indice . . .

[4/4] one more pogo

Posted: Febbraio 18th, 2011 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su [4/4] one more pogo

Belin che voglia incredibile che avrei di pogare. Senza esagerare, senza violenza o gomiti alti, solo il puro caos dell’ammassarsi di carni umane una contro l’altra, corna al cielo ed headbanging fino ai crampi al collo. Perchè il pogo, e l’headbanging in minor misura, è una creatura scomparsa. Un fantasma estintosi con il tramonto di un secolo, con il finire di quel decennio strafighissimo che furono i 90s, almeno dalle nostre parti. L’ho trovato ancora ad altre latitudini il pogo old-school, a San Francisco quest’estate ho rivisto 20 metri di bolgia di sottopalco da commuoversi, ma qui neppure gli Slayer ce l’hanno fatto. Oggi sotto i palchi c’è solo un lento ondeggiar di mani che spingono in alto display luminosi, telefoni mobili e macchine fotografiche, annacquati spesso in un chiacchiericcio distratto, complici i volumi da cameretta.
E per ritrovare la bolgia, qualla vera, bisogna cambiare lande oppure inseguire qualche vecchiaccio che la scarica energetica riesce a dartela ancora tale e quale, a prescindere dalle condizioni al contorno. Vecchiacci del genere, tra i miei preferiti, sono gli Wire, una leggenda suonante davanti ai quali qualche estate fa, sotto un torrido tendone di Benicassim, vidi esplodere l’inferno. Spero continuino ad avere lo stesso effetto, la prova è mercoledì 22 al Bloom di Mezzago.

Poco da pogare ci sarà stasera (venerdì 18), quando l’effetto Sanremo spinge a situazioni rilassate, benchè lontane dal pop della città dei fiori. All’Aurora di Rozzano arrivano i Bachi da Pietra, due minatori che scavano fino alle viscere della terra e vi sputano fuori il risultato sotto forma di dirty blues. La Scighera vira sul free jazz con il trio Boselli/Turazzi/Alberti. Al Magnolia arrivano gli Aucan, una delle robe di classe (e di gran moda) dell’indie tricolore, mentre il Live di Trezzo sull’Adda ospita la mummia di Giovanni Lindo Ferretti. Complice l’eliminazione di Patty Pravo da Sanremo, potrebbero azzardare un duetto…

Si puà provare a pogare di più sabato 19, al Legend54 con i nonnetti dell’heavy metal Tygers of Pan Tang (ma occhio che la formazione è ormai cambiata quasi del tutto), di più al Leoncavallo, in Dauntaun, dove le Agatha presentano il nuovo disco con ospiti rumorosi come Inferno e Magdalene, o al Kappaò (a Rivolta d’Adda) con l’energia post-hc dei marchigiani Butcher Mind Collapse. E’ anche la serata in cui prende il via il Bià Jazz Festival, gustoso e storico appuntamento jazz di Abbiategrasso, mentre conviene diffidare di Hanin Elias al Rocket, che ha lasciato da tempo le sonorità degli Atari Teenage Riot per svoltare verso l’electro pop.

Passato un inizio di settimana abbastanza soft (i Mombu al Clam di Lodi domenica o il pop-punk degli All Time Low all’Alcatraz lunedì 21), mercoledì 23 c’è un’infrasettimanale densa: al Bitte è serata di sperimentazioni dark con la pianista-cantante transgender Baby Dee e Little Annie, al Magnolia spazio ai volumi perforanti con Viscera e Bologna Violenta.

Chiusura in relax, bel lontana dalle bolge sottopalco, giovedì 24, tra la preview di Audiovisiva all’Acquario con la folktronica dei Lucky Dragons e l’impro-prog del trio Tavolazzi/Calcagnile/Cecchetto all’Aurora di Rozzano. Sicuro che non si poga, ma altrettanto che si ascolta robba buona.


Comments are closed.