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Live & Loud (005) – dove s’apron spazi e si chiudon seggi

Posted: Febbraio 20th, 2013 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Live & Loud (005) – dove s’apron spazi e si chiudon seggi

E’ sempre bello quando un nuovo spazio decide di aprirsi a nuove musiche, è ancora più bello quando si tratta di spazio occupato e sottratto alla speculazione sociale della città-parcheggio. Il Piano Terra è quasi un anno che esiste, da questa settimana finalmente allargherà i propri orizzonti musicali. Benvenuto. Ma prima di venerdì ci sono comunque due serate in cui la carne sfrigola già sul fuoco.

Si inizia stasera (mercoledì) nel solco più classico del folk-rock per voce di Glen Hansard (al Limelight) o con il revivla grunge dei canadesi Metz (al Magnolia). Ma pure senza suoni distorti, di materiale ce n’è ancora, con la rassegna di musica contemporanea del Divertimento Ensemble (all’Auditorium del Sole24Ore) e la sonorizzazione live di “Long Pants” per mano di Paolo Alderighi (al San Fedele).
Un mercoledì da leoni che introduce l’attesissimo e rinviatissimo show di Holy Other, di scena giovedì allo Spazio Concept con la sua cassa timida e pruriginosa, in equilibrio tra dubstep e ambient.

Si approda così al weekend elettorale, quello in cui quasi solo della buona musica può salvarci da seggi, matite, documenti e cabine. L’apertura è dunque al Piano Terra, il cui “sottoterra” ospita Stalking Noise, duo di impro elettronica-vocale degli iperattivi Andrea Reali e Roberto Fega.
Il giorno successivo è ancora ben denso. Si parte con TRoK! alla Cascina Torchiera che ci ricorda che “l’unico voto ben speso è il voto per il rock’n’roll”, e sulla sua scheda elettorale segna l’hard-rock di Hutchinson e Glincolti e il post-blues di Paolo Spaccamonti. E poi c’è la chitarra di Stone Gossard con il grunge-soul dei Brad (ai Magazzini Generali), e i soundscapes contaminati di Ozmotic al Cox18. E ce n’è ancora uscendo dalla città, con i cattivi ragazzi Scum From The Sun, Derma e Pablito el Drito all’Acropolis (Vimercate) e le divagazioni dal post-rock all’electro-jazz di Dresda, Au+ e Architecture of the Universe al Malabrocca (Pioltello).

L’effetto-urne, comunque, garantisce una domenica di sano divano, buona per tirare il fiato e ricominciare la settimana successiva sin dai primissimi giorni. Lunedì è diventata un’abitudine la prima serata al Gattò, che a questo giro ospita la psichedelia semiacustica dei veneziani Margareth, benchè il piatto forte della serata sia lo showcase dei Low allo Shambala, se non fosse che i pochissimi ingressi disponibili (qui) rischiano di volatilizzarsi in gran velocità… Ma non disperate, che pure il martedì sera porta consiglio, a scelta tra il famelico satanismo di Cannibal Corpse e DevilDriver (all’Alcatraz) e l’ardito live elettroacustico di Bellows, il duo di Giuseppe Ielasi e Nicola Ratti (allo studio Legno).


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