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una cosa e’ il punto di fuga, un’altra il solido in prospettiva (aka Prospects to watch 2013)

Posted: Gennaio 25th, 2013 | Author: | Filed under: pedallica | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su una cosa e’ il punto di fuga, un’altra il solido in prospettiva (aka Prospects to watch 2013)

questa settimana, con il tour down under e il tour de san luis, comincia davvero la stagione 2013. i numeri che vengono appiccicati sulle schiene sono numeri veri, e pure le schiene sono vere. cosi’ finisce anche il lungo inverno che, feticismo del fango a parte, e’ stato caratterizzato prevalentemente da un banchetto sanguinario nel quale si è strappata la carne al nuovo capro espiatorio del ciclismo.

nel ribadire la fede assoluta nella triade “bike, drugs & rock’n’roll”, tanto vale togliere il tappo a questa stagione e attaccare con una rubrica spudoratamenta copiatea da Inner Ring (sempre sia lodato): va ora in onda, quindi, l’elenco dei 15 corridori su cui metterò la lente di ingrandimento per questa stagione che viene, in un misto tra giovani semi-esordienti e non-più-giovani attesi al definitivo salto di qualità. poi se ne riparla a novembre. in ossequio ad un’antica rivalità contro l’alfabeto, l’elenco sarà esposto in ordine casuale.

geraint thomas (sky)
è strano che questo talentuoso coniglio non sia ancora sbucato fuori dal cilindro di Sky. è strano perchè si tratta di uno che in potenza e’ un fenomeno vero, i cui limiti, come si dice in questi casi, sono “ancora da scoprire”. dopo londra 2012, thomas pare aver accantonato i successi in pista per concentrarsi sulla strada. davanti a se’ ha un maestro come wiggo da cui imparare la transizione. (edit: deve avermi letto nel pensiero: prima vittoria stagionale al TDU)
[target] il mistero sui limiti comporta il mistero pure qui, da fiandre&roubaix alle classiche minori (harelbeke, het volk) sino alle brevi corse a tappe non troppo impegnative altimetricamente.

thomas de gendt (vcd)
forse il più “arrivato” di tutto questo elenco. dopo il capolavoro al giro, il suo 2012 è stato più opaco, con una vuelta in cui mai è riuscito a farsi vedere. il talento pero’ c’e’ tutto, e va di pari passo con la creatività che nel ciclismo d’oggi è merce sin troppo rara. l’anno che viene sarà un banco di prova, con molti piu’ occhi addosso forse.
[target] classifica tour de france, ardennesi, firenze, fughe folli…

wout poels (vcd)
ecco un altro sulla cui classe c’e’ poco da discutere. ma pure sulla sua sfiga, verrebbe da dire, dopo una stagione chiusa su una caduto disastrosa al TdF che ha rischiato di mettere fine all’intera carriera. la stagione che arriva dunque potrebbe essere solo un “passaggio”; ma se poels si è ripreso come pare, ora deve dimostrarlo per strada. in alcune occasioni rischia di pestarsi i piedi proprio con de gendt, ma le strategie vacansoleil, nella loro imperscrutabilità, troveranno spazio per entrambi. da capire su queli GT sarà orientato (forse al giro?)
[target] ardenne, lombardia, firenze, corse a tappe

thibault pinot (fdj)
c’è stato poco da attendere per pinot. passato pro con le stimmate del campione, in pochi mesi ha preso la giusta dimestichezza per portarsi a casa un tappone e una top 10 al tour. ora son cazzi, l’intera francia lo aspetta.
[target] tour de france, lombardia

bling matthews (oge)
il tassello mancante e’ tornato a casa a completare il puzzle GreenEdge dove potrebbe ritrovarsi anche a correre da capitano, le doti infatti non gli mancano: è forte allo sprint, tiene sugli strappetti e sembra che anche le distanze non lo spaventino. tra i pro, pero’, ha mostrato solo una piccola parte del repertorio.
[target] sanremo, amstel, tappe e classiche minori

andrea guardini (ast)
dopo tante vittorie “esotiche” il 2012 gli ha portato un giro corso fino in fondo con una tappa vinta. ora è volato ad Astana senza un treno ma soprattutto senza i ceffoni di scinto. se ha imparato la lezione, allo sprint se la gioca coi migliori del mondo. altrimenti finirà come ivan quaranta.
[target] sanremo, TdF per tappe e maglia verde

tony gallopin (rlt)
non so voi, ma per quanto mi riguarda il vero shock della stagione passata è stato lui. non per i piazzamenti ottenuti che alla fine non sono stati chissà che, ma per la testa con cui è cresciuto, e soprattutto per quei primi 10 giorni di TdF in cui era riuscito addirittura a stare in top 10… per uno partito come velocista o quasi… quest’anno avrà piu’ libertà in squadra, e dovrà combattere su traguardi diversi. prendere o lasciare.
[target] sanremo, fiandre, amstel, tappe

joe dombrowski (sky)
dombro è praticamente il nuovo chicken, magro come un gallinaceo ma saltellante in salita e sorprendentemente tenace sul passo. il suo problema si chiama sky, squadra che di “galli nel pollaio” ne ha sin troppi. sta a lui cercare di sfruttare le occasioni libere, saranno davvero poche.
[target] corse a tappe USA, brevi corse a tappe minori (trentino?)

