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[Zero2] Jazzmi 2020. Dal 22 ottobre. In giro.

Posted: Ottobre 14th, 2020 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su [Zero2] Jazzmi 2020. Dal 22 ottobre. In giro.

È difficile esprimere con parole la sensazione che ho provato nel ricevere la notizia che quest’anno ci sarebbe stato JazzMi. La nota di presentazione del festival parla di “coraggio, solidarietà, tenacia e unione”, ma c’è qualcosa di più nella ricetta di quest’iniziativa. C’è la follia, il sogno, l’utopia. C’è lo stimolo a inseguire sempre l’orizzonte, anche quando l’orizzonte si sposta più lontano, anche quando non lo si vede proprio più. È inutile girarci attorno, il 2020 è stato ed è un anno di merda per noi appassionati di musica, il peggiore delle nostre vite.

Si potrà osservare che ci sono problemi più importanti, che davanti alle emergenze tutto dovrebbe passare in secondo piano, e sarebbe un’osservazione corretta. Ma non si può vivere lasciando ciò che si ama perennemente in secondo piano, non si può rassegnarsi alla staticità dell’emergenza, non si può smettere di guardare verso l’orizzonte. JazzMi nel 2020 è questa cosa qua, è una corsa allegra e sfacciata verso il futuro. E poco importa se ci sarà meno pubblico, se staremo distanti, se i grandi nomi dall’estero non saranno tutti quelli a cui ci siamo abituati (fin troppo bene). Importa il desiderio, e la fantasia con cui costruire le strade per realizzarlo.

E adesso avrei dovuto scrivere di chi suonerà a JazzMi, di un programma che nonostante tutto è ancora grasso e nutriente, di Paolo Angeli e The Comet is Coming, di Sarathy Korwar e Don Karate, ma ho già scritto troppo e in fondo cosa importa. Andate a sentire quello che vi pare, e quando non sapete cosa scegliere abbandonatevi al caso. Cadrete comunque in piedi, farete comunque felici le vostre orecchie, ma soprattutto darete una scarica di energia al vostro cuore, che è l’organo insostituibile per rimettersi in cammino verso l’orizzonte.

 

Jazzmi 2020. Dal 22 ottobre al primo novembre, in giro per milano.

 

 

 


[Zero2] Jazzmi 2018. 1-13 novembre. milano.

Posted: Ottobre 19th, 2018 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su [Zero2] Jazzmi 2018. 1-13 novembre. milano.

Dove eravamo rimasti? JazzMi torna, un anno più tardi, più ricco e sfaccettato di prima. Milano no, non è cambiata, è sempre lì, con tutte le sue contraddizioni: il fermento che arriva dal basso, i grandi eventi patinati in superficie e un certo grigiore istituzionale a minacciare la libertà d’espressione quando intacca certi interessi o esce un po’ troppo dal seminato. Questo è uno scontro impari, rumoroso, tra spinte discordanti. La forza centripeta di una città che guarda al proprio ombelico, a un centro da imbellettare, svendere e rimarchiare, contro la forza centrifuga di energie e in questo caso di una rassegna – unica nel suo contesto – che ha avuto la capacità di costruirsi dalle fondamenta, affondandole per bene nel sostrato cittadino, e costruendo un piano dopo l’altro, un anno dopo l’altro, sino a bucare le nubi e vedere finalmente il sole. Nelle hamburgerie all’ombra dei grattacieli forse non se ne accorgerà nessuno, ma questo scontro impari lo sta vincendo JazzMi: lo si capisce da come gli sguardi sul mondo siano ormai contrattaccambiati, da come l’universo là fuori occhieggia con JazzMi, ne riconosce il dinamismo e la speranza. Due termini che racchiudono tutto il programma di questa edizione che in due settimane condenserà oltre 150 concerti spaziando tra mammasantissima delle avanguardie (Art Ensemble of Chicago, John Zorn & Bill Laswell), nomi ricorrenti (Chick Corea, Enrico Rava, John Scofield), astri nascenti (Jason Moran, Christian Sands) e indomiti vecchietti (Ron Carter, Steve Kuhn, Maceo Parker, James Senese), suoni delicatissimi (Judi Jackson) e violentissimi (Colin Stetson), senza disdegnare nemmeno le pagine più pop (Paolo Conte, Stefano Bollani) e le contaminazioni di un mondo che si amplia abbattendo confini geografici (Hailu Mergia, Istanbul Sessions, Antonio Sánchez) o artistici (Imogen Heap, Kamaal Williams, Asylum). E per non farsi mancare nulla aggiungerà proiezioni, incontri, confronti, presentazioni di libri e persino un approfondimento sul canto delle balene. JazzMi è il festival migliore di Milano, nel senso che è tenace, vivo, vario; nel senso che è proprio meglio di Milano. Speriamo torni presto.

Jazzmi 2018, dal 1° al 13 novembre. un sacco di posti, un sacco di gente, un sacco di prezzi, talvolta anche un sacco di soldi.