Posted: Febbraio 19th, 2014 | Author: cauz | Filed under: larsen | Tags: blob, boccaccio, Cassandra, Caterina Palazzi Quartet, Confraternita del Purgatorio, Crystal Stilts, Dario Fariello, daunTRoK!, Frank Szardenings, fuzz orchestra, Hatebreed, Klangforum Wien, lilì refrain, live & loud, mai mai mai, massimo volume, milanoX, napalm death, Ni, peter brotzmann, Peter Sellers & the Hollywood Party, Rinunci a Satana?, scighera, Società psychedelica, Sun Ra Arkestra, Takahiro Kawaguchi, the lift, TRoK!, wooden shjips | Commenti disabilitati su Live & Loud (050)
Oggi piove, e domani no. Ma queste non sono le previsioni del tempo, anche se spesso sembrano qualcosa di molta simile. Oggi quindi si può stare ancora a casa a guardare sanremo.
Domani, insomma. Domani è giovedì 20 febbraio e si può uscire.
Si può andare a ballare sulle discordanze, come il viaggio tra rumore, impro e math-jazz della poliedrica serata DaunTRoK! al Leoncavallo, con il Caterina Palazzi Quartet, Cassandra e i due sax di Frank Szardenings e Dario Fariello. O il curioso e storico incontro tra l’hard-core in scarpe da tennis degli Hatebreed e il grind integerrimo dei Napalm Death al Magnolia (Segrate). Di mezzo c’è il già divenuto tradizionale Thursday hangin’ out dell’Officina dei Beni Comuni, che a questo giro si dedica al post-punk invernale dei Piattö. Read the rest of this entry »
Posted: Dicembre 1st, 2011 | Author: cauz | Filed under: larsen | Tags: 4/4, Area, B-Real & Psycho Realm, Battles, Black Eyed Dog, blob, Cascina Torchiera, cypress hill, damo suzuki, dEUS, Dwarves, Gentless3, il Babau & i Maledetti Cretini, milanoX, Morbid Angel, newtone2060, Ni, No Bra, O', otolab, Pape Kanoute, Roni Size, Sonic Youth, That Fucking Tank, Thurston Moore, Tim Burton, Tim Hecker, TRoK!, Tsigoti, very short shorts | Commenti disabilitati su [4/4] sonic olympus
I Sonic Youth sono una delle band più importanti degli ultimi 30 anni, forse di più, forse i SY stanno in quella ristretta cerchia di chi ha saputo tracciare le traiettorie della musica di un secolo. I SY sono una delle band fondamentali del novecento, ecco… dai loro esordi rumoristi, quasi no-wave alle loro tessiture sonore lunghe ed ipnotiche, cresciute di palco in palco con live che sprizzavano energia da ogni poro. E poi hanno smesso di avere idee. O meglio, hanno deciso di tenersele per se’, perchè la loro produzione discografica “maggiore” non vede un episodio degno della sufficienza da una quindicina d’anni. Hanno provato a divulgare sottoterra, con i bellissimi esperimenti della Sonic Youth Records, qualcosa di quel verbo brutale che li aveva spinti sin lassù nell’Olimpo, ma anche questo esperimento pare in fase di stanca da tempo. Una fase che non si esaurirà, se non con l’inevitabile: i SY sono sull’orlo dello scioglimento, l’attività della band è sospesa e programmi per il futuro non se ne vedono. Niente più dischi mediocri, ma neanchè più concerti con pareti di feedback a trapanare i timpani del pubblico. Oggi Thurston Moore ci ripensa, sforna un discutibile album di folk songs e se lo porta in tour da solo in giro per il mondo. Venerdì 9 dicembre arriverà al Teatro Dal Verme, si siederà su una seggiolina di plastica e inizierà a cantare. E la tristezza che avvolgerà il pubblico sarà sicuramente minore della sua, quindi è il caso di andare, per dargli una pacca sulle spalle e ricordargli che comunque ci guarda tutti dall’alto in basso.
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