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Posted: Marzo 1st, 2019 | Author: cauz | Filed under: larsen | Tags: Billy Steiger, crt, daniel blumberg, Tom Wheatle, triennale, umarells, vecchiaia, zero, zero2 | Commenti disabilitati su [Zero2] Daniel Blumberg with Billy Steiger & Tom Wheatle. 19 marzo. triennale.
Daniel Blumberg non ha nemmeno 30 anni – ogni volta che noto questa cosa rimango scioccato. Gli manca poco, poi rimarrò esterrefatto nel constatare che Daniel Blumberg non avrà nemmeno 40 anni. È stupefacente pensare che un artista così giovane riesca a essere non solo così maturo, ma anche così completo, quasi ancestrale. È come se nella musica di Blumberg ci fosse tutta la musica precedente a Blumberg, molta più di quella che si può ascoltare e interiorizzare in meno di tre decenni di vita.
Per superare lo stupore sono andato a vedere le foto di Daniel Blumberg, sperando fino all’ultimo che mentisse, che avesse un passaporto falso come i calciatori sudamericani di qualche tempo fa, che fosse alla guida di una cospirazione internazionale per ritoccare le età dei musicisti londinesi. E invece no, magari non li porta benissimo, ma Daniel Blumberg ha davvero meno di 30 anni. Ha davvero un solo, bellissimo, disco solista alle spalle (dopo quelli con Cajun Dance Party, Yuck, Heb-Hex e Guo). Ha evidentemente ancora tanto da imparare, ma molto meno di tutti noi, a cui potrebbe dar lezioni di ideazione, composizione, ascolto e magia per i decenni che verranno. Ad ogni ascolto di Daniel Blumberg mi sento più vecchio, più sterile, più inutile.
Basterebbe questo per odiarlo, starne il più lontano possibile, se non fosse che il primo a lamentarsi sia lui stesso. Daniel Blumberg che ha chiuso “Minus” con una lunga invettiva sull’abituarsi a essere più vecchi, e più fuori di testa, più esauriti. Allora invecchia presto anche tu, Daniel. Invecchia così, tanto anche a giocare a bocce o a guardare cantieri sarai sempre più bravo di chiunque altro.
Daniel Blumberg with Billy Steiger & Tom Wheatle. giovedì 19 marzo, CRT triennale. Euri vari.
Posted: Settembre 12th, 2016 | Author: cauz | Filed under: larsen | Tags: -dopo-, african express, crt, gyan riley, in c, terry riley, the rileys, triennale | Commenti disabilitati su -dopo- Terry Riley al CRT (o come cazzo si chiama ora)
[*] un’oretta di montecarlo nights, poi un po’ d’Africa.
il maestro californiano non meritava una sala con così tanti vuoti lassù, dopo anni di attesa, ma i così tanti pieni quaggiù non meritavano un concerto così timido, indeciso.
si inizia con the rileys: papà arriva col bastone ma, parliamoci chiaro, chi non si muoverebbe sempre col bastone se potesse? si siede al piano e suona il piano. sì, ecco, “suona il piano”. il duetto con la chitarra di figliuolo gyan funziona tutto, sta ben incastrato nei confini della scatola, dove la chitarra ricuce i passaggi da ricucere ma non spinge mai verso l’esterno. tanto da finire in certi momenti a ricordare uno stantio piano jazz radiofonico. Read the rest of this entry »
Posted: Gennaio 27th, 2016 | Author: cauz | Filed under: larsen | Tags: Adele H, aperitivo in concerto, billy cobham, blue note, crt, jozef van wissem, Kodò, Lee Konitz, live & loud, lo fi, Luca Valisi, LuPi, milanoX, Muhal Richard Abrams, piano terra, Sainkho Namtchylak, Santeria, scott kelly, teho teardo, ulan bator | Commenti disabilitati su Live & Loud (128)
Sono giorni scarni di appuntamenti quelli che si annunciano, quindi questa rubrica passa alla versione supersized e per completarsi gioca una formazione di 11 giorni consecutivi.
The Gumbos. Giovedì 28 al Piano Terra.
Il Gumbo è uno stufato speziato tipico della Louisiana, e questo trio dalla tradizione di New Orleans sembra aver ereditato molto più del nome. Clarinetto, chitarra e contrabbasso, tra Mingus e lo swing.
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Posted: Gennaio 24th, 2016 | Author: cauz | Filed under: larsen | Tags: crt, Giappone, Kodò, percussioni, triennale, zero, zero2 | Commenti disabilitati su [Zero2] Kodò. Dal 5 al 7 febbraio. CRT.
Chiunque ami i concerti di percussioni, i Kodò già li conosce bene e va a sentirli ogni volta che può. Chi invece odia le percussioni, probabilmente i Kodò non ha mai avuto il piacere di vederli dal vivo, altrimenti avrebbe già cambiato idea. Kodò è l’ensemble percussionistico per eccellenza nel panorama nipponico. Un simbolo di questa disciplina a livello planetario ma pure un ambasciatore ideale del suo paese, di una storia lunga e tenace che nemmeno la cattiveria di una Natura violenta, di vulcani, terremoti e tsunami, è mai riuscita ad arrestare. Da oltre trent’anni, una garanzia di mazzate, eleganza e forza bruta.
Kodò. da venerdì 5 a domenica 7 febbraio 2016, orari variabili. Teatro CRT- Triennale. Prezzi elevatissimi.
Posted: Dicembre 3rd, 2014 | Author: cauz | Filed under: larsen | Tags: afropolitan, Apparizione, Aspec(t), clark, cox18, crt, fleshtones, Inter Arma, Jim o’Rourke, live & loud, lo fi, mastodon, milanoX, Movie Star Junkies, O', ronin, sincronie, Tomoko Sauvage, Variable series, z’ev | Commenti disabilitati su Live & Loud (085)
La prima della Scala (e l’ultima del maestro Barenboim) quest’anno sarà il Fidelio, opera-omaggio al travestitismo con cui Mozart anticipo di qualche secolo “Priscilla – la regina del deserto”. Nemmeno per quest’anno, insomma, la prima è affidata agli AC/DC, ma ci contiamo per l’anno prossimo…
Laboratorio di Ascolto di Sincronie. Giovedì 4 dicembre alle 19:15 da O’.
L’ultimo appuntamento dell’anno con “Frammenti” è dedicato ai loop di “Differenz Wiederholung 8” di Bernhard Lang.
Ronin. Showcase da Santeria, giovedì 4 alle 19:30.
Per chi se li fosse persi sabato al Leoncavallo, una replica in piccolo che non compromette i programmi della serata.
Movie Star Junkies. Sempre giovedì 4, ma in serata, al Leoncavallo.
Una ciurma di banditi tra psichedelia hard, garage rock, blues alcoolico e riti sciamanici… per dimostrare che il vero luogo per il dialogo tra oriente e occidente è sempre il bancone del bar.
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