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[bikeit] Il riposo di un Tour con i lividi

Posted: Luglio 16th, 2014 | Author: | Filed under: pedallica | Tags: , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su [bikeit] Il riposo di un Tour con i lividi

tala20144582_235464_670A cosa servono i giorni di riposo in una grande corsa a tappe? A riposarsi, naturalmente. E non solo. Spesso servono a spostare lunghissime carovane da una località all’altra, però non ora e non qui, quando domani si ripartirà a un centinaio di km dal traguardo di ieri. Servono a firmare contratti, a fare conferenze stampa più o meno improvvisate, a rilasciare interviste e presentare i pochi investitori che entreranno e rimpiangere i tanti che scapperanno da questo ciclismo globale in crisi.
E servono a riparare i danni sui corpi, a tamponarli. Ad alleviare le piaghe da decubito e la cirrosi incipiente di chi la gara la osserva dalla privilegiata posizione del divano, ma soprattutto a fare radiografie e massaggi, a cambiare bende e spalmare pomate sui lividi di chi questo Tour lo sta pedalando. Di chi ancora lo sta pedalando.
Già, perchè ancora una volta, al Tour come al Giro, come alla Vuelta e al Tour e al Giro dell’anno prima, come ai Mondiali, come ormai in qualsiasi corsa, si cade tanto e spesso. Si cade più di una volta, si cade peggio di una volta. E questa cosa, prima o poi, qualcuno lassù dovrà provare a spiegarla. Read the rest of this entry »


[bikeit] Il Tour ai tempi della Rivoluzione

Posted: Luglio 11th, 2014 | Author: | Filed under: pedallica | Tags: , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su [bikeit] Il Tour ai tempi della Rivoluzione

20144575_234621_670Gli Osservatori Esperti (™) risponderanno con supponenza che se lo aspettavano, che era ovvio, che sapevano già tutto. Ma per tutti noi umili osservatori da divano, il risultato è eccitante. Con o senza sorpresa, il dato di fatto è che il transito britannico del Tour de France è stato un continuo orgasmo collettivo. Una festa ciclistica e alcoolica, un tappeto umano in omaggio alla bicicletta srotolato chilometro dopo chilometro ai bordi della strada, in una folla mai vista. E’ il miracolo inglese in corso d’opera, ed è tutt’altro che un miracolo, o una casualità. Con buona pace dei commentatori della tivù di stato secondo i quali i britannici si appassionano al Tour de France perchè “non hanno il lago o le montagne dove andare la domenica pomeriggio”.
Invece la Gran Bretagna è diventata una sorta di Bengodi ciclistica per motivi tutt’altro che casuali o religiosi, è il risultato di progetti e investimenti ben precisi, primo su tutti l’investimento sulla passione. Quella sì che, a differenza delle fede, smuove pure le montagne; in questo caso le montagne umane della folla che ha accolto e accompagnato la corsa tra campagne verdissime che questo spettacolo ha reso pure bellissime. Read the rest of this entry »