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Posted: Novembre 1st, 2014 | Author: cauz | Filed under: larsen | Tags: -dopo-, alberto boccardi, antonio bertoni, Masada, paolo mongardi, TRoK! | Commenti disabilitati su -dopo- Alberto Boccardi & co. a Masada
[*] tutto bellissimo.
bello masada con le sue mille luci.
bella la musica di un trio (questo boccardi/bertoni/mongardi) che nasce d’improvviso e d’improvviso ti accoglie le orecchie a braccia aperte. forte della qualità, che una volta che ce l’hai la strada è sempre in discesa.
bello che a milano ogni tantissimo aprano posti così, e si riempiano di timpani assetati.
[*] -dopo- è un tentativo di raccontare i concerti il giorno dopo. in estrema sintesi, giusto per togliere polvere dalla tastiera.
Posted: Ottobre 30th, 2014 | Author: cauz | Filed under: larsen | Tags: -dopo-, alcatraz, ano, casto, casto divo, cazzo, immanuel casto, pubblico, revival, romina falconi, sua castità | Commenti disabilitati su -dopo- Immanuel Casto / Romina Falconi all’alcatraz
[*] cosa si può dire di nuovo su un concerto di immanuel casto?
lo spettacolo ormai è quello, strutturato come negli anni precedenti, nel bene e nel male. ci sono passaggi entusiasmanti alternati a buchi davvero difficili da reggere. sotto questi ultimi vanno catalogati sicuramente tutti i pezzi di romina falconi, giacchè il casto come lee ranaldo si porta il maggiordomo sul palco, solo che lui la fa pure cantare.
dettagli di poco conto, perchè quello di Sua Castità resta comunque un grande show, anche se l’assenza in scaletta di “revival” resta inspiegabile. un concerto in grado di far dilatare gli ani a un pubblico arrivato ormai a cifre considerevoli, pronto ad esplodere saltando su tutte le hit e a chiacchierare urlando mentre controlla facebook e whatsupp per tutto il resto del concerto…
[*] -dopo- è un tentativo di raccontare i concerti il giorno dopo. in estrema sintesi, giusto per togliere polvere dalla tastiera.
Posted: Ottobre 29th, 2014 | Author: cauz | Filed under: larsen | Tags: above the tree, Aerial Ruin, alberto boccardi, Chet Faker, Fabrique, franco battiato, Halloween, Ku, ligera, live & loud, lobo, Masada, MilanoMusica, milanoX, piano terra, Sangre de Muerdago, Sonic Youth, Thurston Moore, TRoK!, Økapi | Commenti disabilitati su Live & Loud (080)
Benchè senza ponte e senza giorni vacanza, arriva anche quest’anno Halloween, con il suo carico di pailettes e zucche di plastica. Non mancano però luoghi e suoni adeguati a sfuggire a questa tortura, così come non mancano le feste con o senza maschera, ma meglio scegliere quelle senza.
The M.O.N.K., giovedì 30 al Piano Terra.
Trio elettrico surf-jazz miscelato con video dal vivo. Per ribadire che sotto il Piano Terra quest’anno si fa sul serio.
Sangre de Muerdago & Aerial Ruin. Giovedì 30 al Ligera.
Da uno scantinato all’altro, nelle catacombe del Ligera arriva un duo di folk scuro che più scuro non si può, tra echi medievali galiziani e gioventù metallare della west coast. Read the rest of this entry »
Posted: Ottobre 29th, 2014 | Author: cauz | Filed under: larsen | Tags: -dopo-, biko, chitarra, lee ranaldo, maggiordomo, Sonic Youth | Commenti disabilitati su -dopo- Lee Ranaldo al Biko
[*] Lee Ranaldo va in tour con il maggiordomo. per tutto il concerto c’è un altro tipo sul palco che gli prepara la chitarra per il pezzo successivo: la accorda, la sistema, la lucida…
visione quasi paradossale per un uomo che le chitarre è sempre stato abituato a farle fischiare. tanto che quando sale sul palco, con un sussulto “storico”, il suo microfono gli tributa subito un larsen.
poi lo zio lee si siede, imbraccia l’acustica e fa un concerto di sole canzoni, ma sono canzoni in cui è ancora la chitarra, una chitarra quasi “orchestrale”, ad essere protagonista assoluta.
ho sempre pensato che Ranaldo fosse l’anima rumorista dei sonic youth sul palco ma pure quella melodica in fase di composizione. questo live solista e acustico ne è un’ulteriore conferma.
inevitabilmente, bella lee.
