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l’art du triomphe

Posted: Luglio 27th, 2011 | Author: | Filed under: pedallica | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su l’art du triomphe

e’ finito il tour de france. lunga vita al tour de france. lunga vita al campione con le rughe.

voila’ le pagellon.

evans 8.5
quello che gli si puo’ imputare e’ di aver concesso proprio poco allo spettacolo.
l’altra faccia della medaglia e’ la sua mostruosa cronoscalata al lautaret, la tenuta ininterrotta dal primo all’ultimo giorno (protagonista gia’ nella prima settimana, per tutto il tour non va mai oltre la 4a posizione in GC), la splendida cronometro di grenoble, la commozione sul podio… e la sempiterna gratitudine che gli porteremo per averci risparmiato 20 anni di pistolotti della de stefano su un tour vinto da schleckino…
grazie.
schleck  6.5
mezza azioncina piu’ per controllare che per altro sui pirenei. tanta rimessa sulle alpi. una crono disastrosa a grenoble. ma il ruolo di paggetto numero 2 lo raggiunge lo stesso.

schleckino  7
l’immobilita’ assoluta sui pirenei. un’azione strepitosa sul galibier (in appoggio all’altro paggetto, pare), una brutta crono a grenoble a salutare la gialla che, di fatto, non fa per lui. centra il ruolo di paggetto numero 1, davanti al fratello, e chiude lasciando un dubbio inedito: che sia meno asino di quanto sembri e che il suo problema siano le gambe? l’impressione e’ che le gambe non girino, ma che la testa continui a non esserci.

contador  8
no e’ un torero, ma un gran coridor“. gli succede tutto il possibile, inizia il tour piu’ per terra che in bici, ha un ginocchio grande come lo zeppelin e una condizione approssimativa gia’ di suo. poi inizia il telegraphe e fa la cosa piu’ eccitante che io abbia visto in un TdF negli ultimi 11 anni.

samuel s. 7
vince, benissimo, a luz ardiden. e’ bravo a prendere la maglia polka dot, ma la abbina a dei calzoncini inguardabili. se ci si aggiunge che chiude sesto pur essendo il migliore in salita e che per il TdF ha sacrificato la liegi che dovrebbe giocarsi ogni anno, si capisce che il deficit non e’ cosi’ ridotto. soprattutto per colpa dei calzoncini di parigi.

cunego  6.5
se un mese fa qualcuno mi avesse detto che cune avrebbe fatto 7° al tour, finendo con i primi in tante tappe di montagna, lo avrei tacciato di terrorismo. e’ successo, invece, anche se non si e’ notato.

basso  4
chi?

voeckler  8
un genio del ciclismo contemporaneo. sublima la sua carriera con una difesa lunga et orgogliosa di una maglia gialla conquistata a la voeckler. poi riesce a perderla a la voeckler, benche’ l’avrebbe persa comunque.

rolland  8
la sfida nella sfida, quella dei talentini francesi, finisce come quella degli stracotti italiani: ovvero vince il non favorito. coppel infatti non si vede mai (ma finira’ comunque nei primi 15, come un soprendente jeannesson, e allora 6.5 a entrambi), mentre il dato-troppo-presto-per-disperso rolland fa di tutto. sta davanti quasi in ogni tappa di montagna, vince addirittura sull’Alpe e chiude con una crono sontuosa. c’e’ da capire l’effetto di voeckler sulle sue prestazioni: se ha goduto della ricaduta del benefit-giallo, non fa che ribadire che il talento c’e’. se invece era la sua reale condizione a prescindere dalla maglia, allora il problema sta in ammiraglia…

vino  10
punto.

gadret  ng
quando capiro’ perche’ mai si e’ presentato al via del tour, potro’ iniziare a giudicarlo…

rabobank  4
arrivati per asfaltare le montagne con una squadra sulla carta iper-competitiva, perdono qualcosina per le cadute, qualcosissimo perche’ gli mancano le gambe.

vanendert  7
sei un grandissimo, jelle. hai un nome che mi esalta, hai fatto tutto il lavoro sporco nella primavera di pippo, hai spianato i pirenei… del doman non v’e’ certezza, ma se le premesse sono queste…
(con rammarico mi chiedo cosa sarebbe potuta essere l’abbinata con vandenbroeck).

pippo gilbert  7
si perde nella terza settimana, ma nella prima meta’ di tour ci ricorda giorno per giorno che la poesia e’ nelle strade.

boasson hagen  7.5
questo lo si puo’ chiamare semplicemente EBH, corre in bicicletta, vince le tappe, e ha un sorriso di quelli che se stazionasse fuori da un asilo verrebbe allertata la digos.

hushovd  666
thorone e’ il re di questo TdF, tanto quanto cadel e alberto, forse di piu’. stare ad elencare tutto cio’ che combina, dalle maglie gialle alla resistenza sulle prime salite, dalla bellezza della sua iride al fiuto con cui si infila all’attacco e vince, sarebbe superfluo. meglio sedersi nella steppa e godersi in silenzio lo spettacolo aulico del dio thor che martella il mondo intero.

de gendt  7.5
avrebbe dovuto vincere una tappa, perche’ e’ uno dei ciclisti piu’ belli che si siano affacciati alla ribalta quest’anno. ingrana troppo tardi invece e le sue performance migliori sono su terreni a lui avversi… ma che numeri, tra l’Alpe e grenoble. e’ un corridore che in futuro mi provochera’ diversi momenti di eccitazione.

hoogerland  9
Humpty Dumpty sat on a wall – Humpty Dumpty had a great fall,
All the king’s horses and all the king’s men – Couldn’t put Humpty together again.

cavendish  7
un voto a meta’, tra il modo sublime in cui riesce ad interpretare l’arte dello sprint (di cui diventera’ il piu’ grande di tutti i tempi) e la faccia da culo con cui fa lo sbruffone con gli avversari e si adagia nella bambagia del gruppetto.

rojas  6.5
questo ha 26 anni, se cresce ancora come e’ cresciuto quest’anno diventa un fenomeno.

petacchi  4
chi? (bis)


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