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tra la via roma e il nord

Posted: Marzo 24th, 2011 | Author: | Filed under: pedallica | Tags: , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su tra la via roma e il nord

ho rivisto la sanremo. l’ultima parte, almeno.
e benche’ i giorni passino e ormai si respiri gia’ aria di belgio, con i polmoni pieni della piccola anteprima del Dwars Door Vlaanderen vinto da un bravo Nuyens e illuminato dal sempre splendido Amorison di queste latitudini… latitudini d’olanda, dei mondiali su pista di apeldoorn che si aprono nel segno, manco a dirlo, di B&B, bobridge e bauge…

in tutto cio’ ho rivisto la sanremo, perche’ e’ stata una corsa che meritava di essere ripensata, perche’ una sanremo cosi’ non la si vedeva da diversi anni. non che sia mai stata noiosa,anche nelle sue annate piu’ prevedibili, quando il filo della corsa si dipanava in maniera lineare, c’era quella drammatica tensione a tenerti sempre in piedi. quest’anno stesso copione, ma piu’ casino. la vera novita’ della sanremo di quest’anno non e’ il risultato, ma quanto ha fatto discutere, per giorni, ovunque.

io ho visto innanzitutto un ragazzo che sto elogiando da tempo, da un anno esatto, da quel numero invisibile quanto bellissimo che azzardo’ alla classicissima 2010. non gli e’ riuscito nemmeno stavolta il colpaccio, a yoann “giovannino” offredo, ma ci ha provato come nessun altro: il miglior attaccante della corsa (insieme a van avermaet), il piu’ arguto gioco di squadra, quello della fdj. quando all’imbocco del poggio il vantaggio era di 30″ e davanti c’erano due campioni insieme ad offredo e al suo scudiero chainel, il colpaccio era davvero a un passo. non se ne e’ fatto nulla, ma offredo ha stretto i denti, ha scollinato subito davanti al gruppo, ha mostrato la stessa lucidita’ nei km finali, tanto da avere gambe e testa per riprovarci e chiudere coi primi. la sua corsa e’ stata bellissima, e non ci fosse stato scarponi il suo sarebbe stato il numero di giornata.
gia’, scarponi, quello che ha mostrato la cosa migliore di questo 2011, sin qui. quell’inseguimento folle, veloce, vincente, tra salita e discesa della cipressa e’ da applausi, da orgasmo ciclico. e’ il contraltare esatto di quanto mostrato da vincenzo nibali. uno che merita un elogio per il coraggio con cui corre, ma si porta dietro un handicap fisico grave, la mancanza di quell’organo che inizia per C e finisce per O: il cervello. a dire il vero e’ pure inguardabile in bicicletta, ma questo diventa un aspetto secondario. non riesco a spiegarmi in modo diverso dalla sua stupidita’ congenita i suoi due attacchi fuori tempo: il primo, telefonatissimo, sul poggio, preceduto dalla sua abituale pantomima scatto / non scatto, chi-mi-fa-compagnia, servito solo a consumarsi le gambe, perche’ forse qualcuno non se ne e’ accorto, ma nibali ha scollinato con 1 secondo sul gruppo… il secondo da disperato all’ultimo km, nel quale non e’ nemmeno riuscito a scrollarsi un avversario di ruota. l’avversario, il primo, dietro di lui, era ancora offredo, la cui sparata a fine discesa era stata tamponata da spartacus cancellara in persona, e chissa’ che se non si muoveva lo svizzero…

e dietro cancellara pippo, e dietro ancora pippo. il primo, un fenomeno, il vallone, in giornata di qualità ma senza imbeccare lo spunto, marcato com’era, Marcato come colui che lo ha fatto frenare in discesa dal poggio (con ballan). marcato stretto dal secondo, il vicentino, un campione, che pero’ sta rischiando di trovare nel gilbert-stopping la sua unica attivita’…

chi non ha sbagliato nulla e’ stato goss, gelido come un freire dei giorni migliori, sempre di rimessa, sempre al posto giusto.
un vincente, un vincitore degno di questa corsa, e che rivedremo presto.

presto e’ su, al nord, laddove il ciclismo e la birra governano. ora si va in belgio e per un mese non ci sono storielle, qui ci vogliono le palle. il fegato e le palle.

 

ps- il citazionismo del titolo va cosi’, ma via roma sta per lungomare italo calvino, oramai…


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