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[Zero2] Hainbach, Kondand Sprenger. 26 febbraio. Teatro San Fedele

Posted: Febbraio 26th, 2024 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , | No Comments »

L’ultima volta che sono stato al San Fedele, un mesetto fa, ho scoperto un nuovo bagno. Un po’ nascosto, ma più comodo, accogliente, meno affollato di quelli che avevo usato negli anni precedenti. Non è la prima scoperta sorprendente che faccio al San Fedele. Non sarà l’ultima. Anzi, potrei ben dire che ogni appuntamento di ascolto, lì, in mezzo all’acusmonium, sia stata una scoperta, che fosse uditiva, sociale, tattile, spaziale, olfattiva, viscerale, onirica, architettonica o emozionale. Per questo ormai non ho più dubbi se andare o non andare al San Fedele, nei miei lunedì liberi: il più delle volte non controllo nemmeno il nome di chi suona, non mi prendo il disturbo di andare ad ascoltare prima la musica che verrà proposta, anzi… come diceva Damo Suzuki, che qualche giorno fa ha lasciato il pianeta Terra per proseguire il tragitto della sua esistenza in altre dimensioni, “andare a un concerto sapendo cosa aspettarsi è come andare allo stadio sapendo già il risultato della partita”. Leggo dalla scheda di presentazione che stavolta tocca a Hainbach e Konrad Sprenger, due berlinesi dediti uno alla monipolazione di nastri magnetici e l’altro all’espansione dei suoni della chitarra (già noto alle orecchie di tanti per il gioiellino di matematica futurista “Stack Music”, del 2017). Mi sembrano due ottimi punti di partenza, non chiedo di più; mi fermo qui, il resto voglio scoprirlo con il mio corpo. Grazie a Inner Spaces ho partecipato a concerti splendidi e ad altri terribili, ma non c’è una volta che non abbia spalancato una porta nuova. Chissà dove porterà la prossima.