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[Zero2] “Springsteen & I”. 22 luglio, nei cinemi.

Posted: Luglio 19th, 2013 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su [Zero2] “Springsteen & I”. 22 luglio, nei cinemi.

In tempi di crisi e incertezza sociale, i film a sfondo religioso godono di particolare fortuna, tanto riescono a ingigantire le certezze già granitiche dei fedeli. E così ecco un fiorire di papi più o meno santi subito, di padri pii e di Maometti con annesse reazioni di piazze incazzate del Medio Oriente. Questo film è diverso: il protagonista non è il santo di turno, ma è la fede in lui, rappresentata da quel fiume di pellegrini che attraversa il mondo per partecipare ai sabbah rock’n’roll altrimenti noti come concerti del Boss. “Springsteen and I” non cerca di spiegare le ragioni del culto; in fondo la fede non si spiega, si accetta e basta.

“Springsteen & I”. Lunedì 22 luglio.


[Zero2] Godflesh. 23 marzo. Bloom.

Posted: Marzo 21st, 2013 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su [Zero2] Godflesh. 23 marzo. Bloom.

god527706_10151395385818924_453305395_nIl corpo di Cristo è una cialda di pane azzimo, di forma circolare, che va di moda nei brunch domenicali di tutta la penisola da alcuni secoli. La carne di Dio, invece, è una mazzata di metallo assestata con violenza in mezzo alle scapole, quasi a lasciare il segno di una croce trascinata a forza nella lunga discesa verso gli inferi del r’n’r. Justin Broadrick e G.C. Green preparano questa grigliata post-industriale dal 1988 (con una lunga pausa nei Duemila, qualche cambio di formazione e il ritorno nel 2010) e ne approfittano per offrircela giusto in mezzo tra un conclave e il triduo pasquale. Dopo l’ascolto e la digestione, è consigliato andarsi a confessare: da un otorino.

Godflesh, sabato 23 marzo, Bloom, Mezzago.


[Zero666] Swans. 21 marzo. Oca.

Posted: Marzo 19th, 2013 | Author: | Filed under: larsen | Tags: , , , , , , , , , | Commenti disabilitati su [Zero666] Swans. 21 marzo. Oca.

Allarme rosso. La Terra è stata attaccata da creature maligne provenienti da un’altra dimensione. L’ONU e I servizi segreti hanno deciso di chiamare una squadra di supereroi per difendere il pianeta con una barriera di rumore: la chiamano “missione Swans”. La navicella dei Vendicatori plana nel buio con un leggero drone; il primo a spuntare è Thor, armato di due pesanti martelli, con cui inizia a percuotere ossessivamente tubi e campane. Lo segue Iron Man, che ha bisogno di tutta le sua energia nucleare per far risuonare all’infinito batteria e vibrafoni, ed aprire la strada a Capitan America, chitarra in mano e cappello da cowboy in testa, che questo rumore lo guiderà fino a trafiggere il cuore dell’ascoltatore e del nemico. Hawkeye ha una slide guitar al posto dell’arco ma riesce a sparare ugualmente dardi sibilanti, mentre lei, la Vedova Nera, sul palco non c’è, ma il suo canto da sirena è come se arrivasse da mondi paralleli e filtrasse attraverso la tela che l’Uomo Ragno ha tessuto tra un basso e una terza chitarra. La barriera sonora costruita è una lancinante ipnosi a volumi altissimi. Sarà sufficiente per far incazzare Hulk e mandarlo ad abbattere uno per uno i nuovi grattacieli di Porta Nuova?

Swans, giovedì 21 marzo, oca, milano.