indice . . .

[bikeit] Il Tour di Nibali. Nonostante il ciclismo italiano

Posted: Agosto 1st, 2014 | Author: | Filed under: pedallica | Tags: , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su [bikeit] Il Tour di Nibali. Nonostante il ciclismo italiano

Btjo3i9IMAEsXudDai e daje, Vincenzo Nibali ha vinto il Tour de France 2014. L’ha vinto con pieno merito, con ampi margini su tutta la concorrenza, con un dominio in strada che non si vedeva da un decennio. Roba da spellarsi le mani per gli applausi, che il corridore messinese si merita tutti dal primo all’ultimo, da alzare i boccali al cielo per i brindisi, che con uno spettacolo del genere saranno stati ancora più numerosi.
Uno spettacolo che il Tour ha regalato nonostante un padrone della corsa così netto, e che si riflette in un vero e proprio boom sui media italiani, dalle dirette televisive che fanno percentuali di ascolti in doppia cifra ai giornali che riportano il ciclismo in prima pagina. Ora che l’eco si è dissolta, che i giornali hanno lasciato spazio a notizie ben più drammatiche e le pagine sportive a questioni ben meno edificanti, ora che piano piano la sbronza è svanita, si può tornare a guardare la realtà che sta dietro il trionfo nibaliano. Sembrava tutto perfetto, sembrava quasi una rinascita del ciclismo italiano. Ma non lo è. Read the rest of this entry »


Prospettive fattesi solido o sublimate (aka Prospects to watch 2013 recap)

Posted: Gennaio 17th, 2014 | Author: | Filed under: pedallica | Tags: , , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su Prospettive fattesi solido o sublimate (aka Prospects to watch 2013 recap)

A gennaio 2013 avevo buttato giù una lista di 15 nomi da seguire “in prospettiva” nell’arco della stagione a venire. 15 erano i nomi che mi avevano stuzzicato, altri 15 li avevo esclusi per svariati motivi pur allungando l’occhio pure su di loro (e tra loro c’era gente da top10 stagionale come kwiatkoski o quintana). Alle porte della nuova stagione, riflettendo su chi siano gli omologhi per il 2014, ecco un bilancio di cio’ che fu.

Read the rest of this entry »