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Prospettive fattesi solido o sublimate (aka Prospects to watch 2013 recap)

Posted: Gennaio 17th, 2014 | Author: | Filed under: pedallica | Tags: , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Prospettive fattesi solido o sublimate (aka Prospects to watch 2013 recap)

A gennaio 2013 avevo buttato giù una lista di 15 nomi da seguire “in prospettiva” nell’arco della stagione a venire. 15 erano i nomi che mi avevano stuzzicato, altri 15 li avevo esclusi per svariati motivi pur allungando l’occhio pure su di loro (e tra loro c’era gente da top10 stagionale come kwiatkoski o quintana). Alle porte della nuova stagione, riflettendo su chi siano gli omologhi per il 2014, ecco un bilancio di cio’ che fu.

geraint thomas (sky)
per primo perchè tra tutti era forse quello che aspettavo di più. invece fa benino al nord, dove comunque va molto piu’ forte il compagno stannard. va sul podio del Down Under, per il resto tanti km a tirare nel trenino sky.
senza voto e con un grosso punto di domanda.

thomas de gendt (vcd)
un disastro. che stia pagando l’eccesso del podio al giro 2012, il disordine della squadra, i problemi fisici… quel che sia, fatto sta che si ritira quasi ovunque, e alla vuelta viene pure squalificato.
bocciato. non senza appello, perchè in OPQS può trovare stimoli nuovi per il suo (grande) talento.

wout poels (vcd)
fa benino a tirreno e paesi baschi. azzarda qualche fuga al TdF.  una stagione da benino meno meno.
segue il compagno in quick step, ma sembra non aver più grandi margini.

thibault pinot (fdj)
il disastro del Tour si ficca in mezzo tra un ottimo tour de suisse e una bella vuelta, la cui forma lo porta fino a un discreto lombardia. è talmente giovane ancora che nulla gli è precluso, a patto impari ad andare in discesa e a sopportare un po’ di piu’ le pressioni.

bling matthews (oge)
non fa la sanremo, stenta un po’ al nord, poi esplode d’estate e torna dalla vuelta con due tappe in tasca. stagione assai positiva, ma non puo’ ridursi al solo ruolo di velocista, dove ha troppi avversari superiori.

andrea guardini (ast)
quarto allo scheldeprijs, poi nulla. la squadra non lo fa correre quasi mai e un motivo ci sarà. forse un altro anno fuori dal WT gli avrebbe fatto bene.
da rivedere. da migliorare. drasticamente.

tony gallopin (rlt)
rispetto alle (mie) altissime attese, quella di gallo non è che sia stata chissà quale annata. eppure se si va a vedere meglio si trova un corridore piazzato poco oltre i migliori sulle ardenne, senza grandi numeri al tour, che comunque porta a casa e mette a profitto vincendo splendidamente s. sebastian. l’impressione è quella di un corridore in costante crescita, che l’anno prossimo pero’ dovrà sgomitare.

joe dombrowski (sky)
me lo aspettavo nelle corse a tappe americane, invece non ci va. sta in europa e colleziona ritiri. o forse “esperienza”, ma è ancora decisamente acerbo. rimandato.

johan esteban chaves (col)
infortunato prima ancora che la stagione prendesse il via, praticamente non corre mai. eppure trova un ingaggio con una WT per sfuggire al disastro colombia. da riproporre paro paro nell’elenco 2014.

fabio aru (ast)
fa un giro d’italia stratosferico, da gregario di nibali ma sempre presente pure alla fine e sui monti, benchè parlare di “monti” in un giro dimezzato come l’ultimo sia una forzatura. sarebbe stato bello vederlo libero alla vuelta, ma le occasioni arriveranno. mi ricorda il garzelli neoprofessionista, pero’ piu’ forte.

“giovannino” offredo (fdj)
nemmeno questo è stato l’anno dei risultati. se si eccettua lo strike con cui giovannino ha colpito un palo lungo la strada verso roubaix. stagione pressochè compromessa, la seconda di fila, in cui brilla solo il 5° posto al campionato nazionale. tempo scaduto.

bob jungels (rlt)
passato pro con le stimmate del campione ma pure con tutta la calma di dimostrarle senza inseguire le aspettative. corre da campione in patria (protagonista al giro del lussemburgo e campione nazionale di tutto) e vince con un numero d’alta scuola il GP nobili rubinetterie. già basta. l’anno prossimo andrà ancora meglio. è un fenomeno.

john tiernan-locke (sky)
annata inesistente, culminata con la sospensione per passaporto biologico. un corridore predestinato per la categoria “meteore”.

reinardt janse van rensburg (arg)
corre da vero esordiente, ma porta a termine in spagna il suo primo GT e ottiene qualche bel piazzamento, specie al delfinato. ma a 25 anni non puo’ permettersi di maturare con calma.

rohan dennis (grs)
il suo delfinato è da strapparsi i capelli: dove sfiora la crono, prende la maglia, tiene in montagna e chiude in top ten. fa esperienza al tour e vince il tour of alberta a settembre. non è in prima fascia come matthews, pinot e gallopin in questo elenco, ma rispetto a questi partiva anche da piu’ indietro. le convinzioni che lascia a fine stagione sono quelle di un futuro assicurato.

ora ci si può concentrare sull’anno che verrà. con alcuni di questi da riproporre, altri da riguardare. ma questo avverrà più avanti. e altrove.


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