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Live & Loud (127)

Posted: Gennaio 21st, 2016 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Live & Loud (127)

zapQuesta settimana l’aria si è sghiacciata, c’è un sacco di roba in giro, quindi zitti e pedalare.

The Great Saunites, Zaperlipolette!. Giovedì 21 alla Cascina Torchiera.
I Saunites salgono dal sud (milanese) con un disco nuovo più oscuro che mai. Gli Zaperipipolette! scendono del nord (svizzero) con uno show dai colori cangianti. Uno scontro caleidoscopico.

Wast. Giovedì 21 al Piano Terra.
Wast è un progetto trasversale più che mai che tende ponti tra l’8bit di Tonylight, l’elettronica di Gianluca Codeghini, le percussioni di Nicola di Caprio e la chitarra di Marco Fontana. Dall’elettronica al kraut-rock al jazz allo spazio aperto, un orizzonte vasto.

Laibach. Giovedì 21 al Magnolia (Segrate).
E’ una di quelle volte in cui il termine seminale si può usare senza paura di esagerare. I Laibach sono la storia stessa di un certo industrial anarchico e irriverente, colonna sonora di una società in via di disgregazione definitiva. Peccato che da quella disgregazione siano passati ormai 20 anni, e forse sarebbe giunta l’ora di raccontare nuovi orrori, anzichè girarsi solo indietro.

Hinds, Sun Club. Sabato 23 al Serraglio.
Un bastimento di garage, punk e rock’n’roll per aprire le danze alla nuova incarnazione della fu-Casa139, ora dispersa tra i pali dell’Ortica.

Andrea Belfi. Domenica 24 da Standards alle 20:30.
Belfi torna a Milano e come immagino gli capiti spesso avrà bisogno di un intero pomeriggio, forse di più, per montare tutta quella montagna sonora che si porta appresso e che non si può nemmeno più definire batteria. Un campionario di suoni così sconfinato che potrebbe fornire la colonna sonora a un colossal più lungo di “Heimat”.

Camp Lo. Domenica 24 al Biko.
Un pezzo di storia del funky hip-hop di NYC che festeggia l’inizio di un 2016 in cui si celebrerà il ventennale della loro attività.

Inner Spaces #1. Lunedì 25 gennaio al San Fedele.
Si chiude con un’apertura, quella della seconda edizione della rassegna Inner Spaces, coprodotta da S/v/n e San Fedele. Ad inaugurare questa serie di cinque appuntamenti non sarà un live ma la riproposizione acusmatica di due capolavori della musica contemporanea: “Riverrun” di Barry Truax e soprattutto “De Natura Sonorum” di Bernard Parmégiani, quest’ultimo accompagnato dai video di Andrew Quinn.

Julia Kent, Canedicoda. Martedì 26, Sotto la Sacrestia.
La violoncellista canadese è una di quelle musiciste che se non si infilano in centomila collaborazioni si sentono a disagio con la propria vita. Qui però arriva tutta sola, accompagnata solo da strati di loop a sorreggere un suono straziante e magico.

Mikhail Rudy. Mercoledì 27 all’Hangar Bicocca.
Più che un concerto, ahinoi, questa è la più classica delle performanz, in cui il pianista uzbeko interagirà con la mostra installativa di Philippe Parreno, alle prese con una scaletta scelta dallo stesso artista in mostra. Una “playlist” che parte da Alexander Scriabin e arriva fino a Feldman, passando da Ligety a Wagner, da Arvo Pärt a Messiaen. Il difficile sarà riuscire ad ascoltarlo.

 


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