, e poi come componente, seppur saltuario, di Quiet Sun, Gong e The Raincoats). Ma era sempre lui, naturale. Non c’è idea di musica che Hayward non abbia attraversato spinto da questa naturalezza. Come un uomo primitivo che insegue il fuoco e questo suo calore, vuole scoprire cosa c’è al di là della cima dove scompare il mammuth ogni notte, così Hayward ha battuto ogni sentiero in questi 40 anni. L’ultima avventura si chiama ZIGZAG+SWIRL & (begin anywhere), un altro slalom tra ciò che è naturale e ciò che è organizzato. Consapevole che nulla è naturale e tutto è organizzato, tutto è naturale e niente organizzato. Lo dice Charles Hayward, anche questo.

 

Vasopressin presenta: Charles Hayward: ZigZag+Swirl. mercoledì 20 settembre. Macao. 5 euri.