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[Zero2] A dictionary of sound: Jessica Moss, Eric Chenaux. 9 novembre. Fondazione GG. Feltrinelli.

Posted: Ottobre 20th, 2018 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su [Zero2] A dictionary of sound: Jessica Moss, Eric Chenaux. 9 novembre. Fondazione GG. Feltrinelli.

Il corpo di Giangiacomo Feltrinelli fu ritrovato sotto un traliccio a Segrate, dilaniato dall’esplosivo, nel marzo del 1972. Ai tempi la lotta era davvero armata, le morti erano altrettanto misteriose, gli editori decisamente più coraggiosi e gli orizzonti qualcosa ancora da conquistare. Quarantasei anni più tardi l’editoria se la passa assai peggio, mentre il cielo si è fatto più oscuro. Ad allontanare i sognatori dal sole ci pensano spessi strati di smog ma anche proliferanti costruzioni, invadenti moloch di vetro e cemento che stanno piano piano accaparrandosi l’atmosfera. Cosa ci sia dentro a torri e palazzi, in genere non è dato saperlo, ma in qualche rara occasione le interiora diventano visibili, senza ricorrere a progetti di demolizione.

La Fondazione Giangiacomo Feltrinelli è l’ultimo arrivato tra questi giganti: sotto le sembianze di un gigantesco stendipanni, spuntato in un batter d’occhio laddove un tempo c’era una foresta di piante, albergano insieme questa istituzione culturale e la più ricca azienda di informatica al mondo. La nuova rassegna curata da Teho Teardo, A “Dictionary of Sound” (mai nome fu più appropriato per questo incontro tra musica e letteratura), ci offre l’opportunità di infilarci nella pancia del mostro ed esplorarla con le orecchie attraverso tre magnifici concerti nel corso di novembre: stasera saremo accompagnati dal violino elettrificato di Jessica Moss e dalla chitarra di Eric Chenaux . Un primo passo per tornare ad avvicinarci al cielo, e un giorno magari anche a dargli fuoco.

 

A dictionary of sound: Jessica Moss, Eric Cheneaux. venerdì 9 novembre. fondazione gg feltrinelli, una dozzina d’euri.


10 articoli sui fatti di parigi, su charlie hebdo e sull’inverno della ragione (e della televisione)

Posted: Gennaio 13th, 2015 | Author: | Filed under: bandiera nera, succede che... | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , | 2 Comments »

Ieri mattina su Raisport è andato in onda uno speciale retroattivo sul Giro 2014. Una replica inattesa, classico regalo di MammaRai… Ma escluso quello, non è che di questi tempi le giornate si riempiano molto: il ciclismo è ancora in letargo e confinato ai weekend fangosi, mentre la stessa programmazione del tivucolor nicchia in attesa di giorni migliori, in attesa del festivàl di Sanremo verosimilmente.
Sicchè negli ultimi giorni ho letto un sacco di articoli online (alternandoli alla visione di discutibili programmi all-news), perchè l’attacco a Charlie Hebdo mi ha colpito nel profondo. Mi ha colpito perchè cinico anticlericale, mi ha colpito in quanto eretico, mi ha colpito perchè di CH qualche ricordo ce l’ho dai tempi della mia breve residenza francese. Non che a Toulouse lo si leggesse granchè, troppo parigino per i “terroni” francesi che preferiscono il locale “Le Canard Enchainè”. Troppo parigino per me, che trovavo sorprendentemente in edicola i numeri di importazione del “Jueves”. Troppo europeo tutto ciò pensando a un italia dove pubblicazioni del genere sono pressochè estinte, salvate solo da quel Vernacoliere che resta il parente più stretto di Charlie sul nostro territorio, ma ingabbiato nella sua essenza esclusivamente locale.

fatto sta che, tradito da ciclismo e tivucolor, ho rielaborato questo “colpo” leggendo parecchia stampa in italiano e qualcosa in più in altre lingue sulla vicenda. e mi pare intelligente condividerne un succo per chi ha avuto altro da fare, tipo -chesso’- gli appassionati di “sciatori e sport invernali”.
ecco 10 articoli che ho apprezzato, non certo condividendoli del tutto, su Charlie Hebdo e il suo aguzzino.

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