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Live & Loud (134)

Posted: Maggio 4th, 2016 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Live & Loud (134)

maxresdefaultAnche se questo maggio farà a meno del vostro coraggio, se la paura di guardare ci farà chinare il mento, qualche piccola cosa che ci inviti a resistere c’è ancora. E sarà bene appigliarsi, perchè il futuro… be’, il futuro è sempre la stessa merda.

Hans-Joachim Roedelius & Stefan Schneider. Mercoledì 4 al Franco Parenti.
Roedelius mi rifiuto di presentarlo, mi limito a ricordare come l’ultima volta che è passato da Milano fu una palla colossale, ma a uno come Roedelius gli perdoni tutto e quindi stasera tutti in transenna a tifare per questo vecchino che ci fa riconsiderare il senso dell’umanità.


Pop.1280, The Gluts. Mercoledì 4 al Ligera.
L’ultima (credo unica) volta che i Pop.1280 sono passati di qua invece è stata una granata. Una roba che le orecchie quasi fischiano ancora. Stasera ritornano e il luogo è lo stesso, viene da scommettere sul fatto che pure i risultati non muteranno.

Dome La Muerte & The Diggers. Venerdì 6 al Cox18.
Dome la Muerte avrebbe potuto essere la colonna sonora ideale di un road-movie di zombie, se Hollywood non si fosse consegnata a quel bolso segaiolo di Quentin Tarantino. Lontano da Hollywood, però, sotto strati di terra umida e fetente, questa energia vibra ancora. Tifiamo faglia.

ODRZ, Calembour, Femina Faber, La Metàfisica, Jan-M Iversen. Venerdì 5 al Ligera.
Margini Sonori è una serata di musiche non convezionali che convenzionalmente riunirà un’ottima conventicola di spippolatori dell’oscurità locale. Un pozzo nero di ambient e noise in cui ogni convenzione finirà per sgretolarsi.

Naduve, Mansuri, Hassan Soliman, Ibrahim Ilgamil. Venerdì 6 al الـتـكـيــــة.
Gira che ti ri-gira la Buka è approdata temporaneamente in questo bizzarro ristorante egiziano. E per celebrare l’approdo si tuffa nel medio-oriente con l’israeliano/berlinese Naduve e un trittico di folk “locale”, intorno è tutto un dj set che manco a capodanno in piazza Tahrir.

Movie Star Junkies, Three Blind Mice, Gambardellas. Sabato 7 al Lo-Fi.
C’è chi li chiama Movie e chi, molto più correttamente, li chiama Junkies. Invertite quanto volete i fattori, ciò che vi resta è comunque uno dei live rock’n’roll più onesti e cazzuti del panorama italico, e anche oltre.

Achref Chargui Trio, Metro Brousse. Domenica 8 alle 19:30 alla Scighera.
Quel caso strano, stranissimo, di una band eccezionale che ha suonato ovunque dal Po a Lampedusa, ma che tra i capannoni padani non ci arriva manco di striscio. Si potrebbe darne una lettura politica, ma sarebbe troppo stupido. Meglio godersi l’occasione, perchè l’arab-rock dell’Achref Chargui Trio è qualcosa di unico, e dopo tanta attesa sarebbe folle perderselo.

Teho Teardo & Blixa Bargeld. Domenica 8 alla Santeria Social Club.
Siamo sempre dalle parti dei concerti che hanno annoiato come pochi, e ancora di più dalle parti di gente cui perdoneremmo tutto, nei secoli dei secoli. Botte di fiducia.

Motorpsycho. Lunedì 9 al Magnolia (Segrate).
Quante volte passano i Motorpsycho dall’Italia in un anno? Tre? Quattro? E quante altre con progetti discendenti o complementari? Boh, chi se ne frega, è sempre una goduria.

Sun Ra Arkestra. Martedì 10 al Blue Note.
Il Profeta è ri-asceso a Saturno ormai da anni, ma i suoi discepoli mica si sono stancati di portare il verbo in giro per il mondo. Chiamatelo free, chiamatelo groove, chiamatelo come cazzo vi pare, è l’Arca dell’Alleanza.

MXLX. Mercoledì 11 alla Ciclofficina Unza!
Matt Loveridge è un omnifonista. Nel senso che fa di tutto, il più delle volte senza accorgersene, una sorta di noise corale, più vicino ai canti gregoriani che al rumore. L’ospite ideale per i Mittwoch di Niguarda.

Arsene Duevi & Roberto Zanisi. Giovedì 12 maggio al Metropolis di Paderno Dugnano.
Uno è partito dal Togo ed è approdato in Brianza, l’altro dalla Brianza ha fatto il giro del Mediterraneo. L’incontro era inevitabile, eppure riuscirà ad essere sorprendente.

Jonathan Prager. Sabato 14 al San Fedele.
Il piatto forte di Inner Spaces 2016 è quest’ultimo concerto, fuori programma e fuori dai canoni di quanto ci si puù aspettare a Milano oggi. Jonathan Prager è un virtuoso dell’acusmonium, sarebbe a dire il grado ultra, la cintura nerissima, del concetto di nerd. Questa sera inevitabilmente omaggia Bernard Parmégiani, ma in realtà omaggia il suono. Sempre e solo il suono.

Al Doum Jooklo and the Faryds. Domenica 15 alle 19 al Piano Terra.
Il Jooklo Duo incontro Al Doum & the Faryds. Un tramonto domenicale nel più assoluto sballo di psichedelia, esoterismo, improvvisazione e brutalità gratuita. Oddio, e poi chi ci tira fuori da lì sotto?

Jake Meginsky. Domenica 15 sempre alle 19 ma da Standars.
Il debutto della collaborazione tra Standards, Frequente e Terzo Paesaggio coincide con l’esordio italiano di Meginsky, musicista e percussionista americano dedito all’incontro tra psichedelia e beat che si ripetono, si ripetono, si ripetono, si ripetono, si ripetono.


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