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Live & Loud (023) – ventitre’

Posted: Giugno 26th, 2013 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Live & Loud (023) – ventitre’

Alcune cose da ascoltare nei giorni che verranno, quelli che scollinano da giugno a luglio, dall’estate all’afa, all’inizio del Tour de France, al ritorno delle zanzare, quando si finisce per uscire di casa anche quando proprio non si vorrebbe. Allora tanto vale scegliere il posto dove andare.

Domani, giovedì 27, il nuovo appuntamento con i Laboratori d’ascolto di “Sincronie” è a O’ alle 19.15, si parlerà di organizzazioni sovversive per un nuovo ascolto, come fosse semplice. Nulla di sovversivo c’è invece nella serata, divisa tra il garage-pop dei Sic Alps al Lo-Fi, l’ancor-più-pop versione della world music australiana di Xavier Rudd al Magnolia (Segrate) e la scorpacciata di hard-core, pogo e sudore dello Sga (Arese) con Mongoloids, Wrong Answer e Tongues.

Venerdì si apre un weekend all’insegna del binomio tra femminilità e caos, un grande classico. Si inizia con le “Queens of Chaos”, festival tra il post-hc e lo sludge ospitato dall’Officina dei Beni Comuni: sul palco si alternano Agatha, Marnero, Child Meadow e Bokanowsky. L’alternativa nuovamente al femminile è Akua Naru, afro-rapper statunitense sul palco del Cox18, mentre il Circolo Malabrocca (Pioltello) fa quattro passi nella follia con I Camillas, La Fonomeccanica e la Bim Bum Band.

E ancora al femminile, ma questa volta sfuggente ad ogni genere, il “Degender Fest” di sabato 29 al Baraonda (Segrate) con ?alos, Ioioi e il duo noise-pop belga She Said Destroy. A pochi metri di distanza, al Bitte, la storica crew di raver Okupé festeggia i 20 anni di attività, il fatto che lo faccia in un club è un ottimo specchio dei tempi che corrono. Fortunatamente c’è ancora qualcuno che vuole sfidare questi “mala tempora”, ad esempio aprendo una nuova etichetta al giorno d’oggi, come Aduken, che all’altrettanto nuovo circolo 75beat invita i “suoi” artisti Samurai, Psicotaxi, Shiva Racket, Nobody Cried for Dinosaurs e Pin Cushion Queen.

Serata multi-colore è quella di domenica 30, con la musica contemporanea di Roberto Cacciapaglia per “La Milanesiana” alla Sala Buzzati, il grind-noise californiano dei Retox al Lo-Fi (con Eagle Twins e Warsawwasraw) e la sperimentazione elettroacustica degli Sparkle in Grey al Blob (Arcore); mentre lunedì si apre come da tradizione al Gattò, con l’indie-pop di Susie Asado, per poi spostarsi all’Ippodromo del Galoppo di S.Siro dove “City Sound” si fa in due tra l’ex-Smiths Jonny Marr e il rockaccio disperazionale dei National.

Martedì si torna da O’ per un’abbinata davvero rara da queste parti, un duo tutto nipponico composto da Aki Onda e Akio Suzuki, al lavoro su nastri, tubi, aria e silenzio. Siamo agli antipodi dell’easy listening, in un territorio dove l’ascolto si fa quasi ostico, ma appagante. Non sarà “facile” nemmeno il piano dell’iraniano Ramin Bahrami a Palazzo Reale, mentre al Blue Rose Saloon chi troverà difficoltà saranno i timani stessi, dopo un bombardamento tra death e thrash metal con Krisiun, Node, Drown in Blood, Mindsnare, To Feed of Flesh.

Infine mercoledì 3 una piccola lezione di storia con i nonni del prog Van der Graaf Generator a Villa Clerici, in una serata in cui “10 giorni suonati” si sdoppia proponendo pure il chitarrismo ‘90s dei Black Crowes all’Alcatraz. Una serata in cui si può sudare davvero tantissimo, nel pogo dei Fine Before You Came (al Lo-Fi con Chambers e Ottaven) oppure viaggiare oltreconfine fino a Lugano, alla Rivetta Tell, dove i Mostly Other People do the Killing portano qualcosa che si avvicina al meglio del jazz mondiale al giorno d’oggi.


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