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[Zero2] Nurse With Wound. 25 novembre. macao

Posted: Novembre 7th, 2018 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su [Zero2] Nurse With Wound. 25 novembre. macao

Cosa si può dire ancora che non sia stato detto sui Nurse With Wound? Cosa aggiungere alla meraviglia e al terrore del lavoro di Steven Stapleton e (rari) soci negli ultimi 40 anni? Davvero, non sarebbe meglio uscire senza ombrello sotto la pioggia a tastare l’orlo dell’autunno, a chiedersi perchè il freddo non sia ancora arrivato, benché sia inevitabile, come la morte? Ecco, la morte. Una cosa di cui si può continuare a parlare nonostante tutto sembri già detto da secoli ormai. I Nurse With Wound di fatto non hanno mai abbandonato il tema: la morte è l’oggetto onnipresente, nascosto tra le pieghe di un teatrino dada, pronto ad affiorare a ogni pagina girata. E della morte ha ancora senso parlare, specie in un’epoca in cui è stata censurata di netto, ridotta a pornografia di bassa lega, ora che persino spirare è diventato difficile, tra corpi virtualizzati, spintisi oltre la caducità.

Rischiamo di dimenticarci che dovremo morire, e allora ben venga la danza macabra dei Nurse With Wound a ricordarcelo. Come in un affresco del medioevo più crepuscolare, nella musica dei Nurse With Wound si affaccia un popolo intero, dal Re all’ultimo dei popolani, da un’infermiera malconcia a un artigiano del rumore, ciascuno ha il proprio scheletro cui accompagnarsi. Stapleton continua a ballare in circolo, a suonare a fare dischi senza pause: il loro sito sembra il catalogo delle offerte di un discount, con pubblicazioni e ristampe che si susseguono a ritmo di rotativa. Anche quando sembra non esserci più nulla da dire, la morte dà ancora voce, dà spazio per continuare a cantarla, a corteggiarla e deriderla, a proseguire in questo trascinante ballo, che dura come l’eternità, fino alla morte… Sempre che la morte esista ancora. Un altro giro, un’altra danza, ancora un giro, e poi un altro, e un altro, e un altro.

 

Vasopressin presenta: Nurse with wound. domenica 25 novembre. Macao, cinque euros.


[Zero2] Becoming /// Animal + Ashtray Navigations + Filtro. venerdì 03 novembre. Macao

Posted: Novembre 2nd, 2017 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , | Commenti disabilitati su [Zero2] Becoming /// Animal + Ashtray Navigations + Filtro. venerdì 03 novembre. Macao

Serata da archivisti con Vasopressin. Massimo Pupillo ha all’attivo una cinquantina di uscite. Gordon Sharp, suo sodale nei Becoming Animal, è più parco: ne avrà 20 circa tra Cindytalk e The Freeze, in quarant’anni. Gli Ashtray Navigations sono già sopra quota 40, con una tale diffusione tra etichette che le loro biografie potrebbero comprendere intere pagine di sigle. I Filtro raccolgono in una sola cassetta, invero molto bella, anni di esperienze diverse e sotterranee. La somma sarebbe sufficiente a riempire tutti i tavoli di Macao, e ne avanzerebbe ancora. Ma dubito che saranno necessari, anche se sarebbe interessante vederli fare scambi come un tempo si passavano di mano in mano volantini e fanzine, e quegli scambi veicolavano idee ed energie, generavano incontri. Proprio come quello tra Pupillo e Cindytalk, opposti punk che si sommano come una leggera rottura del silenzio, disturbo sonoro che ti si incolla addosso e si stacca più. Incontri che stimolano la produzione di vasopressina, aiutando apprendimento, memoria, diuresi ed equilbrio termico. Basta continuare ad ascoltare. Tre incontri per il 3, che moltiplicato 3 fa 9, quando Vasopressin tornerà a completare il quadro con Drew McDowall, membro dell’epoca più allucinata dei Coil (quella dei mille sottoprogetti culminata in Musick to Play in the Dark) approdato alla carriera solista soltanto di recente, dopo un’infinità di collaborazioni. Da archiviare.

Vasopressin presenta: Becoming /// Animal + Ashtray Navigations + Filtro. venerdì 03 novembre. Macao. 5 euR.


[Zero2] Charles Hayward. 20 settembre. Macao.

Posted: Settembre 19th, 2017 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , | Commenti disabilitati su [Zero2] Charles Hayward. 20 settembre. Macao.

Dice Charles Hayward che la musica è entrata nella sua vita attraverso la voce della madre, grazie alle canzoncine della buonanotte. Lo dice spesso. È la cosa più naturale che una persona possa dire. Non è un caso che la dica uno così, uno che sostiene di amare la batteria perché non si fa altro che picchiare su delle cose. Ho parlato con Hayward una volta soltanto, al Blob di Arcore una decina di anni fa. Faceva freddo, e ricordo ancora il suo maglione blu sgualcito, con le maniche che facevano uno strano effetto palloncino. Sembrava una persona completamente diversa da quello che poco prima stava suonando, cantando, materializzando l’immaginabile sonoro sul palco di un circolo di provincia. Sembrava difficile che fosse uno dei batteristi che hanno rivoluzionato la storia del rock e delle sue manifestazioni più “laterali” e sperimentali (come fondatore dei This Heat, e poi come componente, seppur saltuario, di Quiet Sun, Gong e The Raincoats). Ma era sempre lui, naturale. Non c’è idea di musica che Hayward non abbia attraversato spinto da questa naturalezza. Come un uomo primitivo che insegue il fuoco e questo suo calore, vuole scoprire cosa c’è al di là della cima dove scompare il mammuth ogni notte, così Hayward ha battuto ogni sentiero in questi 40 anni. L’ultima avventura si chiama ZIGZAG+SWIRL & (begin anywhere), un altro slalom tra ciò che è naturale e ciò che è organizzato. Consapevole che nulla è naturale e tutto è organizzato, tutto è naturale e niente organizzato. Lo dice Charles Hayward, anche questo.

 

Vasopressin presenta: Charles Hayward: ZigZag+Swirl. mercoledì 20 settembre. Macao. 5 euri.


Live & Loud (129)

Posted: Febbraio 8th, 2016 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Live & Loud (129)

Jerusalem in my heartBuongiorno, questa rubrica procede priva di periodicità e di scadenze, arriva a inizio settimana perchè la settimana inizia col botto, e prosegue con un concerto al giorno per i prossimi nove giorni. Il totale fa otto perchè la matematica è un’opinione.

Giancarlo Toniutti, Massimo Toniutti. Lunedì 8 alle 20 da O’.
Siamo dalle parti della storia dell’industrial italiano, dalle parti per dire proprio lì, in Siberia. Prima il concerto di Giancarlo incentrato sull’opera ‘run’ngynutakinawwi (l’altro lato della tundra)‘, poi l’ascolto in anteprima del nuovo brano di Massimo, ‘pt1. Scraps upon tempered Fields’.
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