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[Zero2] Otolab ‘Circo ipnotico’. 24 marzo. Casa degli artisti.

Posted: Marzo 24th, 2023 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , | Commenti disabilitati su [Zero2] Otolab ‘Circo ipnotico’. 24 marzo. Casa degli artisti.

Ci sono tante ragioni per apprezzare il lavoro svolto dal collettivo Otolab in questi, boh, più di vent’anni. Dalle feste al freddo del Deposito Bulk ai festivalini pettinati dei designer milanesi, Otolab non ha avuto paura di presenziare, illuminare (letteralmente), invadere, talvolta aggredire e bombardare. Ci sono tante ragioni, ma per me quella principale era sempre stata la capacità, nei loro live di audio e videoproiezioni, di riconfigurare lo spazio circostante. Abbandonarsi al gorgo di immagini e suono era spesso e volentieri la miglior via di fuga da un paesaggio che poteva essere allo stesso modo estremamente accogliente o totalmente respingente, poco importava. Poi è arrivato il Circo Ipnotico, e mi sono reso conto che non c’avevo capito nulla. Dagli acquerelli su un piatto rotante degli albori alle spirali laser di un immaginario domani, passando per lo “Psicoscopio” e il “Pepposcopio”, strumenti autocostruiti tra analogico e digitale che stanno al nucleo dell’odierno live, il Circo Ipnotico è esattamente ciò che promette: un rituale di ipnosi collettiva. Una cerimonia esoterica dub in cui la sinestesia lascia spazio alla trascendenza, e a riconfigurarsi non è più soltanto la geografia, ma la realtà tutta. Un motivo in più, il più valido, per apprezzare il lavoro di Otolab. Perché andare a un loro live e come andare al Circo.


-dopo- la Gara delle Batterie Elettroniche alla Torchiera

Posted: Novembre 8th, 2014 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su -dopo- la Gara delle Batterie Elettroniche alla Torchiera

non ho capito perchè non abbiamo vinto, non ho capito se non abbiamo vinto.
comunque avremmo dovuto vincere noi. miglior performance e miglior merchandise.
e comunque ci siamo divertiti.

la gara cresce lungo strade diverse ormai, e questa prima (incredibile fosse la prima) edizione in torchiera lo ha dimostrato bene.
tanta gente a suonare, tanto pubblico, tanto volume… ma poco cazzeggio.
e la GdBE non può rinunciare al cazzeggio, in nome del tecnicismo. non è un concerto, non è un party, è avanspettacolo, è un circo. e al circo servono più giullari. che per vedersi le robe che spaccano si va ai concerti, non al circo.

e comunque ci siamo divertiti. e comunque è stata una bella serata. però avremmo dovuto vincere noi, ma solo grazie agli inconvenienti tecnici del rottamaio del suono e alla pigrizia del criceto.


-dopo- il Japanese New Music Festival a Macao

Posted: Ottobre 23rd, 2014 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su -dopo- il Japanese New Music Festival a Macao

2014-10-22 22.04.30[*] come spesso capita in queste occasioni, non ho visto un cazzo. sono stato in cassa per più di metà della serata sentendo quello che filtrava da un pesante tendone impastandosi con l’audio di un ipo-documentario da 5′ proiettato in un infinito loop.
ciononostante, anche se non ho visto quasi un cazzo, una cosa posso ribadirla a partire dal poco che ho visto, dalle esperienze precedenti, dalle chiacchiere post-concerto: il JNMF è uno spettacolo della madonna. con buona pace di chi vorrebbe relegare tra musicisti mostruosi nell’ambito del solo virtuosismo, e invece loro fanno pure il circo. e al circo si va per apprezzare tanto gli acrobati quanto i clown. io della clownerie di questi tre pazzi non mi stancherei mai, sia che ti stiano sfondando i timpani con gli Acid Mothers Temple SWR sia che ti stiano perculando in pubblico suonandosi la patta dei pantaloni.

ed è bello pensare che una roba del genere si riesca a fare pure a Macao, è bello pensare che qualcuno forse se ne sarà accorto.

[*] -dopo- è un tentativo di raccontare i concerti il giorno dopo. in estrema sintesi, giusto per togliere polvere dalla tastiera.