[Zero2] Roadburn. Dal 19 al 22 aprile. Tillburg.
Posted: Marzo 6th, 2018 | Author: cauz | Filed under: larsen | Tags: bong ra, cult of luna, damo suzuki, Dhidalah, ex eye, Father Murphy, festival, godflesh, godspeed you! black emperor, Guru Guru Brain, Kikagaku Moyo, metal, Minami Deutsch, motorpsycho, olanda, paesi bassi, roadburn, tillburg, zer, zero2, Zonal | Commenti disabilitati su [Zero2] Roadburn. Dal 19 al 22 aprile. Tillburg.
Ultime notizie: il metal non esiste più. Sta benissimo, ma non ne parla più nessuno, pare un fantasma. E va bene così. Svincolatosi dai doveri di genere, spesso più estetici che artistici, il metal è ormai diventato un passepartout per ogni stanza del cosmo musicale. Un definitivo abbattimento della barriere che è testimoniato chiaramente dal miglior festival metal al mondo: il Roadburn. I palchi di Tillburg ad aprile accoglieranno uno spettro sonoro più ampio che mai. Merito della curatela di Jacob Bannon ma soprattutto di un’evoluzione inarrestabile. E così ai fortunelli possessori di biglietto capiterà di andare dai Godspeed You! Black Emperor ai Godflesh, passando per Motorpsycho, Cult Of Luna Ex Eye e Zonal, tra apparenti intrusi come Damo Suzuki, Bong-Ra o Father Murphy e contaminazioni dall’Oriente con la label pysch dal nome programmatico, la giapponese Guru Guru Brain, e i suoi validi Minami Deutsch, Kikagaku Moyo e Dhidalah. Sembrava quasi che il metal fosse morto, invece ha avuto più coraggio e fortuna: è sublimato.
Arriva preparato.
Ci avevamo creduto davvero. Tutti quanti. O almeno, tutti quelli cresciuti ascoltando quel gioiellino di vinile intitolato “Entertainment!”, uno di quei dischi in grado di rivoltarti come un calzino e lasciare un solco profondo nella storia. Ci avevamo creduto nell’ipotesi di poter vedere per una volta, anche se con 30 anni di ritardo, i Gang of Four dal vivo. E invece niente, e non per colpa di Milano stavolta: è proprio l’intero tour ad essere saltato. Rinviato in autunno, dicono. Vogliamo credergli. E allora, cancellato l’evento che avrebbe nobilitato l’intero mese, più ancora della settimana, torniamo all’abitudine dell’accontentarci.