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[Zero2] Natural Disruptors 2019. Dal 09 novembre alla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli

Posted: Novembre 6th, 2019 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su [Zero2] Natural Disruptors 2019. Dal 09 novembre alla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli

La Fondazione Giangiacomo Feltrinelli è un colosso di vetro e cemento a forma di stendipanni, un pugno ben assestato in faccia all’orizzonte cittadino che da qualche anno ha preso forma prolungando la sede di una celebre multinazionale informatica, armonizzando antichi spazi al contorno milanese. Un corpo di tali dimensioni potrebbe essere descritto come un disgregatore naturale: si inserisce brutalmente in un contesto e lo perturba in maniera irrevocabile, modificandone la stessa linea dell’orizzonte. Certo, l’orizzonte in questione è in mutazione costante da almeno un ventennio, tanto che sorge il dubbio che sia chi resiste alla tentazione cementifera il vero perturbatore, eppure è proprio intorno all’ambiguità dei disturbatori naturali che si intreccia la rassegna musicale di questo autunno in casa Feltrinelli.

Un anno fa fu Teho Teardo a presentarci il suo “Dictionary of Sound”, questa volta tocca a un personaggio che disgrega la natura della musica da una vita: Lee Ranaldo. “Natural disruptors” è un ciclo in tre tappe ideato dal chitarrista dei Sonic Youth per indagare i processi trasformativi nella musica di oggi. Tre appuntamenti molto diversi l’uno dall’altro, in cui generi ed etichette non trovano alcuno spazio; basti guardare già solo la serata inaugurale, l’unica con due ospiti. Da una parte l’arpista Mary Lattimore, che ondeggia tra la musica contemporanea, l’ambient e l’underground più oscuro; dall’altra lo scienziato pazzo Yuri Landman, costruttore di strumenti autoprodotti con materiali di recupero, tra legno, telefoni, bambole e hard disk, con i quali dà vita a concerti lo-fi.

La natura di questa abbinata può lasciare turbati, ma beh, è il suo scopo. Specie se consideriamo che la rassegna prosegue con due incontri altrettanto estemporanei, quello tra il liutista greco George Xylouris e il batterista dei Dirty Three Jim White, riuniti nel duo folk Xylouris White, e quello tra lo stesso Lee Ranaldo e l’artista multimediale Leah Singer, in una performance che mischia le immagini in movimento con il bordone di una chitarra sospesa. La sensazione finale, dice lo stesso curatore, potrebbe lasciare sorpresi, persino «fornire indicazioni per uno o più futuri possibili, forse per una stella lontana».

 

Natural Disruptors. Tre date alla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, a cura di Lee Ranaldo. Dal 09 novembre 2019. Prezzi boh.


[Zero2] A dictionary of sound: Jessica Moss, Eric Chenaux. 9 novembre. Fondazione GG. Feltrinelli.

Posted: Ottobre 20th, 2018 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su [Zero2] A dictionary of sound: Jessica Moss, Eric Chenaux. 9 novembre. Fondazione GG. Feltrinelli.

Il corpo di Giangiacomo Feltrinelli fu ritrovato sotto un traliccio a Segrate, dilaniato dall’esplosivo, nel marzo del 1972. Ai tempi la lotta era davvero armata, le morti erano altrettanto misteriose, gli editori decisamente più coraggiosi e gli orizzonti qualcosa ancora da conquistare. Quarantasei anni più tardi l’editoria se la passa assai peggio, mentre il cielo si è fatto più oscuro. Ad allontanare i sognatori dal sole ci pensano spessi strati di smog ma anche proliferanti costruzioni, invadenti moloch di vetro e cemento che stanno piano piano accaparrandosi l’atmosfera. Cosa ci sia dentro a torri e palazzi, in genere non è dato saperlo, ma in qualche rara occasione le interiora diventano visibili, senza ricorrere a progetti di demolizione.

La Fondazione Giangiacomo Feltrinelli è l’ultimo arrivato tra questi giganti: sotto le sembianze di un gigantesco stendipanni, spuntato in un batter d’occhio laddove un tempo c’era una foresta di piante, albergano insieme questa istituzione culturale e la più ricca azienda di informatica al mondo. La nuova rassegna curata da Teho Teardo, A “Dictionary of Sound” (mai nome fu più appropriato per questo incontro tra musica e letteratura), ci offre l’opportunità di infilarci nella pancia del mostro ed esplorarla con le orecchie attraverso tre magnifici concerti nel corso di novembre: stasera saremo accompagnati dal violino elettrificato di Jessica Moss e dalla chitarra di Eric Chenaux . Un primo passo per tornare ad avvicinarci al cielo, e un giorno magari anche a dargli fuoco.

 

A dictionary of sound: Jessica Moss, Eric Cheneaux. venerdì 9 novembre. fondazione gg feltrinelli, una dozzina d’euri.