[*] -dopo- è un tentativo di raccontare i concerti il giorno dopo. in estrema sintesi, giusto per togliere polvere dalla tastiera.
Posted: Ottobre 28th, 2014 | Author: cauz | Filed under: larsen | Tags: -dopo-, archetti, archi, droni, grecia, massaggio, Mohammad, O', strumenti autocostruiti | Commenti disabilitati su -dopo- i Mohammad da O’

[*] pensavo che i mohammad facessero una roba, invece era un’altra tutta diversa.
pensavo fossero violoncelli e contrabbassi, invece non si riconoscevano, erano strumenti diversi autocostruiti, fantastici e fantasiosi.
pensavo si trattasse di musica da ascoltare con le orecchie, invece bisognava farlo col corpo e farsi massaggiare dalla vibrazione furiosa degli archi.
io non l’ho fatto, ho sbagliato tutto. e mi sono rotto le palle.
[*] -dopo- è un tentativo di raccontare i concerti il giorno dopo. in estrema sintesi, giusto per togliere polvere dalla tastiera.
Posted: Ottobre 27th, 2014 | Author: cauz | Filed under: larsen | Tags: debussy, filarmonica della scala, MilanoMusica, romitelli, scala, velodromo, volumi | Commenti disabilitati su -dopo- MilanoMusica alla Scala
[*] lo vado ripetendo da anni, e ne resto convinto: la scala andrebbe abbattuta. farla crollare su se stessa con buona parte del suo pubblico all’interno. oppure svuotata e riutilizzata, magari potrebbe essere quello il luogo adatto per il fantomatico velodromo coperto da 250m di cui tanto blatera il mondo. forse con un buon lavoro di misure si riuscirebbe a tenere i palchi come tribune laterali.
la dead city radio di romitelli si è rivelata dolcemente disturbante, esaltata dal dialogo costante tra orchestra e megafoni.
debussy sovraffollato come un incrocio stradale di taipei.
mentre ligeti. insomma, cazzo, “lontano” è un capolavoro inarrivabile. ma io sono stato rovinato da tante cose negli anni, e adesso ho la necessità dei volumi. dei volumi forti. altrimenti non mi ci ritrovo.
[*] -dopo- è un tentativo di raccontare i concerti il giorno dopo. in estrema sintesi, giusto per togliere polvere dalla tastiera.
Posted: Ottobre 25th, 2014 | Author: cauz | Filed under: larsen | Tags: biko, chitarra, chitarra elettrica, elettricità, lee ranaldo, Sonic Youth, zero2 | Commenti disabilitati su [Zero2] Lee Ranaldo. 28 ottobre. Biko
Per parlare di Lee Ranaldo ci vorrebbe lo spazio di un libro, forse di un’enciclopedia, tanta è la materia prodotta in oltre 30 anni di carriera, tale è l’importanza del suo ruolo in quella lunga storia d’amore torbido che vede protagonisti l’uomo e la chitarra elettrica. Una storia che Ranaldo ha interpretato a botte di larsen, e che continua a far vivere ogni volta che accende il suo amplificatore, certezza solida come poche per noi orfani dei Sonic Youth. Eppure questa volta il gran visir dell’elettricità si presenta in versione acustica, una versione “periferica” della sua storia su cui c’è ancora poco da dire, e quindi tanto da scoprire.
Lee Ranaldo acoustic solo. mercoledì 28 ottobre, arci biko (mi).12 euri.
Posted: Ottobre 23rd, 2014 | Author: cauz | Filed under: larsen | Tags: -dopo-, Acid Mothers Temple, atsushi tsuyama, circo, Giappone, japanese new music festival, kawabata makoto, macao, offset, ruins, tatsuya yoshida, TRoK!, Zaund, zubi zuva x | Commenti disabilitati su -dopo- il Japanese New Music Festival a Macao
[*] come spesso capita in queste occasioni, non ho visto un cazzo. sono stato in cassa per più di metà della serata sentendo quello che filtrava da un pesante tendone impastandosi con l’audio di un ipo-documentario da 5′ proiettato in un infinito loop.
ciononostante, anche se non ho visto quasi un cazzo, una cosa posso ribadirla a partire dal poco che ho visto, dalle esperienze precedenti, dalle chiacchiere post-concerto: il JNMF è uno spettacolo della madonna. con buona pace di chi vorrebbe relegare tra musicisti mostruosi nell’ambito del solo virtuosismo, e invece loro fanno pure il circo. e al circo si va per apprezzare tanto gli acrobati quanto i clown. io della clownerie di questi tre pazzi non mi stancherei mai, sia che ti stiano sfondando i timpani con gli Acid Mothers Temple SWR sia che ti stiano perculando in pubblico suonandosi la patta dei pantaloni.
ed è bello pensare che una roba del genere si riesca a fare pure a Macao, è bello pensare che qualcuno forse se ne sarà accorto.
