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[bikeit] Il Tour di Nibali. Nonostante il ciclismo italiano

Posted: Agosto 1st, 2014 | Author: | Filed under: pedallica | Tags: , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su [bikeit] Il Tour di Nibali. Nonostante il ciclismo italiano

Btjo3i9IMAEsXudDai e daje, Vincenzo Nibali ha vinto il Tour de France 2014. L’ha vinto con pieno merito, con ampi margini su tutta la concorrenza, con un dominio in strada che non si vedeva da un decennio. Roba da spellarsi le mani per gli applausi, che il corridore messinese si merita tutti dal primo all’ultimo, da alzare i boccali al cielo per i brindisi, che con uno spettacolo del genere saranno stati ancora più numerosi.
Uno spettacolo che il Tour ha regalato nonostante un padrone della corsa così netto, e che si riflette in un vero e proprio boom sui media italiani, dalle dirette televisive che fanno percentuali di ascolti in doppia cifra ai giornali che riportano il ciclismo in prima pagina. Ora che l’eco si è dissolta, che i giornali hanno lasciato spazio a notizie ben più drammatiche e le pagine sportive a questioni ben meno edificanti, ora che piano piano la sbronza è svanita, si può tornare a guardare la realtà che sta dietro il trionfo nibaliano. Sembrava tutto perfetto, sembrava quasi una rinascita del ciclismo italiano. Ma non lo è. Read the rest of this entry »


[bikeit] Il riposo di un Tour con i lividi

Posted: Luglio 16th, 2014 | Author: | Filed under: pedallica | Tags: , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su [bikeit] Il riposo di un Tour con i lividi

tala20144582_235464_670A cosa servono i giorni di riposo in una grande corsa a tappe? A riposarsi, naturalmente. E non solo. Spesso servono a spostare lunghissime carovane da una località all’altra, però non ora e non qui, quando domani si ripartirà a un centinaio di km dal traguardo di ieri. Servono a firmare contratti, a fare conferenze stampa più o meno improvvisate, a rilasciare interviste e presentare i pochi investitori che entreranno e rimpiangere i tanti che scapperanno da questo ciclismo globale in crisi.
E servono a riparare i danni sui corpi, a tamponarli. Ad alleviare le piaghe da decubito e la cirrosi incipiente di chi la gara la osserva dalla privilegiata posizione del divano, ma soprattutto a fare radiografie e massaggi, a cambiare bende e spalmare pomate sui lividi di chi questo Tour lo sta pedalando. Di chi ancora lo sta pedalando.
Già, perchè ancora una volta, al Tour come al Giro, come alla Vuelta e al Tour e al Giro dell’anno prima, come ai Mondiali, come ormai in qualsiasi corsa, si cade tanto e spesso. Si cade più di una volta, si cade peggio di una volta. E questa cosa, prima o poi, qualcuno lassù dovrà provare a spiegarla. Read the rest of this entry »