johan esteban chaves (col)
in verità, tutta la colombia è da osservare in questo 2013, passata la stagione di rodaggio sulle strade europee… dico chaves perche’ è uno dei piu’ attesi ma pure perche’ qualche squillo l’ha gia’ fatto l’anno passato vincendo a camaiore e burgos. con duarte e atapuma puo’ creare un bel caos sulle strade del giro.
[target] giro d’italia per tappe e maglia gpm, 3 valli varesine, emilia, lombardia, piemonte…

fabio aru (ast)
in potenza, lo scalatore sardo è un fenomeno con pochi eguali. il problema  suo sarà passare dalla teoria alla pratica, benchè questi pochi mesi tra i pro abbiano già lasciato vedere che il passo è alla sua portata. corre già per uno squadrone, e questo lo aiuterà a non diventare il nuovo pozzovivo, ma lo obbligherà anche a far da gregario ai capitani sulle montagne. la scelta di quale GT disputare sarà importante: in italia a far da spalla a nibali o alla vuelta per chissà cosa? io sceglierei la seconda.
[target] fughe e tappe di montagna, magari il lombardia, chissà…

“giovannino” offredo (fdj)
chi ha la sfortuna di leggere costantemente le mie cronache ciclistiche sa bene quanto questo corridore sia un mio pallino. la stagione del “tutto per tutto” l’avevo già individuata in quella passata, ma una squalifica tanto bastarda quanto ingiusta ci ha privato delle galoppato di questo cavallino. e allora si ricomincia, con l’incognita del fatto che gli anni ormai son 26. insomma, è l’anno per i risultati.
[target] sanremo, san sebastian, het volk, harelbeke, amburgo, plouay, WT canadesi, firenze…

bob jungels (rlt)
tra tutti questi nomi, jungels è il vero “esordiente”. pero’ passa tra i pro con le stimmate, già battezzato da alcuni come “il più forte lussemburghese in gruppo”, con buona pace dei due fratellini losers. va forte a cronometro, pare un predestinato per alcune classiche e non lo si stacca con facilità. forse gli manca un po’ di malizia allo sprint, ma quest’anno ha solo da imparare. si attacchi al culo del suo compagno cancellara e prenda appunti.
[target] impossibile a dirsi: qualche prologo, qualche fuga, magari la 3 giorni di la panne.

john tiernan-locke (sky)
poco meno di un anno, JTL era il nome sulle bocche di tutti gli appassionati, stupiti da un avvio di stagione esorbitante. nel corso dell’anno sono arrivate le investiture della nazionale a valkenburg e ora della sky, squadra in cui rischia pero’ di trovare fin troppa concorrenza. annata subito decisiva per capire se si trattava di un fuoco di paglia, secondo me no.
[target] ardenne, vuelta, paris-nice, tds, firenze…

reinardt janse van rensburg (arg)
la speranza africana è un ragazzone bianchissimo, dal mascellone mitteleuropeo e il cognome da nobiltà medievale. eppure questo sudafricano l’anno scorso ha vinto uno stra-fottio di gare, dentro e fuori al continente nero. ora approda all’argos e al WT con ambizioni enormi e la certezza di non partire sconfitto in partenza. qualche soddisfazione sono certo che se la toglierà.
[target] tappe nelle corse brevi francesi, prologhi, paris-tours, paris-bruxelles, plouay

rohan dennis (grs)
nell’attesa che ill “bimbo” caleb ewan abbia almeno l’età per votare, la next big thing del continente australiano è questo bestione… passistone di cui si millanta una buona tenuta anche sui dislivelli, tutta da dimostrare correndo tra i grandi, dove si e’ comunque gia’ messo in mostra l’anno passato, specie sulle strade di casa.
[target] prologhi e cronometro brevi, fughe a lunga gittata

questo elenco viene fuori da un “listone” che mi sono appuntato durante l’inverno, tra le notizie che leggevo e i ricordi e i consuntivi della stagione 2012… il listone comprendeva una roba tipo 40 nomi… per chiudere il cerchio, visto che non c’e’ 15 senza 15×2, ecco la prima e ultima tranche di esclusi, perchè non piu’ giovani, perche’ non ci stavano, perche’ sarcazzo:
niki terpstra (opq), carlos alberto betancur (alm), roberto ferrari (lam), andrew talansky (grs), sergio henao (sky), nairo quintana (mov), davide appollonio (alm), zdenek stybar (opq), michal kwiatkowski (opq), taylor phinney (bmc), jonathan castroviejo (mov), steven kruijswijk (rab), alexandre geniez (fdj), fabio felline (and), matteo trentin (opq)…

buon anno.


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