[*] -dopo- è un tentativo di raccontare i concerti il giorno dopo. in estrema sintesi, giusto per togliere polvere dalla tastiera.
Posted: Ottobre 22nd, 2014 | Author: cauz | Filed under: larsen | Tags: biko, bloom, drekka, ensemble intercontemporain, Fausto Romitelli, immanuel casto, la scala, lee ranaldo, live & loud, Macelleria Mobile di Mezzanotte, MilanoMusica, milanoX, Mohammad, My Cat is an Alien, Orion Rigel Dommisse, QUI, s/v/n, san fedele, scighera, Sebadoh, Si non sedes is, squillo | Commenti disabilitati su Live & Loud (079)
Con l’inverno da disgelo alle porte e le spiagge affollate viene da chiedersi che senso abbia restare in questa cazzo di città-parcheggio. Magari qualcosa di buono da sentire potrebbe essere una ragione valida. Ecco ciò che incombe nella settimana che s’accorcia all’orizzonte.
Sebadoh e QUI al Bloom (Mezzago). Giovedì 23.
I Sebadoh sono l’altra band di Lou Barlow, uno che te lo dice già dal nome il suo essere basso, lento, triste e pesante. Dagli anni ‘80 tritano il mondo con il loro noise-rock a bassa fedeltà che non vuole sapere di evolversi. Magari i QUI, con il loro selvaggio anti-hop riescono a dargli qualche nuova idea. (Se il Bloom è troppo lontano, ci sono pure quei boscaioli dei Pontiak all’Arci Ohibò).
Si non sedes is, The New Flesh e Iron. Venerdì 24 al Cox18.
Una bella mattonata di post-hardcore, post-punk e post-tutto tanto per mettere in chiaro qualcosa. Ancora non mi è chiaro cosa. Read the rest of this entry »
Posted: Ottobre 20th, 2014 | Author: cauz | Filed under: larsen | Tags: -dopo-, adam kadmon, adi newton, Clock DVA, complottismo, Dude, italia1, lucio dalla, paranoia, sense fracture, tivucolor | Commenti disabilitati su -dopo- i Clock Dva al dude
[*] ho dovuto passare per tre diversi kebabbari intorno a piazzale corvetto prima di trovarne uno che servisse la birra. una discontinuità alcoolica che non ha rotto il vero elemento che univa tutti quanti: il tivucolor acceso su italia1 per la trasmissione complottista “Adam Kadmon”.
poi sono arrivato al dude e sul palco stava suonando Sense Fracture, che avevo l’impressione di conoscerlo benchè fosse nascosto dietro una maschera che mi ricordava paro paro il conduttore dello show televisivo appena visto. e in fondo pure il suo terrorismo sonoro poteve stare bene per sonorizzare la paura che il programma cercava di divulgare…
dopo tutta questa riflessione, sono saliti sul palco i Clock Dva. nel suo pigiamone bianco, Adi Newton sembra Lucio Dalla il giorno in cui deve imbiancare casa eppure lo show sfugge dal bianco così come dal nero. è un live cromatico, questo dei clock dva, aiutato dai video in cui il rosso e il blu prevalgono e da una palette di suoni e rumori che spinge in direzioni diverse tutta la loro ossessività. un concerto di diretta derivazione kraftwerkiana, ma meno studiato e molto più paranoico, come se i kraftwerk sonorizzassero “Adam Kadmon”.
a un certo punto un tipo dopato nel pubblico ha iniziato a insistere con me affinchè sorridessi, benchè evidentemente non ce ne fossero ragioni. subito dopo però mi ha chiesto “hai scoreggiato tu?”, e la cosa mi ha fatto sorridere.
(no, non avevo scoreggiato comunque).
[*] -dopo- è un tentativo di raccontare i concerti il giorno dopo. in estrema sintesi, giusto per togliere polvere dalla tastiera.